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Spiegazione plausibile su amplificatore antenna bruciato

[OT] @gherardo, se c'è umidità il discorso diventa conduttivo e non induttivo e comunque rimane sempre AC, non si trasforma in DC ne per conduzione e nemmeno per induzione... [/OT]
 
per indurre la dc basta un po' di umidita "nel posto sbagliato"; per il discorso contatori mi riferivo a quelli vecchi.

Gherardo....., la DC non induce niente, occorre l'inversione di campo (AC) per indurre in un altro conduttore. In parole tenere, la frequenza induce.
 
si, scusate, ho sbagliato termine, pensavo senza tergiversare all'AC del 220 che ha bruciato l'amplificatore senza la minima ombra di dubbio fin dall'inizio del thread...la dc non l'ho mai considerata.
 
Ok, tutta sta tiritera e nessuno si è accorto che l'amplificatore usato ha il passaggio della corrente di alimentazione verso le antenne? Per forza che si brucia dopo un po, si ritrova sicuramente la VHF in cortocircuito e quando ha raggiunto la temperatura giusta, bye bye...
Mi sfugge l'utilità di un simile aggeggio, con la cc su tutti gli ingressi e non selezionabile. Praticamente tutte le antenne sono in cortocircuito per la corrente continua, o comunque hanno pochi ohm. Se non si deve preamplificare TUTTI i segnali, a che serve??? Ce ne sono anche di cosiddetti "intelligenti" come i Mitan, che dovrebbero inserire o togliere la cc a seconda che sentano o meno la presenza di un pre. Guarda caso, anche quelli fanno macelli simili.
 
non avevo neanche notato questo particolare (sarebbe bello) comunque gli amplificatori che danno permanentemente il 12 sugli ingressi senza poterlo switchare di solito hanno una resistenza in serie o meglio come dicevi, il "circuito intelligente" che li protegge dai cortocircuiti, inoltre l'antenna di terza banda in questione presenta un circuito aperto come confermato del resto dalla misura con l'ohmetro fatta su quest'ultima da marmel64, in ultima analisi direi che quel genere di "cottura" da come si evince chiaramente soprattutto dalla foto del primo ampli bruciato, non é certamente attribuibile ad una resistenza o altro bruciata da un centinaio di milliampere bensi da un bel 220 che ha cotto una vasta area presentando classici segni neri dello scoppio scintillante prodotto da tale tensione...
 
Il cosiddetto circuito intelligente funziona così bene che in un Mitan è arrivato a bruciare il balun di una antenna, pensa un po! E chi mi dice che non sia proprio quello che brucia? La fumata sembra partire ogni volta da un transistor. Son disposto a scommettere che nel momento che verrà usato un amplificatore che non fa passare la corrente di telealimentazione, non ci saranno più rotture. Purtroppo l'esperienza con questi aggeggi "intelligenti" è assolutamente negativa, e calcolando che quello delle immagini è SICURAMENTE di costruzione cinese (come la quasi totalità delle altre marche che si limitano a rimarchiare) probabilmente siamo davanti alla stessa elettronica farlocca.

PS: antenne di terza banda che non sono ohmicamente in corto non ce ne sono, persino la Offel che aveva il dipolo aperto era in corto a causa del balun. Figuriamoci quelle a dipolo ripiegato. Più facile che si sia già cotto il balun....
 
Riguardando le immagini, son sempre più certo che quello che brucia sia il percorso della telealimentazione, il segnale passa dentro all'attenuatore e esce dalla parte opposta dove ci sono le induttanze di rame . Quello a destra è sicuramente il circuito "intelligente" (ma io lo chiamerei stupido). Probabilmente il sovraccarico poi fa venir meno l'alimentazione alla sezione VHF, e comunque l'annerimento è semplicemente il transistor che brucia e fuma.
 
come dicevo prima sarebbe bello se la causa fosse quella, anche se rimango del dubbio che un alimentatore da 100mA riesca a cuocere in quel modo la componentistica e eventualmente un balun...minimo occorrerebbe qualche ampere per bruciarne la pista; in ogni caso basterebbe sostituire l'amplificatore con uno serio e avrei fatto tutta questa "tiritera" per nulla, anche se la terra rimane un obbligo legislativo (cei 12-43).
 
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L'amplificatore in questione ha l'alimentazione automatica verso l'antenna qualora venga usato un pre o un balun amplificato, ne ho montati parecchi uguali a questo e non mi è mai successa una roba del genere, potrei accettare un modello difettoso che attiva la 12 V permanente, ma un secondo esemplare difettoso lo escluderei.
 
