Sto seguendo "Chiamatemi Anna". Devo dire che mi ha sorpreso, al di là di ogni aspettativa. Bravura della protagonista a parte, assolutamente fuori discussione, colpisce la fedeltà al romanzo. Parliamo di prodotto letterario del 1908. Temi delicati come l'adozione dei minori, la genitorialita' nei contesti più delicati, l'emancipazione femminile, la scolarizzazione indiscriminata, la integrazione sociale e culturale priva di pregiudizi e molto altro, sono trattati (ripeto:1908!) con una visione straordinariamente moderna. Femminismo vero, puro, non finto ed opportunista come quello di quaranta anni fa.