Hai ragione, il discorso è molto più ampio e non riguarda solamente l'Italia. Io sono arrivato alla conclusione che è la televisione stessa, almeno nella sua componente di intrattenimento, ad essere finta per definizione. Mi pare ovvio che tutti i dialoghi e gli eventi di questi falsi documentari della realtà siano costruiti ad arte dagli autori per attirare attenzione e ascolti, così come lo stesso si può dire dei vari talent e reality che ormai popolano le reti generaliste gratuite e diversi canali a pagamento.
La televisione divulgativa, insieme a quella educativa ma che a molti sembra noiosa, credo sia ormai una razza in via di estinzione, sacrificata in nome degli ascolti e della pubblicità che non chiede di avere davanti allo schermo delle teste pensanti, ma semplicemente delle teste che meno pensano e meglio è, basta che guardino i loro programmini fasulli e poi si precipitino nei negozi a comprare l'ultimo prodotto visto in televisione e che tutti devono avere, come ormai è uso e costume nelle società occidentali drogate da un consumismo senza il minimo barlume di buon senso in puro stile americano, cioè nello stile dell'eccesso senza freni di alcun genere. In questo contesto, che tipo di programmi culturali si può pretendere di avere? Alla gente va bene così e quindi ecco che pure le pay TV si adeguano.
