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Gruppo Visione Film (13-19 Marzo) Snowpiercer (2013) di Joon-ho Bong

Calmi calmi, eh. E' un bel film di fantascienza con una storia consistente, una struttura narrativa interessante, un ottimo cast, e un fantastico lavoro lavoro del regista. Le atmosfere sono molto oscure, e in un certo senso l'ho trovato la versione distopica/dark di Polar Express. Sicuramente il fatto di non apprezzare particolarmente questo genere non me l'ha fatto godere appieno, però, ecco, ci sono alcune scene davvero molto belle, molto curate e ben definite che ti fanno apprezzare tutto il film. Il mio voto è 7.25, un po' più di 7 se lo merita, secondo me.
 
bene ero indeciso se inziarla o meno, ora so che posso saltarla tranquillamente :D
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

sì, in effetti Legion piace solo a un certo tipo di pubblico, mentre è odiato da un'altro tipo... non è questione di chi ce l'ha più lungo o più corto, ma di quello che si cerca in un prodotto.
Io, come già detto, non cerco temi sociali, non cerco effetti speciali, non cerco chissà quali scenografie, montaggi, ecc ma cerco sorpresa, cerco approfondimento psicologico, cerco ricerca di un fio logico, ecc
Snowpiercer per me è uno di quei film confezionati benissimo, ma che non possiede ciò che cerco.
O meglio: potrebbe anche averlo, perchè scopriamo che alla fine il vecchio aveva una storia clamorosa alle spalle, ma l'attenzione non è mai stata sul vecchio, anzi il vecchio è un personaggio di contorno, così come lo era il ragazzo a cui il protagonista aveva ucciso la madre... non penso che qualcuno si sia commosso al momento della sua morte, proprio perchè il film è troppo freddo, troppo incentrato sulla lotta fra i bassifondi e i piani alti del treno. Ma in fondo questo è un film filo-comunista, in cui le individualità giustamente passano in secondo piano. E ci sta, per carità. Ci sono tanti film freddi bellissimi che mettono in cima la storia e non i personaggi (penso a Philadelphia in questo momento) ma la storia regge. Qui oltre al coinvolgimento coi personaggi di cui nemmeno ricordo più i nomi, manca anche una storia avvincente, in quanto da subito si è capito cosa avremmo visto e come sarebbe finita. Bisognava solo capire se il regista avrebbe deciso per il lieto fine o meno.
Per cui a me il film non ha preso.

Tornando a Legion :D nessuno ha capito un bel nulla, è una sfida che il regista pone ai suoi spettatori, ed è grandioso :happy3:
 
Comunque secondo me l'ultima inquadratura va interpretata a seconda dell'occhio dello spettatore;

solo io ho notato che gli unici sopravvissuti (almeno quelliche ci hanno fatto vedere), sono una di razza asiatica e una di razza nera? mi è sembrato strano.
 
iniziate talmente presto a commentare il lunedi, che io quando torno dal lavoro e voi già avete scritto tutto :D

comunque è tutta la notte che penso ad un cosa, ma i dialoghi tra padre e figlia asiatici, quelli senza traduttore, noi li dovevamo capire oppure no?

perchè con i sottotitoli veri e propri traducevano quello che si dicevano ma nella visione normale no e per metà film non ho capito ma solo intuito quello che si dicevano? poi ho messo i sottotitoli e li ho capito l'intenzione del padre di far saltare la porta del treno e spiega poi tutti i momenti precedenti che aveva colto.

e' normale, è stato fatto apposta? ci avete fatto caso anche voi?
 
A boh io parlo coreano fluentemente quindi no problem
 
ammazza non v'affollate a rispondermi :D

Sinceramente non saprei come risponderti... anche io quelle parti le ho viste con i sub se no non avrei capito... non capisco se sia stato distrbuito cosi anche al cinema perche non lho visto sl cinema...
 
Sinceramente non saprei come risponderti... anche io quelle parti le ho viste con i sub se no non avrei capito... non capisco se sia stato distrbuito cosi anche al cinema perche non lho visto sl cinema...

si ok ma quando il coreano spiega al capo rivolta (evans) le sue intenzioni, quest'ultimo non capisce come noi no? il coreano parla senza traduttore. quindi è fatto apposta e forse bisognerebbe vederlo senza sub. boh...
 
si ok ma quando il coreano spiega al capo rivolta (evans) le sue intenzioni, quest'ultimo non capisce come noi no? il coreano parla senza traduttore. quindi è fatto apposta e forse bisognerebbe vederlo senza sub. boh...

la intendo anche io così
 
solo io ho notato che gli unici sopravvissuti (almeno quelliche ci hanno fatto vedere), sono una di razza asiatica e una di razza nera? mi è sembrato strano.

