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Il nuovo Ponte di Genova è pronto: è cominciato il collaudo statico

SPECIALE PONTE MORANDI SU FOCUS

In prima serata su Focus canale 35 del DTT, 60 di Tivùsat e 414 di Sky «Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano», speciale condotto da Luigi Bignami ​

Nel giorno dell’ inaugurazione del nuovo Ponte Piano, il 3 agosto 2020 su “Focus”, canale 35 alle 21:15, si racconta l’ intera storia del viadotto sul Polcevera, spiegando perché questo chilometro sospeso sia così importante per Genova, la Liguria e l’ Italia tutta.

«Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano», speciale condotto da Luigi Bignami e prodotto dalla rete Mediaset dedicata alla divulgazione, diretta da Marco Costa, illustra dal punto di vista storiografico, ingegneristico, logistico-organizzativo e urbanistico, la costruzione del vecchio Morandi, il suo crollo, l’ abbattimento definitivo, e la progettazione e costruzione del nuovo viadotto ideato - e donato alla sua città - dall’ archistar Renzo Piano. Ciò, senza MAI dimenticare il sacrificio delle 43 vittime del crollo, il dolore dei loro familiari e le responsabilità al vaglio della magistratura.

Realizzato dalla società Videovoyagers di Genova, «Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano» rappresenta anche il compimento di un progetto televisivo molto caro a Paolo Micai, storico collaboratore di Mediaset, scomparso nel marzo di quest’ anno a causa del Coronavirus, stimato e molto amato nella sua Genova, dove ha lasciato un vuoto doloroso.

La serata intende quindi trovare risposte a domande che tutti si sono posti, quando è accaduto l’ impensabile. Il ponte era ben costruito? Era un azzardo per la sua epoca o un motivo d’ orgoglio per l’ ingegneria italiana? Perché il suo abbattimento è stato un’ impresa eccezionale? Quali erano i rischi? Quali e quante professionalità sono state coinvolte e per quanto tempo? Con quali tecnologie? Quali caratteristiche ha il ponte di Piano? Chi lo ha costruito e come? Utilizzando quali tecniche, quanti uomini e quali strumenti, anche per tenere una tabella di marcia così stretta? Come si controlla lo stato di conservazione e di efficienza dei ponti? Con quali apparecchiature? Con che tipo di competenze professionali? Con quali rischi e quante e quali decisioni da prendere?

In particolare, lo speciale spiega l’ origine e le caratteristiche del progetto di Riccardo Morandi, commentati da un docente del Politecnico di Torino. Ricostruisce e analizza il crollo del Ponte delle Condotte. Documenta lo smantellamento delle rovine e illustra l’ impresa di minare le pile 10 e 11 del Morandi per farle implodere senza creare danni alla città, anche solo a causa delle polveri sollevate dall’ esplosione controllata. Racconta con quale tecnica il ponte di Renzo Piano è stato assemblato e perché la sua apparente semplicità nasconda una grande raffinatezza progettuale e la capacità di risolvere numerosi problemi progettuali e logistici. Infine, delinea il senso e le caratteristiche del Parco del Polcevera, progettato dall’ archistar Stefano Boeri.

A seguire, due documentari inediti completano la proposta di “Focus”:

ORE 22:15
28 Giugno 2019: l'implosione del Ponte Morandi
Spiega, dal punto di vista ingegneristico e tecnico, l’ impresa di minare il Morandi per farlo implodere senza creare danni alla città, anche solo a causa delle polveri sollevate dall’ esplosione controllata.

ORE 23:15
Ponti e Viadotti: la sfida della manutenzione
Di produzione canadese, in cui una squadra di manutentori viene seguita sopra e sotto un viadotto gigantesco, per mostrare in cosa consistano i controlli che fanno e come riescono a sostituire parti sensibili e usurate della struttura.
 
Ultima modifica:
Se ci fate caso sulla A26 non ci sono neanche le colonnine SOS nelle gallerie , mai messe dalla sua inaugurazione.
Pensate che gentaglia senza scrupoli
 
Domani 3 agosto su Focus TV andrà in onda il Documentario sul nuovo Ponte di Genova dal titolo "Il Nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano".

