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Discussioni su Focus

C'erto che stasera alle 21 sui Focus potevano evitarlo
Tanto la pubblicità era abbondantemente prima del lancio.
Queste dirette su Focus, dall'alto valore scientifico e con la bravura divulgativa di Bignami però hanno anche i loro svantaggi. A un certo punto dovevano stare fissi a pieno schermo sul canale della NASA, parlare di meno e non andare a doppiare in italiano il conto alla rovescia, andava benissimo sentire quello originale in inglese.
 
Tanto la pubblicità era abbondantemente prima del lancio.
Queste dirette su Focus, dall'alto valore scientifico e con la bravura divulgativa di Bignami però hanno anche i loro svantaggi. A un certo punto dovevano stare fissi a pieno schermo sul canale della NASA, parlare di meno e non andare a doppiare in italiano il conto alla rovescia, andava benissimo sentire quello originale in inglese.

Ieri ho visto la diretta su Focus.
Stamattina ho rivisto alcune immagini su NASA tv.
Se fossero rimasti su quelle per lo 80% (e non per il 10%) del tempo con traduzione e commento sarebbe stato molto meglio.
In Italia il giornalista/divulgatore/commentatore si pone , con i suoi ospiti, al di sopra dello evento pur oggetto della diretta.
La traduttrice è potuta intervenire pochi attimi, il countdown con chiacchiere sopra, il distacco dei vari stadi del lanciatore seguiti in ritardo e in riquadri sulla immagine da studio etc....
 
Discussioni su Focus (LCN 35)

Ieri ho visto la diretta su Focus.
Stamattina ho rivisto alcune immagini su NASA tv.
Se fossero rimasti su quelle per lo 80% (e non per il 10%) del tempo con traduzione e commento sarebbe stato molto meglio.
In Italia il giornalista/divulgatore/commentatore si pone , con i suoi ospiti, al di sopra dello evento pur oggetto della diretta.
La traduttrice è potuta intervenire pochi attimi, il countdown con chiacchiere sopra, il distacco dei vari stadi del lanciatore seguiti in ritardo e in riquadri sulla immagine da studio etc....

Concordo con te io poi mi sono visto la trasmissione di focus di mercoledì quando il lancio è sta rimandato ed ad un certo punto Bignami annuncia il collegamento con il lancio con la traduttrice la traduttrice incomincia a tradurre ma non passano nemmeno 15 secondi che Bignami la interrompe incominciando a parlare e giustamente la traduttrice si blocca a questo punto Bignami si accorge di avere fatto una gaffe e si scusa. Io questa mania dei conduttori di interrompere il traduttore o di fare le domande agli ospiti e poi di interromperli in maniera brusca la odio
 
Ultima modifica:
Ma perchè vi siete impelagati con Focus? Per chi almeno come me aveva l'oppurtunità di seguire Nasa Tv sul satellite, hanno fatto un ottimo lavoro, i discorsi in inglese non erano molto difficili da comprendere (io non sono una cima in inglese), gli aggiornamenti importanti si capivano subito perchè usavano un lessico da prime lezioni di inglese (weather, go/no go, accensioni e armamenti vari, etc etc), ottime grafiche riassuntive dei discorsi, pubblicità zero e in ultimo ma non meno importante tutto in HD.
Poi sul pc (ma questo è un di più mio) ho affiancato anche la diretta twitch del divulgatore scientifico Adrian Fartade che sciorinava delle belle chicche, altro che Bignami.
 
Discussioni su Focus (LCN 35)

Ma perchè vi siete impelagati con Focus? Per chi almeno come me aveva l'oppurtunità di seguire Nasa Tv sul satellite, hanno fatto un ottimo lavoro, i discorsi in inglese non erano molto difficili da comprendere (io non sono una cima in inglese), gli aggiornamenti importanti si capivano subito perchè usavano un lessico da prime lezioni di inglese (weather, go/no go, accensioni e armamenti vari, etc etc), ottime grafiche riassuntive dei discorsi, pubblicità zero e in ultimo ma non meno importante tutto in HD.
Poi sul pc (ma questo è un di più mio) ho affiancato anche la diretta twitch del divulgatore scientifico Adrian Fartade che sciorinava delle belle chicche, altro che Bignami.

Giusto...
Ero a casa di mia madre senza satellite e internet ....
 
