Il talento del calabrone
Thriller italiano originale come pochi, finalmente qualcosa di nuovo e diverso anche nel panorama cinematografico italiano. Storia ben scritta e raccontata, Castellitto superlativo, mi è piaciuta di meno la performance della Foglietta, tuttavia il film regge bene e sorprende con un epilogo tutt'altro che scontato.
Sei la prima recensione positiva che leggo in giro.
A me ha fatto ridere , ma non credo fosse quello il suo intento.
La foglietta sarà per la formazione accademica è sempre forzata è poco naturale.
Richelmy non nella parte.
Castellitto svolge il compitino e porta come sempre a casa la pagnotta.
Il problema, a mio parere, è che è il classico film che si adagia su un concept molto forte e poi sviluppa storia e personaggi con un'impressionante superficialità e pressapochismo.
La sceneggiatura è imbarazzante, non solo non regge la tensione che crea nei primi 5 minuti, ma il cosiddetto "gioco" del "terrorista" non segue nessun filo logico e neanche un crescendo degno di questo nome. I colpi di scena sui personaggi, senza fare spoiler, arrivano troppo presto o troppo tardi, e la struttura è generalmente fiacca.
Per non parlare del fatto che sia i dialoghi che certe situazioni richiamano il cinema americano solo "perché sì", perché fa figo (penso alla Foglietta con l'abito da sera che improvvisamente indossa la bretella con le fondine, giusto per renderla simile a Alice di Resident Evil o a certe battute come "Siediti o giuro che ti faccio saltare il cervello") o per creare dei colpi di scena legati alla narrazione e non a un senso logico interno alla scena