Ho partecipato a questa realizzazione dando un contributo, ma il grande lavoro è stato fatto da quattro persone che hanno lavorato dal momento in cui crollò il Ponte Morandi. Tra questi Paolo Micai, che ci ha lasciato per colpa del COVID-19. Ci teneva tantissimo a questo lavoro e ci ha lavorato moltissimo e ora il Documentaio è a lui dedicato. I suoi collaboratori Furio Bruzzone e Ugo Nuzzo con Alberto Fanelli di Video Voyagers hanno continuato quel lavoro con due anni di riprese ininterrotte. Ecco, se avete la pazienza di leggere, in cosa è consistito quel Documentario dove ho avuto il Privilegio di parteciparvi come Conduttore e Autore.

“Il nuovo Ponte di Genova: orgoglio italiano” è il titolo dedicato al nostro lavoro che andrà onda sul canale Focus della Rete Mediaset in prima serata lunedì 3 agosto alle 21,15 e in replica domenica 9 agosto alle 15 e venerdì 14 agosto alle 2,00 e alle 10,45.

Il racconto parte dalla costruzione del ponte Morandi fino al suo catastrofico crollo, e segue ininterrottamente tutte le fasi successive: dallo smantellamento del vecchio Viadotto alla progettazione e costruzione del nuovo ponte ideato da Renzo Piano. Nel filmato sono intervistate tutte le maestranze che hanno collaborato alla sua realizzazione in tempi record. Un ampio quadro di tutte le fasi della costruzione dal punto di vista storiografico, ingegneristico, logistico e urbanistico. L’impressionante quantità di materiale ottenuta in buona parte attraverso la tecnica del timelapse è stata raccolta attraverso l’uso di due tecniche ben distinte: il timelapse di lungo periodo e quello di breve periodo.
Il timelapse di lungo periodo è stato curato da Alberto Fanelli, già impegnato su analoghi timelapse sul cantiere torre Cucinella (2 anni di riprese), cantiere Citylife (11 anni di riprese), entrambi a Milano e su altri progetti di ampio respiro. La tecnica del timelapse di lungo periodo consiste nello scattare da una postazione fissa una foto non compressa in formato RAW alla massima risoluzione ogni 15 minuti, per tutti gli anni necessari alla costruzione, per poi scegliere una sola immagine al giorno, scartando le giornate di pioggia, e scarsa visibilità. Ciò ha permesso di montare spezzoni della costruzione spettacolari e omogenei, che testimoniano l'evoluzione costruttiva della struttura giorno e notte per 2 anni.
Le camere fisse per i timelapse di lungo periodo sono state posizionate su 3 postazioni fisse in quartieri adiacenti al ponte (Coronata, in Via Fillak e Campasso) e non si sono mai fermate, effettuando circa 210 mila scatti.
Bruzzone, Nuzzo e Micai, genovesi, hanno seguito in loco l’evoluzione dei lavori intervenendo tempestivamente con 2 postazioni mobili per timelapse di breve periodo allo scopo di raccontare le operazioni più significative in cantiere, raccogliendo oltre 50 mila scatti e realizzando tutte le riprese video e le interviste. Per le riprese di breve periodo venivano posizionate due o più fotocamere per testimoniare la dinamica di un particolare evento da vari punti di vista (sollevamento impalcato, demolizione pila, movimentazione mezzi...). Questo tipo di riprese potevano avere uno sviluppo temporale da 2 o 3 ore fino a 12/14 ore. La frequenza di scatto poteva variare da 1 scatto ogni 3 secondi a 1 scatto ogni minuto a seconda della situazione da documentare.

Fonte: Pagina Facebook di Luigi Bignami
 
Ultima modifica:
nella migliore o peggiore tradizione italica al solito ..si intitola un ponte a un santo, per scaramanzia, come per dire..non sappiamo a chi affidarci ci affidiamo ai santi . Fossi credente troverei tutto ciò blasfemo (scherza coi fanti....)
Ciò detto non capisco il senso di volere inaugurare e festeggiare tutto con le immancabili presenza di alti graduati, dell'altro prelato e di esponenti delle "famiglie bene" ..baroni contesse..(nonostante siamo una repubblica) come in un film di Fantozzi. Mi piacerebbe più igiene nel fare le cose. Anziché vedere le frecce tricolori per dare una tocco patriottico (il famoso orgoglio italiano) come va di moda oggi, mi piacerebbe si facessero le cose in modo serio e rispettose di chi le utilizzerà. Poi a me , per gusto personale, piacerebbe si facessero in silenzio e in umiltà, senza mettersi troppo in mostra o fare passerelle.
I residenti avranno un nuovo ponte di zecca, ma, spenti i riflettori, continueranno a essere abbandonati in un quartiere che ha e avrà ancora mille difficoltà.
Visto lo scarso interesse per la storia, la memoria di quanto successeo resterà solo nelle persone direttamente colpite.
Avanti così fino al prossimo disastro che inevitabilmente ci sarà perché il nosto è un paese VECCHIO anche nelle infrastrutture. Si interviene solo dopo, come per l'incidente ferroviario (2016) sulla tratta Andria-Corato, dove hanno aspettato l'incidente per realizzare il doppio binario (lavori ancora in corso?).
 
