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THE IRISHMAN (USA 2019) di Martin Scorsese con Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci. 219 minuti di cinema purissimo, uno dei film più belli di tutti i tempi, crepuscolare chiusura di una quadrilogia ideale iniziata con
Mean Streets nel 1973 e proseguita con
Goodfellas (1990) e
Casino (1995). Capolavoro straordinario, cupo, funereo, cimiteriale, fotografia di Rodrigo Prieto tutta giocata sulle tonalità dell'oro e del legno, montaggio ellittico di Thelma Schoonmaker assolutamente perfetto, recitazione ovviamente strepitosa di tutti, musiche meravigliose che spaziano dalla Glenn Miller Orchestra ai The Five Satins. Perfezione assoluta, sì anche il de-aging tanto contestato all'epoca per me è perfettamente funzionale alla veicolazione di uno dei tanti messaggi di questa assoluta pietra miliare della settima arte, ovvero un triste spettacolo di fantasmi (non credibili nel fare azioni da 40 enni nel corpo di 75 enni) che si illudono di controllare gli eventi ma che vengono puntualmente spazzati via. C-A-P-O-L-A-V-O-R-O