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Iter burocratico su nuove attivazioni di mux nazionali e locali e tempistiche

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Ospite

Buonasera a tutti amici, volevo aprire questa discussione per trattare l'argomento sull'iter burocratico per le nuove accensioni ed attivazioni di mux sia nazionali che locali.
In genere qual'è il procedimento burocratico a cui si deve attenere un operatore televisivo quando chiede al Ministero di poter accendere un suo mux in una determinata postazione o area? Oltre attendere i vari permessi delle varie Agenzie ambientali e territoriali, da parte del Ministero quanto tempo passa prima che quest'ultimo decida di firmargli un nulla osta per poter finalmente accendere? Quindi anche l'aspetto tempistica.
Qualcuno sa spiegare bene come funziona il tutto? :eusa_think:
Grazie.
 
Qualcuno sa quali sono le fasi di tale procedimento e la tempistica totale per poi accendere un nuovo mux o impianto? :eusa_think:
 
Non c'è un tempo stabilito... possono volerci anche sei mesi. Anche il rilascio degli altri nulla osta può avere tempistiche variabili e molto può dipendere anche dalla situazione radioelettrica della zona (interferenze ed inquinamento radioelettrico) e da eventuali vincoli paesaggistici e/o architettonici... ;)
 
No, scusate, non ho capito, ci può volere anche il mai, mica è un diritto soggettivo accendere trasmettitori in giro per l'Italia...
A meno che tu non abbia sottinteso di essere già titolare di concessione o che comunque si tratti di modifica a parità di condizioni di altro impianto.
Comunque non sono aggiornato e per di più ho i miei riferimenti nel campo radiofonico, dove non c'è stato il passaggio al digitale che ha razionalizzato un po' le cose (si fa per dire...) e dove (nel campo FM, intendo) è tutto bloccato da trent'anni, in pratica si modifica e si passa di mano sempre l'esistente...
 
A complemento di quanto detto da areggio, sui siti dei MISE regionali normalmente esiste la modulistica necessaria per fare la domanda, che corredata dalla documentazione tecnica richiesta deve essere mandata al MISE regionale, all'Arpal competente e al Comune interessato.
La domanda non può essere fatta da un cittatidino qualsiasi, ma solo dalle società titolari di concessione o da enti locali (Comuni, etc).
 
Riprendendo quanto detto, sei mesi era per dire appunto che non c'è un tempo stabilito (possono volerci due mesi così come sei mesi)... dipende appunto dalla bontà della proposta presentata e dall'effettiva realizzabilità (che potrebbe anche essere rigettata). Questo ovviamente essendo già titolare di regolare concessione (acquisita o meno)... per gli impianti privati è anche più complesso (e nel caso vanno valutate anche frequenze alternative e possibili interferenze al legittimo occupante di quella frequenza su altri impianti).
Il discorso vale in linea di massima per qualsiasi tipo di attivazione (anche gli impianti per la telefonia e la radio).

Riallacciandomi per un attimo a quanto detto da areggio, l'FM per la miriade di stazioni e radio che ha, è un mondo molto più complesso di quello della TV (dove bene o male le postazioni sono quelle ed il puntamento delle antenne pure). Per la radio, di solito si attiva a patto di non creare interferenze ai vicini (cosa che porta anche a riposizionamenti più frequenti rispetto al vecchio analogico della TV). Stessa cosa si può dire per gli spostamenti di frequenza su altro impianto. Tutto questo sempre in teoria... nella pratica essendo tutto più complesso, è molto difficile anche il monitoraggio (a volte anche capire da dove una certa radio stia effettivamente trasmettendo)... ;)
 
Ok grazie a tutti per la spiegazione, quindi in pratica per un operatore televisivo una volta accertati i requisiti e dato l'ok da tutti i vari enti e dal Ministero la tempistica massima dovrebbe essere di 6 mesi, qualora invece ci fossero delle complicanze o non pareri favorevoli all'accensione può comunque il richiedente appellarsi o fare ricorso?
 
Ultima modifica:
Ok grazie a tutti per la spiegazione, quindi in pratica per un operatore televisivo una volta accertati i requisiti e dato l'ok da tutti i vari enti e dal Ministero la tempistica massima dovrebbe essere di 6 mesi, qualora invece ci fossero delle complicanze o non pareri favorevoli all'accensione può comunque il richiedente appellarsi o fare ricorso?
Non capisco le tue date di inizio e fine del periodo di sei mesi, poi sei mesi mi sembrano una pura invenzione.
Sei mesi sono invece il periodo di accensione di prova che il MISE chiede prima dell'autorizzazione definitiva.
 
Quindi in sintesi ci vuole molto di più dei sei mesi, anche anni da quello che deduco.
E' sempre obbligatorio che debbano accendere prima per periodo di prova? :eusa_think:
 
Quindi in sintesi ci vuole molto di più dei sei mesi, anche anni da quello che deduco.
E' sempre obbligatorio che debbano accendere prima per periodo di prova? :eusa_think:
1)Potrebbe volerci anche meno di sei mesi.
2)All' Ente Locale che seguo è sempre stato chiesto il periodo di sei mesi di prova per ciascuna frequenza accesa.
 
Forse non e il post giusto ma qualcuno sa i chiarimenti del Mise dati per quattro volte sul nuovo sistema contributi tv locali di cui in questi giorni stanno presentando domande
Che differenza ad esempio e stata indicata tra i primi cento posti ed i restanti?
 
Forse non e il post giusto ma qualcuno sa i chiarimenti del Mise dati per quattro volte sul nuovo sistema contributi tv locali di cui in questi giorni stanno presentando domande
Che differenza ad esempio e stata indicata tra i primi cento posti ed i restanti?
Lo segnalo in questo post ma non saprei dove segnalo .in america latina udite bene sono partiti i primi canali sulla smart tv con liste legali a PAGAMENTO paghi solo il singolo programmi non Free ciò è esempio Mediaset a un programma in un suo canale in chiaro lo può mettere a pagamento ed con la tecnologia senza decoder o altro solo modem pagando un eresia 2 euro si vede lo spettacolo una sorta di infinity ma qui parliamo di canali non cose tipo netflix quindi signori il futuro sarà questo .ci vorranno anni ma chissà se nel 2050 la rai fara pagare x vedere ...San Remo ?? .fonte zio della mia compagna abitante in Colombia .la smart tv del futuro la in Cile argentina brasile Columbia Perù e gia iniziata .tutto legale e semplice appeno regista lo spot ve lo giro .
 
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