Su Mediaset Play è possibile rivedere la diretta integrale di Focus: https://www.mediasetplay.mediaset.i...cio-spacex-da-cape-canaveral_F310491901000101

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se non si voleva la pubblicità sul dtt c'erano le comode dirette rainews e skytg24
 
Era proprio necessario dare tutto quello spazio a Villadei?
Forse perché che ci piaccia o no è il futuro dell'esplorazione spaziale italiana.
 
SPECIALE PONTE MORANDI SU FOCUS

In prima serata su Focus canale 35 del DTT, 60 di Tivùsat e 414 di Sky «Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano», speciale condotto da Luigi Bignami ​

Nel giorno dell’ inaugurazione del nuovo Ponte Piano, il 3 agosto 2020 su “Focus”, canale 35 alle 21:15, si racconta l’ intera storia del viadotto sul Polcevera, spiegando perché questo chilometro sospeso sia così importante per Genova, la Liguria e l’ Italia tutta.

«Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano», speciale condotto da Luigi Bignami e prodotto dalla rete Mediaset dedicata alla divulgazione, diretta da Marco Costa, illustra dal punto di vista storiografico, ingegneristico, logistico-organizzativo e urbanistico, la costruzione del vecchio Morandi, il suo crollo, l’ abbattimento definitivo, e la progettazione e costruzione del nuovo viadotto ideato - e donato alla sua città - dall’ archistar Renzo Piano. Ciò, senza MAI dimenticare il sacrificio delle 43 vittime del crollo, il dolore dei loro familiari e le responsabilità al vaglio della magistratura.

Realizzato dalla società Videovoyagers di Genova, «Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano» rappresenta anche il compimento di un progetto televisivo molto caro a Paolo Micai, storico collaboratore di Mediaset, scomparso nel marzo di quest’ anno a causa del Coronavirus, stimato e molto amato nella sua Genova, dove ha lasciato un vuoto doloroso.

La serata intende quindi trovare risposte a domande che tutti si sono posti, quando è accaduto l’ impensabile. Il ponte era ben costruito? Era un azzardo per la sua epoca o un motivo d’ orgoglio per l’ ingegneria italiana? Perché il suo abbattimento è stato un’ impresa eccezionale? Quali erano i rischi? Quali e quante professionalità sono state coinvolte e per quanto tempo? Con quali tecnologie? Quali caratteristiche ha il ponte di Piano? Chi lo ha costruito e come? Utilizzando quali tecniche, quanti uomini e quali strumenti, anche per tenere una tabella di marcia così stretta? Come si controlla lo stato di conservazione e di efficienza dei ponti? Con quali apparecchiature? Con che tipo di competenze professionali? Con quali rischi e quante e quali decisioni da prendere?

In particolare, lo speciale spiega l’ origine e le caratteristiche del progetto di Riccardo Morandi, commentati da un docente del Politecnico di Torino. Ricostruisce e analizza il crollo del Ponte delle Condotte. Documenta lo smantellamento delle rovine e illustra l’ impresa di minare le pile 10 e 11 del Morandi per farle implodere senza creare danni alla città, anche solo a causa delle polveri sollevate dall’ esplosione controllata. Racconta con quale tecnica il ponte di Renzo Piano è stato assemblato e perché la sua apparente semplicità nasconda una grande raffinatezza progettuale e la capacità di risolvere numerosi problemi progettuali e logistici. Infine, delinea il senso e le caratteristiche del Parco del Polcevera, progettato dall’ archistar Stefano Boeri.

A seguire, due documentari inediti completano la proposta di “Focus”:

ORE 22:15
28 Giugno 2019: l'implosione del Ponte Morandi
Spiega, dal punto di vista ingegneristico e tecnico, l’ impresa di minare il Morandi per farlo implodere senza creare danni alla città, anche solo a causa delle polveri sollevate dall’ esplosione controllata.

ORE 23:15
Ponti e Viadotti: la sfida della manutenzione
Di produzione canadese, in cui una squadra di manutentori viene seguita sopra e sotto un viadotto gigantesco, per mostrare in cosa consistano i controlli che fanno e come riescono a sostituire parti sensibili e usurate della struttura.
 
Domani 3 agosto su Focus TV andrà in onda il Documentario sul nuovo Ponte di Genova dal titolo "Il Nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano".

