Si fossero fermati al dodicesimo episodio, pur continuando a pensare che la prima stagione fosse intoccabile e non meritasse un seguito, mi sarebbe anche piaciuta questa seconda stagione. Avrei chiuso gli occhi su qualche scelta di sceneggiatura, avrei lasciato andare qualche perplessità e tutto sommato avrei apprezzato - come poi dice Clay Jensen - l'averci mostrato sia l'Hannah che il dopo Hannah.
Purtroppo l'ultimo episodio rovina tutto. E' un accozzaglia anche di generi se vogliamo. E' inutilmente prolisso, ripetitivo, incostante, balbettante, rende esplicito che uno dei leitmotiv della stagione sia stato cavalcare l'onda dello scandalo di Hollywood. A tratti sembra Sense8 per certi richiami e certe inquadrature (e della peggior specie di Sense8), diventa troppo teen, con scene fatte col solo scopo di suscitare emozioni discutibili in adolescenti alle prime armi con il mondo delle serie televisive. E tutti i difetti che sarebbero stati perdonati, tutte le scelte di sceneggiatura poco convincenti, si manifestano.
Non basterebbero 13 motivi a spiegare perché la terza stagione diventa a questo punto ancor più inutile di quanto già non fosse.