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Ma lì non c'è la pista bruciata, c'è un transistor che ha fumato e annerito tutto. Cosa ben diversa. Comunque il problema di quei circuiti è che non sempre riescono a riconoscere correttamente la necessità di disinserire l'alimentazione, già successo un sacco di volte
 
Mi aggancio a questo thread per porre una domanda sulla messa a terra dell'antenna. Tempo fa cambiai antenna e centralino e collegai lo splitter (quello pressofuso con i connettori ad F) alla terra dell'impianto elettrico cioè al cavo giallo-verde. Tra me e me ho pensato: "lo collego allo splitter e di conseguenza, tutto l'impianto, palo compreso, sarà collegato a terra tramite la calza del cavo di antenna" Giusto??. Tempo dopo passò l'antennista per sistemarmi la parabola e quando vide una cosa del genere sbiancò, dicendo che una cosa del genere non si doveva fare perchè poi avrei trasformato l'antenna in un parafulmine... Le mie domande sono: è giusto collegare la terra dell'impianto elettrico allo splitter? Tutto l'impianto sarà messo a terra tramite la calza, giusto? L'antenna non diventerà un parafulmine avendo il potenziale di terra? Grazie
 
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il collegamento a terra della distribuzione come hai fatto tu va benissimo ed é oltretutto obbligatorio per legge (cei 12-43) percio digli al tuo antennista di ripassarsi un po' di prescrizioni tecniche...la terra della distribuzione serve a prevenire danni agli apparecchi o ferimenti (fulminazioni) a persone in caso di contatto accidentale della fase del 220 o altro con l'impianto tv, e anche collegandola in un punto qualsiasi, nel tuo caso lo splitter, protegge tutta la rete tramite appunto la calza dei cavi ma non il palo che teoricamente é isolato dalle antenne (dipolo aperto e balun), la terra del palo é invece facoltativa (io la consiglio) e va fatta secondo precisi dettami; per smontare definitivamente l'assurda teoria dell'antennista basta calcolare che molti televisori, pc, ecc. hanno la spina elettrica tripolare e la terra dell'impianto elettrico viene cosi automaticamente portata dal pin centrale alla massa della presa d'antenna del televisore che é sullo chassis metallico mettendo cosi la distribuzione di tutto l'impianto a terra esattamente come con lo splitter di prima.
 
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Ad aggiunta da quanto scritto da gherardo, ricordo che molti partitori e derivatori hanno un apposito morsetto per collegare l'impianto di terra, forse l'avranno messo per trarre in inganno gli utenti meno esperti?:eusa_naughty::eusa_naughty::eusa_naughty:
 
Mi aggancio a questo thread per porre una domanda sulla messa a terra dell'antenna. Tempo fa cambiai antenna e centralino e collegai lo splitter (quello pressofuso con i connettori ad F) alla terra dell'impianto elettrico cioè al cavo giallo-verde. Tra me e me ho pensato: "lo collego allo splitter e di conseguenza, tutto l'impianto, palo compreso, sarà collegato a terra tramite la calza del cavo di antenna" Giusto??. Tempo dopo passò l'antennista per sistemarmi la parabola e quando vide una cosa del genere sbiancò, dicendo che una cosa del genere non si doveva fare perchè poi avrei trasformato l'antenna in un parafulmine... Le mie domande sono: è giusto collegare la terra dell'impianto elettrico allo splitter? Tutto l'impianto sarà messo a terra tramite la calza, giusto? L'antenna non diventerà un parafulmine avendo il potenziale di terra? Grazie

Di a quell'antennista, qualora lo dovessi rivedere, che esiste la valutazione del rischio di fulminazione, e spetta ad un ingegnere, tramite complessi calcoli, di sapere se l'edificio in oggetto rientra in tale rischio.
 
Se collego un qualsiasi cavo di terra di una qualsiasi presa elettrica, in caso di dispersione da un qualsiasi altro apparecchio, non c'è il rischio che mi torni indietro e vado a fulminare l'impianto? Lo ricollego tranquillamente?
 
Di a quell'antennista, qualora lo dovessi rivedere, che esiste la valutazione del rischio di fulminazione, e spetta ad un ingegnere, tramite complessi calcoli, di sapere se l'edificio in oggetto rientra in tale rischio.

questo vale soltanto per la terra del palo (parafulmine), la distribuzione deve venire messa sempre a terra comunque di default.
 
Se collego un qualsiasi cavo di terra di una qualsiasi presa elettrica, in caso di dispersione da un qualsiasi altro apparecchio, non c'è il rischio che mi torni indietro e vado a fulminare l'impianto? Lo ricollego tranquillamente?

collegalo tranquillamente non ti succede niente, come ho appena detto certi televisori lo fanno gia tramite la spina.
 
collegalo tranquillamente non ti succede niente, come ho appena detto certi televisori lo fanno gia tramite la spina.
Qui in Italia solitamente i televisori hanno la spina senza la presa di terra. No ma dicevo del tipo che se il frigorifero disperdesse, non c'è pericolo che mi fulmini l'impianto tv? Cmq l'ho collegato

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