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Cardani (Agcom): «Ci sono emittenti locali che occupano solo frequenze»

ERCOLINO

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Nell'attuale ripartizione dello spettro frequenziale ci sono «tv locali che si limitano a trasmettere un 'periscopio's, che - avendo una risorsa preziosa - non la sanno nè la vogliono utilizzare, ma la occupano sperando di poterla utilizzare o di poterla rivendere» in seguito.

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"Ci sono emittenti locali che occupano solo frequenze»"

Ma va? Ma non mi dire :icon_rolleyes:
 
Beh certo se uno a capo di un organizzazione che si occupa del controllo delle frequenze e mi dice periscopio magari guarda la tv da un sottomarino... lasciamo perdere, l'ennesima scoperta dell'acqua calda.
 
Non è che ha fatto la scoperta. E che forse è il primo che ha avuto il coraggio di dirlo pubblicamente. E sicuramente sarà attaccato dalle TV locali perché "loro investono, danno lavoro, danno INFORMAZIONE". :laughing7:
 
Ci sono TV locali che lo fanno. E normalmente sono TV locali medio-piccole.
Quelle che non parleranno, sono le prime ad avere frequenze assolutamente sprecate con contenuti uguali su mille canali e che operano su più regioni, dai vari Ostitel, Canale Italia, Studio1...
Io mi levo il cappello davanti ad un'emittente locale della mia provincia, che riesce a garantire una corposa informazione locale quotidiana, con approfondimenti sul territorio e a seguire gli eventi del territorio, con una copertura più che capillare, per la sua area di interesse.
 
Ci sono emittenti locali che fanno UN SOLO TG al giorno con uno speaker che legge a pappagallo dal quotidiano dello stesso gruppo editoriale... il resto del palinsesto è fatto da film piratati... se questo è fare informazione......
 
Ma davvero ha detto "periscopio"? In che mani siamo ragazzi :5eek:
 
Fatma Ruffini nel suo libro dice che "la mattina all'epoca c'era il CINESCOPIO" :eusa_wall: e se lo dice lei...
 
Nulla di nuovo, se ne parla da anni, c'è anche chi occupa una posizione Lcn o una frequenza ma non trasmette nulla e continua ad avere l'apparato malfunzionante.
 
Invece di dirlo levare concessione e LCN?

E con quali motivazioni?!? :)
Se un'emittente è in regola ma ha un palinsesto modesto (magari senza neanche televendite... per scelta o perché poco appetibile), non ci sono gli estremi. È stato semplicemente sbagliato in origine assegnare (senza distinzione) un mux per ogni frequenza analogica detenuta (con alcune frequenze ridondanti magari passate a seconda rete... che dava diritto ad un secondo mux)... senza che ci fossero i presupposti ed imponendo la creazione di canali "tematici" senza senso (e senza palinsesto).
Comunque, più che a queste realtà, più di un riferimento va anche a tutte quelle emittenti locali (a diffusione interregionale) de facto nazionali... dove le televendite non mancano di certo...
 
E con quali motivazioni?!? :)

discontinuita di servizio, interferenze a terzi, ERP e sistemi radianti non conformi, qualita al di sotto di qualsiasi decenza, contenuti piratati, debiti enormi, lcn, canali fantasma o doppioni, inciuci vari, bastano e avanzano come motivazioni per un ritiro immediato della concessione, ma in questo settore come noto, regna sovrano il malaffare!
 
Ultima modifica:
discontinuita di servizio, interferenze a terzi, ERP e sistemi radianti non conformi, qualita al di sotto di qualsiasi decenza, contenuti piratati, debiti enormi, lcn, canali fantasma o doppioni, inciuci vari, bastano e avanzano come motivazioni per un ritiro immediato della concessione, ma in questo settore come noto, regna sovrano il malaffare!

Non mi riferivo di certo a questo tipo di emittenti (in alcuni casi si va oltre il ritiro della concessione).
Mi riferivo invece a tutte quelle emittenti che sono in regola (per ERP, sistemi radianti, contributi/stipendi ai dipendenti, risoluzione decente)... ma che hanno un palinsesto povero (oltre al TG, poco o nulla) e che non hanno di certo la forza ed i contenuti per riempire ulteriori canali (che a volte non bastano nemmeno per uno). Da qui le risorse sprecate (mux semivuoto o mal sfruttato, LCN con canali duplicati oppure a nero) che a volte si aspetta solo di rivendere per fare cassa (e potenziare l'unico canale rimanente)... e che spesso (sotto la nuova proprietà che subentra) finiscono per proporre la solita minestra riscaldata a base di televendite condite dal nulla...
 