nella migliore o peggiore tradizione italica al solito ..si intitola un ponte a un santo, per scaramanzia, come per dire..non sappiamo a chi affidarci ci affidiamo ai santi . Fossi credente troverei tutto ciò blasfemo (scherza coi fanti....)
Ciò detto non capisco il senso di volere inaugurare e festeggiare tutto con le immancabili presenza di alti graduati, dell'altro prelato e di esponenti delle "famiglie bene" ..baroni contesse..(nonostante siamo una repubblica) come in un film di Fantozzi. Mi piacerebbe più igiene nel fare le cose. Anziché vedere le frecce tricolori per dare una tocco patriottico (il famoso orgoglio italiano) come va di moda oggi, mi piacerebbe si facessero le cose in modo serio e rispettose di chi le utilizzerà. Poi a me , per gusto personale, piacerebbe si facessero in silenzio e in umiltà, senza mettersi troppo in mostra o fare passerelle.
I residenti avranno un nuovo ponte di zecca, ma, spenti i riflettori, continueranno a essere abbandonati in un quartiere che ha e avrà ancora mille difficoltà.
Visto lo scarso interesse per la storia, la memoria di quanto successeo resterà solo nelle persone direttamente colpite.
Avanti così fino al prossimo disastro che inevitabilmente ci sarà perché il nosto è un paese VECCHIO anche nelle infrastrutture. Si interviene solo dopo, come per l'incidente ferroviario (2016) sulla tratta Andria-Corato, dove hanno aspettato l'incidente per realizzare il doppio binario (lavori ancora in corso?).
....che tristezza essere d'accordo con questo pensiero. Che brutto paese e' diventato il nostro.........
 
....che tristezza essere d'accordo con questo pensiero. Che brutto paese e' diventato il nostro.........
Lo è sempre stato, solo che ora ne stiamo raccogliendo i frutti.
So che ora tutti ce l'hanno con Aspi e compagnia, ma come spesso succede pecchiamo di memoria. Io ho il terrore di tornare ad una gestione Anas o simil Anas.
 
Lo è sempre stato, solo che ora ne stiamo raccogliendo i frutti.
So che ora tutti ce l'hanno con Aspi e compagnia, ma come spesso succede pecchiamo di memoria. Io ho il terrore di tornare ad una gestione Anas o simil Anas.
Ad Aspi non si possono passare a Anas neanche,a chi le dai le autostrade??p.s.stamattina ne sto sentendo di tutti i colori sui vari tg,nessuno pero' che si sbilancia nel dire che Autostrade è il principale colpevole per quello che è accaduto 2 anni fa,senza se e senza ma,tutto il resto e solo "fuffa".
 
Ad Aspi non si possono passare a Anas neanche,a chi le dai le autostrade??p.s.stamattina ne sto sentendo di tutti i colori sui vari tg,nessuno pero' che si sbilancia nel dire che Autostrade è il principale colpevole per quello che è accaduto 2 anni fa,senza se e senza ma,tutto il resto e solo "fuffa".

Le colpe le stabiliscono i tribunali dove viene presentata un'accusa e l'accusato ha la possibilità di difendersi. Non i tg, non il governo, non le associazioni dei consumatori e non una commissione tecnica. In uno stato di diritto è tutto il resto ad essere fuffa.
In merito alla prima parte, forse forse era il caso di pensarci prima. Che dici? :)

NB: che poi il giudice confermerà questa colpa ho pochissimi dubbi, se non nessuno. Ma bypassare i tribunali e concentrare potere legislativo e giudiziario è pericolosissimo.
 
