solo io ho notato che gli unici sopravvissuti (almeno quelliche ci hanno fatto vedere), sono una di razza asiatica e una di razza nera? mi è sembrato strano.
Alex, anche io lo avevo notato. Non mi sembra un caso, nell'ottica della visione ottimistica. Il film è una metafora dell'arca biblica, ricordiamocelo.
si ok ma quando il coreano spiega al capo rivolta (evans) le sue intenzioni, quest'ultimo non capisce come noi no? il coreano parla senza traduttore. quindi è fatto apposta e forse bisognerebbe vederlo senza sub. boh...
Ecco, questo è uno dei punti che ha lasciato perplesso pure me. Il film lo gustavo senza sottotitoli, ma quando ho notato che i dialoghi tra padre e figlia coreani cominciavano a farsi consistenti ho capito che "c'era di più". Ho attivato i sottotitoli ed allora ho cominciato a capire i dialoghi. Davo per scontato che Curtis non capisse senza traduttore (così come noi spettatori, che ci immedesimiamo nel protagonista), ma invece quando i due protagonisti arrivano in fondo al treno non è più così. Sembra che si capiscano (ma noi spettatori continuiamo a non capire). Dunque, cosa si vuole dire con quella scena ? E' un errore dell'editing video ? Ma allora non si spiegherebbe funzionalmente il perchè inizialmente Curtis ha bisogno del traduttore, così come Fuyu. Forse si vuole dire che in quella carrozza non c'era più bisogno del traduttore ? Ricordiamoci il meccanismo della stratificazione del treno, a cui ogni carrozza corrisponde un livello superiore. Tutti noi adesso stiamo pensando ad una stratificazione/elevazione sociale man mano che si avanza, ma se si trattasse di qualcosa d'altro ? Un elevazione mentale, di comprensione/conoscenza. per esempio ?
A me il film è piaciuto abbastanza, non lo nascondo. Se si dovesse valutare secondo la metrica che giudica un film appagante quando soddisfa più piani di lettura (film di azione se non sei interessato a messaggi più articolati, metafora se cerchi di scavare più a fondo), direi che Snowpiercer passa l'esame ampiamente. Certo non è un capolavoro da strapparsi i capelli
alcune idee sono già viste e comunque sarebbe da capire quali di queste derivano direttamente dal fumetto da cui è ispirato.
Il film è tratto dalla Graphic Novel francese: "Le Transperceneige"; alcuni elementi tradiscono la provenienza del fantasy francese e la sceneggiatura non originale. Le atmosfere alla "quinto elemento" Bessoniano, o comunque rimandi (anche e soprattutto in termini ironici - mi viene in mente anche la coppia "fumettistica" Caro/Jeunet) sono onnipresenti. Forse alcune considerazioni sul film andrebbero fatte vedendo e confrontando il fumetto originale.
Comunque alcuni temi sono interessanti:
1) il treno come micromondo omnicomprensivo ed autosufficiente;
2) il meccanismo di "stratificazione" sociale, un po' sullo stile di Blade Runner (e quindi non siamo in presenza di una novità): là verticale (gli strati bassi della popolazione sono a livello del suolo, gli strati più elevati abitano ai piani alti dei grattacieli), qua orizzontale (la feccia abita le carrozze di coda, gli strati più elevati stanno in testa al treno).
3) Il treno come "Arca di Noè": un insieme di animali, piante, una campionatura di tutte le specie presenti sulla terra.
4) la divertente "specializzazione" delle carrozze che presentano un grado di importanza nella catena sociale crescente, mano a mano che si va verso la testa treno: ci sono i reparti di produzione, le colture, gli allevamenti animali, la macelleria, e a seguire il terziario con i reparti di istruzione, divertimento, e così via fino alle zone dirigenziali.
Oltre alla stratificazione sociale delle carrozze, vi è una discreta caratterizzazione dei personaggi: Tilda Swinton, una figura apicale che viene rappresentata in chiave comico-macchiettistica che richiama altri personaggi (o figure metaforiche) già viste nel cinema.
Come ho anticipato quotando Alex vi sono un paio di caratterizzazioni con sfondo etnico che mi hanno colpito: il finale con l'etnia dei due superstiti (ragazza coreana e ragazzino di colore), e lo svolgimento della trama, con due leader di etnia differente (Curtis, europeo/caucasico, il leader che dirige, che rappresenta la "mente" - e Fuyu coreano, il leader tecnico, il "braccio"). E' la stessa identica metafora che ricorre nel film: i soggetti separati devono unirsi e creare un corpo unico per poter funzionare, così come lo sono le carrozze del treno e gli strati sociali che esse rappresentano (non per nulla Tilda Swinton dice chiaramente che "la coda e la testa fanno parte di uno stesso corpo ma hanno un ordine ed una funzione prestabilita: una non può sostituirsi all'altra"). Una certa ideologia è evidente, palese: credo che discenda dal fumetto stesso (le graphic novel ci hanno abituato a utopie/distopie con temi ideologico/politici).
Un paio di scene che mi hanno colpito ?
1) Il lancio della scarpa come atto di ribellione, che richiama altri "lanci della scarpa" ben più (politicamente) famosi - vedi
https://www.youtube.com/watch?v=OM3Z_Kskl_U
2) La magnifica scena barocca quasi alla Greenaway (sto esagerando, ma non mi viene altro esempio) della sgangherata comitiva che si mette a mangiare sushi con musica barocca di sottofondo, mentre dai finestrini si intravedono le scene di distruzione del mondo esterno. Veramente efficace, grottesco e feroce.
Alcune cose...un po' così ?
1) Curtis ha un ottimo taglio capelli e barba, che stona un po' con l'aria di trascuratezza che hanno o dovrebbero avere gli "straccioni" della coda treno.
2) quando il bambino e la figlia di Fuyu escono dai rottami del treno, alla fine, sono avvolti nelle pelliccie. Ma non pellame a caso, proprio delle belle pellicce di splendida fattura. Se per la ragazza la cosa era plausibile (avevano percorso le varie carrozze ed avevano incontrato personaggi a cui avevano sottratto quei capi di vestiario) per il bambino la cosa fa un po' ridere, poichè si trova ad avere una perfetta pelliccetta
con un taglio small impeccabile. Un vero figurino (un errore di valutazione estetico simile se vogliamo a quello del punto 1).
3) ma...la ribellione... si scopre che la ribellione in realtà è comandata dall'alto. Perchè ? Ha senso ? Qual'è quel regime che crea deviazioni dal potere precostituito e innesca volutamente ribellioni, contro sé stesso ? Come detto ho il sospetto che ci sia anche "altro" nella storia che si è perso nella trasposizione dal fumetto al film.