• Non sono ammesse registrazioni con indirizzi email temporanei usa e getta

Svolta UE per il mercato unico digitale

Scusate se ritorno su questo argomento.
Se ho ben capito secondo questa normativa se una persona risiede in Germania e sottoscrive un servizio streaming gratuito (ma con registrazione dei propri dati) ad una TV tedesca che trasmette in chiaro (perché ha comprato i diritti) tutti i gp di f1, allora questa persona potrà vedere i gp non solo quando si connetterà con ip tedesco ma anche quando lo farà con ip italiano, giusto?

esatto.

alcune tv europee si sono già adeguate annunciando l'applicazione del regolamento dal 20 marzo (esempio: la RTBF, la tv pubblica belga)

PS: la tv tedesca, però, potrebbe chiederti di provare di essere in Germania all'atto della creazione dell'account. Ad esempio potrebbe chiederti un numero di cellulare tedesco, o potrebbe chiederti copia della carta d'identità tedesca.
 
alcune tv europee si sono già adeguate annunciando l'applicazione del regolamento dal 20 marzo (esempio: la RTBF, la tv pubblica belga)

Ho dato un'occhiata al sito della tv pubblica belga. Se ho ben capito leggendo la loro comunicazione, per 'validare' la cittadinanza belga di vecchi e nuovi utenti registrati al loro servizio di streaming manderanno un sms di verifica tassativamente ad un numero di telefono belga... ma lo faranno una tantum, dopodichè chi è registrato sarà libero di vedere i loro programmi in tutta l'UE senza limiti :D:D:D
 
Per quanto riguarda Netflix se non mi ha raccontato balle mio figlio in Australia riesce a vederlo con il nostro account italiano ( abbonamento Full HD 4K) tranquillamente ed in italiano.
 
Per quanto riguarda Netflix se non mi ha raccontato balle mio figlio in Australia riesce a vederlo con il nostro account italiano ( abbonamento Full HD 4K) tranquillamente ed in italiano.

tuo figlio ti ha detto una cosa inesatta: lui vede il catalogo australiano, non quello italiano. per alcuni contenuti (non tutti) anche all’estero è disponibile la traccia audio in italiano. ma non vede il catalogo italiano.

come io, dal belgio, non vedo il catalogo italiano ma quello belga. se invece vado in italia, col mio stesso account, vedo contenuti diversi.
 
tra l’altro, lo so che andiamo off topic ma non voglio fare crossposting anche nella sezione Netflix, cosa accadrà per i contenuti visibili all’estero ma non in italia quando vengo in italia? esempio: house of cards. in Belgio è disponibile, in Italia no. secondo il regolamento, quando io vengo in Italia, devo poterlo vedere anche se sul territorio italiano non è disponibile. da qui la domanda sulla fusione dei due cataloghi
 
tuo figlio ti ha detto una cosa inesatta: lui vede il catalogo australiano, non quello italiano. per alcuni contenuti (non tutti) anche all’estero è disponibile la traccia audio in italiano. ma non vede il catalogo italiano.

come io, dal belgio, non vedo il catalogo italiano ma quello belga. se invece vado in italia, col mio stesso account, vedo contenuti diversi.
Però se succede questo viene meno il concetto di portabilità

Bisognerebbe fare la prova in un Paese membro che non ha Netflix
 
tra l’altro, lo so che andiamo off topic ma non voglio fare crossposting anche nella sezione Netflix, cosa accadrà per i contenuti visibili all’estero ma non in italia quando vengo in italia? esempio: house of cards. in Belgio è disponibile, in Italia no. secondo il regolamento, quando io vengo in Italia, devo poterlo vedere anche se sul territorio italiano non è disponibile. da qui la domanda sulla fusione dei due cataloghi
Esatto. Io nel 2016 andai come ogni estate in Spagna con Netflix Italia attivo e lì avevo The Walking Dead in catalogo. Secondo me questo varrà solo per i servizi non visibili all'estero, quindi secondo me non riguarderà Netflix.
 
L'importante è che sia garantito il catalogo domestico. Se poi vogliono abbinarci anche il catalogo locale, lo ritengo un gradito regalo.
 
quindi per capire bene, i servizi a pagamento sono obbligati a rispettare la norma mentre quelli free posso scegliere di non farlo? in questo caso, rai play é gratis, ma é gratis perché in quanto italiani paghiamo il canone, quindi non dovrebbe essere considerato a pagamento? per me un servizio free é quello di dplay che non ti chiede alcun genere di canone.

sto facendo confusione?
 
quindi per capire bene, i servizi a pagamento sono obbligati a rispettare la norma mentre quelli free posso scegliere di non farlo?

esatto.

in questo caso, rai play é gratis, ma é gratis perché in quanto italiani paghiamo il canone, quindi non dovrebbe essere considerato a pagamento? per me un servizio free é quello di dplay che non ti chiede alcun genere di canone.

il canone è una tassa per il possesso dell'apparecchio radio-televisivo, non è un abbonamento a Rai Play come puo essere considerato Sky, NowTv o Netflix.

RaiPlay è il servizio OTT della RAI ma è gratuito, non devi pagare nessun abbonamento per accedervi, al pari di DPlay.
 
Indietro
Alto Basso