Ultima modifica:
se non la ritirano nemmeno a quel tipo di "emittenti" cui alludevo, figuriamoci alle altre....

Bisogna sempre vedere quali intrecci politici ed editoriali ci possono essere dietro determinate "emittenti"... della serie "si dice il peccato ma non il peccatore" (che è un po' quello che ha fatto AGCOM e Cardani)...
 
E con quali motivazioni?!? :)
Se un'emittente è in regola ma ha un palinsesto modesto (magari senza neanche televendite... per scelta o perché poco appetibile), non ci sono gli estremi. È stato semplicemente sbagliato in origine assegnare (senza distinzione) un mux per ogni frequenza analogica detenuta (con alcune frequenze ridondanti magari passate a seconda rete... che dava diritto ad un secondo mux)... senza che ci fossero i presupposti ed imponendo la creazione di canali "tematici" senza senso (e senza palinsesto).
Comunque, più che a queste realtà, più di un riferimento va anche a tutte quelle emittenti locali (a diffusione interregionale) de facto nazionali... dove le televendite non mancano di certo...
Allora teniamoci pure 430 emittenti di cui 380 inutili. Se vogliono motivazioni ce ne sono a bizzeffe a partire dagli schermi neri 24h24
 
Allora teniamoci pure 430 emittenti di cui 380 inutili. Se vogliono motivazioni ce ne sono a bizzeffe a partire dagli schermi neri 24h24

C'è differenza tra il rispetto delle regole e il non rispetto.
Se un'emittente è in regola ma il suo palinsesto (che forse è anche privo di televendite) non aggrada, esiste il telecomando. Magari a qualcuno interessa... e se esistono emittenti che fanno solo televendite (e non sono quelle a cui mi riferisco), vuol dire che qualcuno che vede e che compra c'è (altrimenti avrebbero già chiuso... visto che sarebbe stata un'attività non redditizia ed in perdita, per il solo costo di esercizio e di banda).
Normalmente quelle che chiudono (perché soccombono sotto la forza di quelle più grandi) sono le piccole e medie tv provinciali... quelle che a volte fanno servizio pubblico molto più di un TGR Rai qualunque (che si sofferma solo sul capoluogo e poco più), vicine al territorio e che danno voce al popolo (la tv non è solo film pirata e televendite... si può offrire un buon prodotto anche solo con notiziari, speciali, sport e campionati minori/dilettantistici, valorizzazione del territorio), ma a volte non ce la fanno ad andare avanti se non si danno certezze e regole chiare.
Assegnare mux (senza distinzione) per ogni frequenza analogica detenuta (o meglio, per ogni canale analogico) ha posto le basi per impoverire le realtà virtuose (perché sono stati imposti almeno 3 canali/palinsesti... quando prima era uno soltanto) e per far moltiplicare quelle che vengono definite emittenti inutili (stesse televendite in simulcast su più canali, canali duplicati o sharati su più LCN e quant'altro).
Mal sfruttamento delle frequenze e schermi neri sono diretta conseguenza di questi criteri... e non possono essere una motivazione (lo hanno voluto e concesso loro stessi, come organi preposti dello Stato). Senza canali "tematici" non ci sarebbero stati schermi neri e disordine nella LCN (magari quei pochi canali tematici locali che sarebbero nati avrebbero davvero avuto un senso... e qualche esempio c'è) e le frequenze probabilmente sarebbero state sfruttate con più efficienza (qualche simulcast in vero HD in più... come già fanno alcune, ospitalità per altre emittenti che per vari motivi avrebbero avuto difficoltà a raggiungere quella determinata zona, migliore qualità A/V data da un bitrate più dignitoso vista la maggiore disponibilità di banda)...
 
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E con quali motivazioni?!? :)
Se un'emittente è in regola ma ha un palinsesto modesto (magari senza neanche televendite... per scelta o perché poco appetibile), non ci sono gli estremi. È stato semplicemente sbagliato in origine assegnare (senza distinzione) un mux per ogni frequenza analogica detenuta (con alcune frequenze ridondanti magari passate a seconda rete... che dava diritto ad un secondo mux)... senza che ci fossero i presupposti ed imponendo la creazione di canali "tematici" senza senso (e senza palinsesto).
Comunque, più che a queste realtà, più di un riferimento va anche a tutte quelle emittenti locali (a diffusione interregionale) de facto nazionali... dove le televendite non mancano di certo...
Quoto in pieno questo discorso.
 
mi permetto di aggiungere una ovvia considerazione: a chi giova non avere canali validi quindi concorrenziali nell'etere ma soltanto tv spazzatura? possibile che non ve lo siete mai chiesto?
 
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