Ne aggiungo un sesto. L'ampiezza e la qualità del catalogo, inclusivo anche di classici. Pasolini, Rossellini, De Sica. Cult anni 50, 60, 70 e 80. Collezioni tematiche e versioni di capolavori restaurati da Infinity stessa (primo fra tutti, Mamma Roma). Ma è un fatto di scelta, il confronto non può sussistere perché le politiche editoriali delle due piattaforme sono completamente diverse.
Più in generale, io non vedo motivi per "lasciare" Netflix e optare per Infinity e viceversa. Con le piattaforme OTT questo discorso non ha senso. La flessibilità delle sottoscrizioni consente proprio di alternare periodicamente le visoni, di cumularle o di escluderle entrambe. Liberamente.