Se ne è già parlato in precedenza, ora arrivano le prime conferme: il futuro della radio digitale sembra giungere dal satellite... e sarà a pagamento. Vi posto alcune notizie ed indiscrezioni che ho trovato qua e là in rete...
E' arrivato il via libera del ministero delle Comunicazioni a Class Editori per avviare l'attività di radio satellitare. Ad ottenere l'autorizzazione è stata WorldSpace Italia Spa, controllata da WorldSpace Inc di Silver Spring (Maryland), quotata al Nasdaq, e di cui Class detiene il 35% attraverso la controllata New Satellite Radio. "L'Italia -ha commentato Luca Panerai, a.d. di WorldSpace Italia- e' cosi' il primo paese europeo ad entrare in questo innovativo settore della radio". Fonte: Yahoo! Finanza
Il 2007 sarà l'anno del lancio commerciale in Europa della radio via satellite in mobilità. Nella rete italiana, salvo qualche scarnissimo comunicato stampa di Class Editori e qualche blog appassionato di radio, si trovano poche informazioni. A cercare in giro si scopre però che dal 2007 arriverà in Italia un bouquet di 50 canali radiofonici senza pubbblicità per abbonamento, dal satellite, da ascoltare ovunque: auto, casa, ecc. Prezzi da 5 a 12 euro al mese. L'iniziativa viene da WorldSpace Italia, società di WorldSpace e Classi Editori, con autorizzazione concessa dal Ministero delle Comunicazioni nel maggio scorso. Si tratta dello sbarco in Europa della radio via satellite che largo successo sta riscuotendo negli USA con i network Sirius e XM Radio che trasmettono anche contenuti disponibili in rete come podcast. Su un blog bene informato si vocifera che WorldSpace, per lanciare al meglio il nuovo network, starebbe tentando di strappare alla RAI Fiorello. Sarebbe un bel colpo, indubbiamente. Fonte: Pandemia
La cosa sembra già in una fase avanzata, dato che sarebbero in corso i bandi per gli operatori di rete che forniranno una rete "di supporto" da terra. Semplificando, pare che la tecnologia di trasmissione possa essere un ibrido tra DAB-T e DAB-S: si utilizzerà la rete satellitare per le grandi aree ed in più una rete di ripetitori terrestri presumo per coprire le città o dove per vincoli particolari il segnale non può arrivare (tipo gallerie, ...)
Resta da capire se per ricevere il nuovo segnale si utilizzeranno gli apparecchi DAB che sono tutt'ora in commercio o se ne serviranno di nuovi dedicati e, soprattutto, se (come pare) si utilizzerà il DAB MPEG-2 come codifica (non sembra essere annoverata la tecnologia DAB+ MPEG 4 AAC).
E' arrivato il via libera del ministero delle Comunicazioni a Class Editori per avviare l'attività di radio satellitare. Ad ottenere l'autorizzazione è stata WorldSpace Italia Spa, controllata da WorldSpace Inc di Silver Spring (Maryland), quotata al Nasdaq, e di cui Class detiene il 35% attraverso la controllata New Satellite Radio. "L'Italia -ha commentato Luca Panerai, a.d. di WorldSpace Italia- e' cosi' il primo paese europeo ad entrare in questo innovativo settore della radio". Fonte: Yahoo! Finanza
Il 2007 sarà l'anno del lancio commerciale in Europa della radio via satellite in mobilità. Nella rete italiana, salvo qualche scarnissimo comunicato stampa di Class Editori e qualche blog appassionato di radio, si trovano poche informazioni. A cercare in giro si scopre però che dal 2007 arriverà in Italia un bouquet di 50 canali radiofonici senza pubbblicità per abbonamento, dal satellite, da ascoltare ovunque: auto, casa, ecc. Prezzi da 5 a 12 euro al mese. L'iniziativa viene da WorldSpace Italia, società di WorldSpace e Classi Editori, con autorizzazione concessa dal Ministero delle Comunicazioni nel maggio scorso. Si tratta dello sbarco in Europa della radio via satellite che largo successo sta riscuotendo negli USA con i network Sirius e XM Radio che trasmettono anche contenuti disponibili in rete come podcast. Su un blog bene informato si vocifera che WorldSpace, per lanciare al meglio il nuovo network, starebbe tentando di strappare alla RAI Fiorello. Sarebbe un bel colpo, indubbiamente. Fonte: Pandemia
La cosa sembra già in una fase avanzata, dato che sarebbero in corso i bandi per gli operatori di rete che forniranno una rete "di supporto" da terra. Semplificando, pare che la tecnologia di trasmissione possa essere un ibrido tra DAB-T e DAB-S: si utilizzerà la rete satellitare per le grandi aree ed in più una rete di ripetitori terrestri presumo per coprire le città o dove per vincoli particolari il segnale non può arrivare (tipo gallerie, ...)
Resta da capire se per ricevere il nuovo segnale si utilizzeranno gli apparecchi DAB che sono tutt'ora in commercio o se ne serviranno di nuovi dedicati e, soprattutto, se (come pare) si utilizzerà il DAB MPEG-2 come codifica (non sembra essere annoverata la tecnologia DAB+ MPEG 4 AAC).