Le colpe le stabiliscono i tribunali dove viene presentata un'accusa e l'accusato ha la possibilità di difendersi. Non i tg, non il governo, non le associazioni dei consumatori e non una commissione tecnica. In uno stato di diritto è tutto il resto ad essere fuffa.
In merito alla prima parte, forse forse era il caso di pensarci prima. Che dici? :)

NB: che poi il giudice confermerà questa colpa ho pochissimi dubbi, se non nessuno. Ma bypassare i tribunali e concentrare potere legislativo e giudiziario è pericolosissimo.
Tu non vivi in Liguria non conosci la storia arretrata del ponte Morandi e la colpa del crollo è di Autostrade.Chi era a gestire il ponte è il colpevole del crollo.Non hanno controllato il suo stato di usura che aveva e su questo non ci piove.Poi non parliano di come autostrade ha gestito le gallerie in tutta la regione Liguria.p.s.su quel ponte ci passavo da quando avevo cinque anni e non era mai senza un qualche cantiere in atto,autostrade finito il processo la pagherà cara spero carissima.
 
Vivere in Liguria non mi pare un requisito sufficiente per sostituire un tribunale :D
Comunque, ribadisco, credo che il processo porterà alle stesse conclusioni
 
Vivere in Liguria non mi pare un requisito sufficiente per sostituire un tribunale :D
Comunque, ribadisco, credo che il processo porterà alle stesse conclusioni
E cosa ho detto?Fai polemica su punti che nessuno potrà mai giudicare in modo diverso.I Genovesi hanno già un colpevole.P.s.chi vive a stretto contatto di un problema,sicuramente forse ne sa di più di qualcuno che legge le notizie sui media.
 
IO sinceramente , per un rispetto verso le vittime e anche per un tornaconto personale ( nessuno fa niente per niente..),pensavo che il governo almeno togliesse ad autostrade la gestione su tutta la Liguria .
..manco quello.
Mha!!!!
 
E cosa ho detto?Fai polemica su punti che nessuno potrà mai giudicare in modo diverso.I Genovesi hanno già un colpevole.P.s.chi vive a stretto contatto di un problema,sicuramente forse ne sa di più di qualcuno che legge le notizie sui media.
Per favore non stiamo a riaprire polemiche ipocrite...
Io non ci crederò mai che gli Enti Locali (realtà che conosco purtroppo benissimo) non fossero d'accordo, come lo sono ovunque ci sono situazioni delicate...funziona così: tu tieni aperto qualcosa (di cui la città ha assolutamente bisogno e non si riesce neanche ad immaginare di chiudere mezza giornata) anche se c'è del rischio e ti facciamo guadagnare più del dovuto, se succede qualcosa sono razzi tuoi, tu sarai il capro espiatorio e noi siamo angioletti...
E' andata così punto e basta, se vuoi credere alle favolette bene e far finta che non ci siano tuoi concittadini con le mani sporchissime fai pure, ma non stare a fare le prediche a luctun, che è uno dei pochi che scrive qua sopra che ha una coscienza democratica ed istituzionale e dice le cose che prevede la legge...
 
Per favore non stiamo a riaprire polemiche ipocrite...
Io non ci crederò mai che gli Enti Locali (realtà che conosco purtroppo benissimo) non fossero d'accordo, come lo sono ovunque ci sono situazioni delicate...funziona così: tu tieni aperto qualcosa (di cui la città ha assolutamente bisogno e non si riesce neanche ad immaginare di chiudere mezza giornata) anche se c'è del rischio e ti facciamo guadagnare più del dovuto, se succede qualcosa sono razzi tuoi, tu sarai il capro espiatorio e noi siamo angioletti...
E' andata così punto e basta, se vuoi credere alle favolette bene e far finta che non ci siano tuoi concittadini con le mani sporchissime fai pure, ma non stare a fare le prediche a luctun, che è uno dei pochi che scrive qua sopra che ha una coscienza democratica ed istituzionale e dice le cose che prevede la legge...
Ho detto Aspi e Governi che si sono succeduti negli anni colpevoli del crollo.Chi doveva controllare la sicurezza del viadotto non l'ha fatto.Chi era incaricato di fare i controlli di sicurezza cioè Aspi non ha fatto quello che per legge doveva fare.Se dire che Aspi è colpevole non sono polemiche ipocrite.Ultimo post che faccio su questo 3d.
 
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