Ecco a voi i
5 film che ho scelto di proporvi per l'inaugurazione di questo Gruppo di Visione, spero che possiate trovare fra questi quello che più vi ispira!
1) The Straight Story - Una storia vera, regia di David Lynch (1999)
Da molti viene considerato il miglior film di
David Lynch, meglio ancora di Mulholland Drive.
The Straight Story si basa su un fatto realmente accaduto e racconta la storia di Alvin Straight, un contadino dell'Iowa che nel 1994, a 73 anni di età, intraprese un lungo viaggio a bordo di un trattorino rasaerba per andare a trovare il fratello reduce da un infarto. Straight coprì in 6 settimane la distanza di 240 miglia (386 chilometri circa), viaggiando a 5 miglia all'ora (8 km/h). Nel 2000 l'attore
Richard Farnsworth ricevette l'
Independent Spirit Award come
Miglior attore protagonista. Una menzione particolare va fatta inoltre per le musiche sublimi del nostro connazionale
Angelo Badalamenti, il quale ricevette una nomination per la
Miglior colonna sonora ai
Golden Globe sempre nel 2000.
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2) Biutiful, regia di Alejandro González Iñárritu (2010)
Il talento creativo di
Iñárritu dirige lo statuario attore spagnolo
Javier Bardem in un film forte e crudo. Uxbal vive a Barcellona e si guadagna da vivere procurando lavoro ad immigrati clandestini; inoltre si occupa dei suoi due figli, Ana e Mateo, poiché l'ex-moglie Marambra è inaffidabile ed è affetta da disturbo bipolare. Quando gli viene diagnosticato un cancro comincia a temere per il futuro dei suoi figli destinati a crescere da soli.
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3) Lars e una ragazza tutta sua, regia di Craig Gillespie (2007)
Forse pochi sanno che prima di diventare divo dello star system hollywoodiano ed essere acclamato dal grande pubblico per la straordinaria interpretazione in
Drive, il talento di
Ryan Gosling era già ampiamente esploso, ed in questo film ci regala una delle sue interpretazioni migliori. Lars è un giovane timido e lunatico, ben voluto da tutti nella piccola cittadina del Midwest dove vive. Solitario e disilluso dalla propria esistenza, un giorno Lars incontra su Internet la donna della sua vita e la porta a casa. Inizia tra loro un rapporto molto particolare, per il semplice fatto che la donna in questione non è altro che una bambola di plastica.
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4) The Number 23, regia di Joel Schumacher (2007)
Il numero
23 in alcune tradizioni popolari (Roma) è sinonimo di fortuna, mentre in altre (Napoli) indica
"'o scemo". Ma non solo, secondo molti studiosi della Bibbia, Gesù Cristo nacque il 23 luglio e ricevette 23 frustate prima di vedere Satana tra la folla. I Templari ebbero 23 Gran Maestri. Sia il calendario sumero che quello egizio cominciavano dal 23 luglio. Il sangue impiega 23 secondi a circolare nel corpo umano. Il genoma umano contiene 23 paia omologhe di cromosomi. Il bioritmo del ciclo fisico dura 23 giorni. Il 23 era il numero preferito da Hitler. L'asse terrestre è spostato di 23,5 gradi (da notare che 5=2+3). William Shakespeare nacque il 23 aprile 1564 e morì il 23 aprile 1616. E potrei continuare per ore ed ore, perché questo numero lo ritroviamo pressoché ovunque. Ed è su questo numero che si incentra il film, il cui personaggio Walter Sparrow (
Jim Carrey) viene coinvolto in una terribile spirale ossessiva legata al numero 23. La sua vita, un tempo idilliaca, si trasformerà presto in un inferno di torture psicologiche che potrebbero portarlo alla morte, così come a quella dei suoi cari.
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5) Il postino, regia di Michael Radford e Massimo Troisi (1994)
Nell'estate 1952 Mario Ruoppolo (
Massimo Troisi), postino ausiliario in un'isola (
Salina) delle Eolie, ha come unico destinatario da servire il poeta cileno
Pablo Neruda (
P. Noiret), esule con la moglie (
A. Bonaiuto). Tra i due nasce un'amicizia grazie alla quale Mario scopre la forza della poesia e l'impegno politico. Tratto dal romanzo Ardiente paciencia (1986) del cileno Antonio Skàrmeta che lo ridusse anche per il teatro. Pur diretto dallo scozzese
Radford, appartiene a
Troisi (1953-94) che, gravemente malato di cuore, morì alla fine delle riprese. Fu lui a volerlo e a farne comprare i diritti perché, nonostante la differenza d'età (nel libro è ventenne), s'era innamorato del personaggio e del suo rapporto con la poesia. Oscar per le musiche a
Luis Bacalov.
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Ed ora...
VOTATE!