Ho partecipato a questa realizzazione dando un contributo, ma il grande lavoro è stato fatto da quattro persone che hanno lavorato dal momento in cui crollò il Ponte Morandi. Tra questi Paolo Micai, che ci ha lasciato per colpa del COVID-19. Ci teneva tantissimo a questo lavoro e ci ha lavorato moltissimo e ora il Documentaio è a lui dedicato. I suoi collaboratori Furio Bruzzone e Ugo Nuzzo con Alberto Fanelli di Video Voyagers hanno continuato quel lavoro con due anni di riprese ininterrotte. Ecco, se avete la pazienza di leggere, in cosa è consistito quel Documentario dove ho avuto il Privilegio di parteciparvi come Conduttore e Autore.

“Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano” è il titolo dedicato al nostro lavoro che andrà onda sul canale Focus della Rete Mediaset in prima serata lunedì 3 agosto alle 21,15 e in replica domenica 9 agosto alle 15 e venerdì 14 agosto alle 2,00 e alle 10,45.

Il racconto parte dalla costruzione del ponte Morandi fino al suo catastrofico crollo, e segue ininterrottamente tutte le fasi successive: dallo smantellamento del vecchio Viadotto alla progettazione e costruzione del nuovo ponte ideato da Renzo Piano. Nel filmato sono intervistate tutte le maestranze che hanno collaborato alla sua realizzazione in tempi record. Un ampio quadro di tutte le fasi della costruzione dal punto di vista storiografico, ingegneristico, logistico e urbanistico. L’impressionante quantità di materiale ottenuta in buona parte attraverso la tecnica del timelapse è stata raccolta attraverso l’uso di due tecniche ben distinte: il timelapse di lungo periodo e quello di breve periodo.
Il timelapse di lungo periodo è stato curato da Alberto Fanelli, già impegnato su analoghi timelapse sul cantiere torre Cucinella (2 anni di riprese), cantiere Citylife (11 anni di riprese), entrambi a Milano e su altri progetti di ampio respiro. La tecnica del timelapse di lungo periodo consiste nello scattare da una postazione fissa una foto non compressa in formato RAW alla massima risoluzione ogni 15 minuti, per tutti gli anni necessari alla costruzione, per poi scegliere una sola immagine al giorno, scartando le giornate di pioggia, e scarsa visibilità. Ciò ha permesso di montare spezzoni della costruzione spettacolari e omogenei, che testimoniano l'evoluzione costruttiva della struttura giorno e notte per 2 anni.
Le camere fisse per i timelapse di lungo periodo sono state posizionate su 3 postazioni fisse in quartieri adiacenti al ponte (Coronata, in Via Fillak e Campasso) e non si sono mai fermate, effettuando circa 210 mila scatti.
Bruzzone, Nuzzo e Micai, genovesi, hanno seguito in loco l’evoluzione dei lavori intervenendo tempestivamente con 2 postazioni mobili per timelapse di breve periodo allo scopo di raccontare le operazioni più significative in cantiere, raccogliendo oltre 50 mila scatti e realizzando tutte le riprese video e le interviste. Per le riprese di breve periodo venivano posizionate due o più fotocamere per testimoniare la dinamica di un particolare evento da vari punti di vista (sollevamento impalcato, demolizione pila, movimentazione mezzi...). Questo tipo di riprese potevano avere uno sviluppo temporale da 2 o 3 ore fino a 12/14 ore. La frequenza di scatto poteva variare da 1 scatto ogni 3 secondi a 1 scatto ogni minuto a seconda della situazione da documentare.

Fonte: Pagina Facebook di Luigi Bignami
 
In prima serata su Focus lo speciale «Hubble: 30 anni di scoperte»

Focus – la rete tematica Mediaset dedicata alla divulgazione, diretta da Marco Costa, al canale 35 del telecomando – presenta una nuova produzione originale che racconta la storia del più famoso dei telescopi: l’Hubble.

Lo speciale Hubble: 30 anni di scoperte, a cura di Luigi Bignami, è la proposta di giovedì 5 novembre, alle ore 21.15.

Lanciato in orbita nell’aprile 1990, oltre ad aver realizzato un sogno nato all’inizio del XX secolo – ovvero la realizzazione di uno strumento che superasse il filtro distorsivo dell’atmosfera terrestre -, Hubble ha permesso straordinarie scoperte scientifiche, gettando lo sguardo fino ai confini dell’universo e indietro nel tempo, fino a pochi istanti dopo il Big Bang.

Fonte: QuiMediaset.it
 
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