Qui c'è il riassunto per il 5G (qui invece le novità sulle varie interferenze
https://www.digital-forum.it/showth...enia-Croazia&p=6212480&viewfull=1#post6212480)
A distanza di mesi, non c'è stata
nessuna novità per il coordinamento delle frequenze tra
Italia e Libia, Tunisia ed Algeria.
Malta, invece, ha presentato un
progetto di accordo con la Libia ed è preoccupata su possibili ritardi nel completamento di questo accordo a causa della delicata situazione attuale nel Paese nord-africano.
La
Croazia ha comunicato di
non aver ancora approvato la tabella di marcia nazionale dei 700 MHz. La proposta del testo della tabella di marcia nazionale è stata preparata e sta seguendo la procedura governativa per l'adozione.
L'HAKOM non è coinvolta attivamente nella procedura di adozione e quindi non sapeva i tempi della sua pubblicazione.
Anche se non ci dovrebbero essere ritardi, la Croazia ha sottolineato che l'attuazione della tabella di marcia dipende dalla situazione di coordinamento con l'Italia. Tuttavia il rappresentante della CE ha dichiarato che la procedura della pubblicazione non dovrebbe essere condizionata da ciò.
È stata presa in considerazione la
richiesta della Croazia all'Italia
di liberare i canali aggiuntivi per consentire la transizione al piano finale sotto i 694 MHz.
È stato richiesto un incontro al più presto possibile tra i 2 Paesi
per proteggere su tutta la parte adriatica della Croazia i seguenti 9 canali:
Frequenze 21, 22, 23, 43 - L'operazione della fase 1 avrà inizio il 15 maggio 2019.
Frequenze 27, 29, 34, 35, 41 - L'operazione della fase 2 inizierà il 1° ottobre 2019.
Questi canali, ad eccezione del 43, erano soggetti al Decreto Legge, ma l'Italia ha dichiarato che, in quel periodo questi canali erano attivi solo in alcuni parti della costa adriatica della Croazia.
Ora però
queste frequenze dovranno essere liberate in tutte le regioni adriatiche italiane all'interno della poligonale stabilita dagli accordi di Ginevra 2006.
Inoltre, la Croazia vuole mantenere attive le frequenze che l'Italia ha rilasciato con il Decreto Legge e pertanto dovrà continuare a tenerle spente. La Croazia ha spiegato di aver richiesto la protezione su tutta la zona adriatica perché ha cambiato il piano di trasmissione che consiste nel maggiore riutilizzo delle frequenze.
Per le emittenti private croate (2 MUX) le autorizzazioni scadono nel 2021.
L'Italia ha indicato che, a seguito di una consultazione pubblica, alcune emittenti hanno annunciato la possibilità di rilasciare alcune frequenze in anticipo, il che potrebbe essere d'aiuto per il Paese balcanico.
L'Italia invierà alla Croazia l'elenco delle coordinate geografiche e dei dettagli tecnici di tutti i trasmettitori che operano sui canali 21, 22, 23, 27, 29, 34, 35, 41 e 43 nelle proprie regioni adriatiche.
L'Italia ha aggiornato il questionario del RSPG, che riguarda la transizione della TV sotto i 694 MHz, specificando nuovi elementi. La risposta sarà pubblicata sul sito web del RSPG.
È stato spiegato che verrà effettuata un'asta per 4 mezzi Mux per tener conto del rapporto di 1:2 che è stato utilizzato nella conversione dei diritti DVB-T in diritti DVB-T2. In alcuni casi, i nuovi diritti non corrisponderanno a un numero intero.
L'AGCOM ha pubblicato il 7 febbraio 2019 il nuovo piano nazionale per la trasmissione DTT (PNAF 2019, decisione 39/19/CONS), in conformità con le leggi di bilancio 2018 e 2019, GE06 e gli accordi di coordinamento è pienamente in linea con i diritti internazionali italiani.
Il
prossimo incontro è previsto il
19 settembre 2019 a Zagabria.
Quando si dice il destino