Alex, anche io lo avevo notato. Non mi sembra un caso, nell'ottica della visione ottimistica. Il film è una metafora dell'arca biblica, ricordiamocelo.

si ok ma quando il coreano spiega al capo rivolta (evans) le sue intenzioni, quest'ultimo non capisce come noi no? il coreano parla senza traduttore. quindi è fatto apposta e forse bisognerebbe vederlo senza sub. boh...

Ecco, questo è uno dei punti che ha lasciato perplesso pure me. Il film lo gustavo senza sottotitoli, ma quando ho notato che i dialoghi tra padre e figlia coreani cominciavano a farsi consistenti ho capito che "c'era di più". Ho attivato i sottotitoli ed allora ho cominciato a capire i dialoghi. Davo per scontato che Curtis non capisse senza traduttore (così come noi spettatori, che ci immedesimiamo nel protagonista), ma invece quando i due protagonisti arrivano in fondo al treno non è più così. Sembra che si capiscano (ma noi spettatori continuiamo a non capire). Dunque, cosa si vuole dire con quella scena ? E' un errore dell'editing video ? Ma allora non si spiegherebbe funzionalmente il perchè inizialmente Curtis ha bisogno del traduttore, così come Fuyu. Forse si vuole dire che in quella carrozza non c'era più bisogno del traduttore ? Ricordiamoci il meccanismo della stratificazione del treno, a cui ogni carrozza corrisponde un livello superiore. Tutti noi adesso stiamo pensando ad una stratificazione/elevazione sociale man mano che si avanza, ma se si trattasse di qualcosa d'altro ? Un elevazione mentale, di comprensione/conoscenza. per esempio ?

A me il film è piaciuto abbastanza, non lo nascondo. Se si dovesse valutare secondo la metrica che giudica un film appagante quando soddisfa più piani di lettura (film di azione se non sei interessato a messaggi più articolati, metafora se cerchi di scavare più a fondo), direi che Snowpiercer passa l'esame ampiamente. Certo non è un capolavoro da strapparsi i capelli :) alcune idee sono già viste e comunque sarebbe da capire quali di queste derivano direttamente dal fumetto da cui è ispirato.

Il film è tratto dalla Graphic Novel francese: "Le Transperceneige"; alcuni elementi tradiscono la provenienza del fantasy francese e la sceneggiatura non originale. Le atmosfere alla "quinto elemento" Bessoniano, o comunque rimandi (anche e soprattutto in termini ironici - mi viene in mente anche la coppia "fumettistica" Caro/Jeunet) sono onnipresenti. Forse alcune considerazioni sul film andrebbero fatte vedendo e confrontando il fumetto originale.
Comunque alcuni temi sono interessanti:
1) il treno come micromondo omnicomprensivo ed autosufficiente;
2) il meccanismo di "stratificazione" sociale, un po' sullo stile di Blade Runner (e quindi non siamo in presenza di una novità): là verticale (gli strati bassi della popolazione sono a livello del suolo, gli strati più elevati abitano ai piani alti dei grattacieli), qua orizzontale (la feccia abita le carrozze di coda, gli strati più elevati stanno in testa al treno).
3) Il treno come "Arca di Noè": un insieme di animali, piante, una campionatura di tutte le specie presenti sulla terra.
4) la divertente "specializzazione" delle carrozze che presentano un grado di importanza nella catena sociale crescente, mano a mano che si va verso la testa treno: ci sono i reparti di produzione, le colture, gli allevamenti animali, la macelleria, e a seguire il terziario con i reparti di istruzione, divertimento, e così via fino alle zone dirigenziali.

Oltre alla stratificazione sociale delle carrozze, vi è una discreta caratterizzazione dei personaggi: Tilda Swinton, una figura apicale che viene rappresentata in chiave comico-macchiettistica che richiama altri personaggi (o figure metaforiche) già viste nel cinema.

