concordo sui sottotitoli in italiano, servono almeno all'inizio per capire le parole che non conosci altrimenti impari delle parole di cui non sei sicuro del signnificato perché cerchi di estrapolarlo dal contesto e finisce che fai solo confusione, quindi iniziare con i sottotitoli in italiano é meglio, poi dopo, una volta fatto l'orecchio, cioé quando ormai ci si rende conto che i sottotitoli in italiano nemmeno si leggono piú perché si capisce il senso delle parole, allora si passa ai sottotitoli inglesi per seguire il costrutto della frase, associare il suono della parola a come si scrive, che é la parte piú difficile delle linghe anglosassoni, e come per incanto si arriva a guardare il telefilm in inglese senza nemmeno accorgersi che non si usano piú i sottotitoli.
é per forza cosí, sono due lingue l'italiano e l'inglese diverse, io non diró mai in italiano, io piaccio la marmellata o io piaccio NCIS. se traduci cosí semplicemente fai un errore, quindi la traduzione giusta, quella comunque attinente e pertinente alla versione originale, é un grande vantaggio per chi vuole imparare la lingua, perché prende confidenza con gli idiomi, la frase, you ready? non te la insegnano a scuola mai, ma la usano sempre, nessuno nei telefilm americani usa mai are you ready, o are you ok. quindi il seguire il telefilm ti mette in contatto con una lingua che a scuola non ti insegnano, e quando ti trovi a parlare con persone inglesi o americane usano una grammatica che vedi solo in TV. come del resto da noi, io sfido chiunque a trovare un insegnante che insegna "se andavo via prima arrivavo in orario" lo radiano, poi peró l'imperfetto al posto del congiuntivo lo senti al telegiornale.
quindi é un grande vantaggio avere una traduzione fedele ma non letterale, perche se senti, i am on cloud number 9, e lo traduci letterale non capisci una mazza. se invece lo senti dire e leggi: sono al settimo cielo, in un secondo capisci che cloud number 9 é lo stesso del nostro settimo cielo. semplice efficace e non te lo scordi mai perché lo hai imparato sul campo, non studiato fuori contesto su un libro.