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Gruppo Visione Film (6-12 Febbraio): BIUTIFUL (2010) di Iñárritu

Siamo stati comunque abbastanza concordi sulla valutazione, sebbene ognuno abbia il proprio metro. Insomma, a volte anche il se film non ti piace, o non lo rivedresti, comunque bisogna ammettere quelle che sono le qualità del prodotto, i punti di forza... Bisogna sempre cercare di fare una critica e una valutazione "oggettiva", quindi.
 
Insomma, a volte anche il se film non ti piace, o non lo rivedresti, comunque bisogna ammettere quelle che sono le qualità del prodotto, i punti di forza... Bisogna sempre cercare di fare una critica e una valutazione "oggettiva", quindi.

per quanto mi riguarda è propro cosi, poi mezzo voto in più o voto in meno non cambia tanto.

lo rivedrei? è proprio l'ultima domanda che mi faccio per dare quel pizzico di voto in più, fino alla fineera quasi tutto perfetto, però la connotazione negativa che pervade il film incide poi su una seconda visione e quindi anche su un voto migliore.

in poche parole questo film non lo collezionerei.
 
Guarda, onestamente io lo rivedrei anche, perchè rivedendolo riuscirei ad apprezzarlo sicuramente di più. Però dovrei farlo in compagnia e in un momento di estrema felicità. Sto film ti butta a terra di brutto. :D
 
oddio, non lo trovo un film da vedere in compagnia, un po' tutti i film drammatici (e per drammatici intendo DAVVERO drammatici)
 
Avete già detto un pò tutto di questo film, sviscerandolo per bene. Avrei voluto partecipare attivamente alla discussione, ma ahimè, non ho potuto, quindi devo commentare adesso. Innanzitutto, il fatto che l'approccio temporale sia cambiato rispetto ai primi tre film di Inarritu (dovuto alla fine del rapporto professionale con lo sceneggiatore Arriaga) non mi ha disturbato. Non l'ho trovato nè superiore nè inferiore rispetto agli altri film, ma mi ha colpito intensamente, come gli altri. I critici definiscono i primi tre film "trilogia della morte", ma qui secondo me al massimo potremmo chiamarla "tetralogia", o non dargli nessuna definizione, visto che è nello stile del regista parlare di determinati temi. Quindi anche se la storia scorre in modo diverso, stavolta in modo lineare, non cambia invece il colpo al cuore che Inarritu ci infligge. E ciò è dovuto soprattutto alla straordinaria interpretazione di Javier Bardem, capace di coinvolgerci emotivamente in tutto ciò che gli accade. Io ho letto alcune critiche secondo cui è Bardem a salvare il film, e che se non ci fosse stato lui, il film non se lo sarebbe filato nessuno; beh, allora perchè Inarritu ha scelto proprio lui? E' chiaro che, come ho letto da un trivia di IMDB, il film fosse scritto appositamente per questo ottimo attore e non avrebbe avuto molto senso metterne un altro al suo posto.
Ho apprezzato anche i vari simbolismi, insomma noi non sappiamo cosa ci attende dopo la morte, quindi io apprezzo quando un regista prova a dare una sua visione. Lo trovo coraggioso e per nulla pedante o fastidioso; ci sta semplicemente facendo sentire quello che prova lui.
Invece una cosa che non mi è piaciuta è il finale, o meglio come ci arriva; secondo me, si capisce subito come andrà a finire questo film, ma Inarritu ci gira un pò troppo attorno. Per il resto lato tecnico ineccepibile, e ho adorato anche aver visto il lato oscuro di Barcellona. In definitiva, un film magari non perfetto in tutte le sue parti, ma che resta efficace per quello che noi recepiamo.
Rivederlo? Si, ma non subito. E non so se cambia vederlo in un momento in cui abbiamo uno stato d'animo opposto rispetto al film; alla fine verremo colpiti ugualmente.
 
È giusto tenere il conto di tutti i voti, non siamo ai Mondiali di tuffi o ginnastica dove eliminano i voti più bassi e i più alti per evitare giochi politici. Non abbiamo alcun interesse personale a dare 9 o 2.
 
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