Come ho anticipato quotando Alex vi sono un paio di caratterizzazioni con sfondo etnico che mi hanno colpito: il finale con l'etnia dei due superstiti (ragazza coreana e ragazzino di colore), e lo svolgimento della trama, con due leader di etnia differente (Curtis, europeo/caucasico, il leader che dirige, che rappresenta la "mente" - e Fuyu coreano, il leader tecnico, il "braccio"). E' la stessa identica metafora che ricorre nel film: i soggetti separati devono unirsi e creare un corpo unico per poter funzionare, così come lo sono le carrozze del treno e gli strati sociali che esse rappresentano (non per nulla Tilda Swinton dice chiaramente che "la coda e la testa fanno parte di uno stesso corpo ma hanno un ordine ed una funzione prestabilita: una non può sostituirsi all'altra"). Una certa ideologia è evidente, palese: credo che discenda dal fumetto stesso (le graphic novel ci hanno abituato a utopie/distopie con temi ideologico/politici).

Un paio di scene che mi hanno colpito ?

1) Il lancio della scarpa come atto di ribellione, che richiama altri "lanci della scarpa" ben più (politicamente) famosi - vedi https://www.youtube.com/watch?v=OM3Z_Kskl_U
2) La magnifica scena barocca quasi alla Greenaway (sto esagerando, ma non mi viene altro esempio) della sgangherata comitiva che si mette a mangiare sushi con musica barocca di sottofondo, mentre dai finestrini si intravedono le scene di distruzione del mondo esterno. Veramente efficace, grottesco e feroce.

Alcune cose...un po' così ?

1) Curtis ha un ottimo taglio capelli e barba, che stona un po' con l'aria di trascuratezza che hanno o dovrebbero avere gli "straccioni" della coda treno.
2) quando il bambino e la figlia di Fuyu escono dai rottami del treno, alla fine, sono avvolti nelle pelliccie. Ma non pellame a caso, proprio delle belle pellicce di splendida fattura. Se per la ragazza la cosa era plausibile (avevano percorso le varie carrozze ed avevano incontrato personaggi a cui avevano sottratto quei capi di vestiario) per il bambino la cosa fa un po' ridere, poichè si trova ad avere una perfetta pelliccetta :D con un taglio small impeccabile. Un vero figurino (un errore di valutazione estetico simile se vogliamo a quello del punto 1).
3) ma...la ribellione... si scopre che la ribellione in realtà è comandata dall'alto. Perchè ? Ha senso ? Qual'è quel regime che crea deviazioni dal potere precostituito e innesca volutamente ribellioni, contro sé stesso ? Come detto ho il sospetto che ci sia anche "altro" nella storia che si è perso nella trasposizione dal fumetto al film.
 
Io ho poco altro da dire :D :D
Se non che ho dato 8 nonostante avrei preferito capire di più cosa è successo prima del treno e perché è successo. Per non parlare poi della selezione che è stata fatta per far salire o meno la persona X sul treno. :eusa_shifty: :eusa_shifty:
 
Questa cosa della traduzione ha incuriosito anche me, però sul momento non mi ero accorto di niente. E anche su Internet ho cercato ma non ho trovato nessuna spiegazione. Quindi le cose sono due:
1) o è un errore dell'editing video
2) o è un processo di sospensione dell'incredulità
 
comunque sparo film non tanto a caso, mi ricarda viaggiando nel tempo, film da Titanic (la nave come il treno come emblema della piramide sociale) a Elysium per arrivare al recente Hunger Games, di quest'ultimo mi ha ricordato molto il clima, la frustrazione dei più deboli e disagiati, del capo che è intoccabile fino all'ultimo e che ha un' idea d mondo tutta sua, dei personaggi strambi...

detto questo Snowpiercer è un ottimo film da collezionare che lo rende speciale ma non eccezionale in assoluto, quindi 8.5 per me è il massimo che si può dare, facendo parte anche di uno dei miei generi preferiti.
 
Snowpierce film pazzo che mi era piaciuto per il gusto di scoprire i nuovi vagoni e per le scene spettacolari esterne, un po' meno per la storia più fanta che scienza e i personaggi un po' buffi e anche per i modi troppo tipici dei film d'azione dell'estremo oriente. Mi sarebbe piaciuto che un film simile lo avesse fatto tipo Tarantino per vedere se riusciva ancora meglio.
 
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