ah quindi sono l'unico a cui non è proprio andato giù? credevo avesse fatto storcere il naso a più persone in questo gruppo (sempre più piccolo purtroppo) e invece vedo che chi più chi meno l'avete apprezzato ma vabbè posso capirlo...
la mia insufficienza è data più per un fatto personale quindi, perchè il film alla fine è discreto tecnicamente e ben recitato (rose byrne è sempre bravina anche se la preferisco nelle sue solite vesti comiche) e con una storia dall'andamento prevedibile ma che ci puo' stare...
il problema per me è un po' alla base, cioè per il fatto che si tratti del classico filmettino alla sundance che sà di esserlo e ci sguazza dentro allegramente, non che sia sempre un male ma in questo caso si... infatti lho trovato, come sempre in questi casi, troppo buonista e assolutamente accondiscendente con i suoi personaggi, che secondo me non sono nulla di che, anzi sono rappresentati proprio male sullo schermo, non riescono a coinvolgere anzi risultano tutti quasi antipatici, quando invece in un dramma/romantico come questo dovrebbero appssionare o creare un minimo di empatia...
qui l'empatia non c'è, anzi vorresti entrare dentro allo schermo e spaccargli la testa, con il dovuto rispetto
, a sto adam e ai suoi problemi... sta sindrome di asperger secondo me, per quanto io non conosca nessuno personalmente che l'abbia, è rappresentata malissimo cioè non sembra nemmeno una sindrome o una malattia, anzi sembra quasi che lui se ne faccia uso per poi essere sempre perdonato sempre anche quando si comporta male...
mi è sembrato un po' un film alla "ah poverino adam cha asperger aiutiamolo e stiamogli vicino"... cioè forse sto messo più male io di adam a capire quello che vogliono gli altri, cioè li suo problema sembra ridotto a dei problemi che hanno quasi tutti, una certa timidezza e una piccola, nemmeno molta in verità, fobia sociale e capire cosa dire e come comportarsi in alcune situazioni... cioè mi verrebbe da dire "bella la vita co la sindrome di asperger, io me l'andrei a far diagnosticare subito, così sarebbe più facile la vita"...
insomma in mezzo a tutti queste mie oggettive esagerazioni c'è comunque una non buona rappresentazione di questa sindrome e di questo personaggio, fin troppo semplificato e che provoca quindi più disprezzo che empatia o pena, come dovrebbe essere forse...
e poi vabbè anche il finale non mè piaciuto, s'era capito dalla prima frase detta dalla ragazza come sarebbe finito, con la classica morale alla "io ti ho aiutato e tu hai aiutato me a espimermi e bla bla bla" che vediamo in diecimilioni di film...
non mha detto niente quindi...