Missione riuscita per New Horizons che ha inviato le prime foto di Plutone e anche della sua luna Caronte da distanza ravvicinata di soli 12.500 Km (i satelliti televisivi e Meteosat sono a 36.000 Km dalla Terra). La missione era difficile per la distanza di oltre 5 miliardi di Km e quindi impossibile manovrare da Terra sia la traiettoria che gli strumenti, visto che qualunque segnale verso e dalla sonda impiegava diverse ore. La sonda poi viaggiava alla velocità record di 49.000 Km/h e quindi doveva fare tutte le foto e le misurazioni al momento giusto, se le avesse fatte in anticipo o in ritardo avrebbe anche rischiato di riprendere un cielo nero invece del pianeta. Si prevedeva anche la presenza di detriti e quindi è stata orientata la parabola per cercare di proteggere la parte più fragile della sonda, quindi non era più in contatto con la Terra ma aveva il comando di riorientarsi verso noi. Dopo 22 ore di attesa è stata individuata dall'antenna della Nasa vicino a Madrid, provvedendo a scaricare le prime immagini compresse, mentre ci vorranno mesi per ottenere le immagini migliori e gli altri dati.
https://www.ansa.it/scienza/notizie...one_bbcdd5e2-3a05-419b-8650-4a996da03a70.html
https://it.wikipedia.org/wiki/New_Horizons
Sulla sonda erano anche presenti le ceneri dell'astronomo Clyde Tombaugh che scoprì Plutone nel 1930. La sonda quando partì nel 2006, Plutone era a tutti gli effetti il nono pianeta e fratello di pianeti importanti come Terra, Marte e Saturno. Pochi mesi dopo venne riclassificato come pianeta nano facente parte di una famiglia di molti altri pianeti e oggetti minori dai nomi meno conosciuti se non addirittura chiamati con delle sigle, portando dispiacere più ai semplici appassionati che agli scienziati.
Secondo me per il rispetto dello scopritore il pianeta Plutone si doveva lasciare sia nella famiglia dei pianeti classici che in quella dei pianeti minori. Comunque sia sono contento che la nostra quotidianità e i problemi della società vengano rallegrati da queste notizie che ci appassionano, risvegliano il nostro senso della scoperta e in un certo modo ci danno speranza per il futuro.
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