c'e' comunque anche il fatto che non deve essere tanto agevole individuare il target preciso a proposito del proprio database clienti.
I vari servizi come Sky,Infinity,Netflix,Amazon,Chili,Eleven o com'era strutturata Premium sanno piu' o meno la composizione della propria clientela,a chi e' mirata la proposta nei contenuti in vetrina, e risulta piu'agevole formulare eventuali offerte dedicate.O fidelizzare (come appunto nel caso di Sky) periodi annuali tramite retentions o attraverso proposte di tal genere.
Per un servizio come Dazn ,cosi' come e'impostato, (molto orientato a captare l'interesse per le 3 partite di serieA a disposizione per turno) magari puo' capitare che un tifoso "medio" acquisti a 9,99 euro il mese dove c'e' la propria squadra preferita impegnata in calendario,e letteralmente non si colleghi per i 29 giorni rimanenti (e pagati,a propria disposizione). Cosi' come molti tifosi del Milan hanno acquistato la mensilita' per il recente impegno delle due partite di qualificazione ai gironi di Europa League. Quindi una variabile,in pratica una sorta di porta girevole anziché un perno fisso,che caratterizza l'offerta mensile, nonostante vi sia un'ampia scelta di eventi in catalogo, dalla serie B ad Eurosport,dalla Moto gp alla liga spagnola.
In quel caso e' un po' come acquistare una partita a 10 euro come ai tempi delle singole partite Premium o le partite estive amichevoli del Napoli..
In teoria e' un po' la forza convincente (e che non prevederebbe alternative)su cui si fonda l'idea di ipotetici canali LegaA o robe simili in pay per view,il tifo irrinunciabile degli italiani per la propria squadra e il voler seguire tutte le partite nel corso del campionato in cui e'impegnata. Il che renderebbe forse meno utopistica una scalata che a prima vista sembrerebbe improba, quando si inizia dal famigerato ed imprenditorialmente temuto "ricavo zero" che si sposta col primo euro che arriva in salvadanaio