Comunque un modulatore rf dvb-t non è facile da gestire in un impianto odierno in quanto moltissime frequenze sono già occupate dai segnali del dtt e possono esserci dei conflitti che degradano il segnale. Anche se la frequenza scelta per il modulatore non ha in antenna un segnale intellegibile può indrodurre nell'impianto del rumore che può degradare il segnale modulato e bisognerebbe inserire un filtro trappola nell'impianto sulla frequenza prescelta, questo ovviamente va fatto prima di miscelare il segnale del modulatore nell'impianto. La presenza di un semplice filtro previene anche la possibilità che il segnale del modulatore venga irradiato in altre "zone" dell'impianto, cosa che non trascurerei affatto. Ai tempi dell'analogico mi ricordo che, in un condominio di una città del nord, un ignaro teledipendente riprendeva le proprie "scene amorose" con videocamera che poi rivedeva col videoregistratore che, a sua volta, aveva internamente un modulatore ... ed i condomini potevano vedere le sue performance. La storiella diventò di pubblico dominio e finì sui quotidiani. Anche se qui si tratta di modulare non il segnale di una telecamera personale io un bel filtro sull'impianto lo metterei comunque per molteplici motivi: non irradiare in antenna, non irradiare in altre zone dell'impianto, bloccare i segnali presenti in antenna che possono degradare il segnale del modulatore. Non è una cosa semplicissima da fare, anche adeguare il livello di uscita del modulatore all'impianto non è semplicissimo.