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L'evoluzione del mercato televisivo, dei diritti e le offerte OTT: cosa ne pensi?

Usi i servizi OTT?

  • No

    Voti: 8 14,3%
  • Attualmente non mi interessano

    Voti: 4 7,1%
  • Ne faccio un uso saltuario

    Voti: 6 10,7%
  • Ormai li ho integrati con la visione di contenuti via DTT e satellite

    Voti: 23 41,1%
  • Li uso di più rispetto a DTT e satellite perchè più comodi

    Voti: 17 30,4%
  • Li uso, ma uso solo servizi free

    Voti: 2 3,6%
  • Pago per integrare le offerte lineari

    Voti: 10 17,9%
  • Pago offerte miste di contenuti

    Voti: 8 14,3%
  • Pago offerte per contenuti specifici

    Voti: 13 23,2%
  • Pago ma solo per sfruttare al massimo pochi servizi

    Voti: 1 1,8%
  • Pago diversi servizi anche se non li sfrutto appieno

    Voti: 5 8,9%
  • Mi abbono solo se trovo offerte

    Voti: 6 10,7%
  • Pago solo per ciò che voglio

    Voti: 10 17,9%
  • Pago per ciò che voglio ma guardo ad ulteriori offerte

    Voti: 4 7,1%
  • Cerco comunque di avere tutto il possibile, indipendentemente

    Voti: 3 5,4%
  • Pago mensilmente e/o al bisogno

    Voti: 12 21,4%
  • Pago annualmente perchè in proporzione si risparmia

    Voti: 5 8,9%

  • Votanti
    56
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ho votato per:

- Pago mensilmente e/o al bisogno

leggasi solo ed esclusivamente DAZN , solo per il calcio...tutto il resto non esiste per me ;)

ma non essendo quasi mai a casa non lo uso quasi mai....sono forse più gli on-demand che sfrutto rispetto al live
 
Io uso solo Dazn come servizio ott solo per la Serie A per il resto l'abbonamento a Sky mi soddisfa abbastanza da non aver bisogno di ricorrere ad altri servizi ott. Dimenticavo di aver Tim Vision incluso con l'offerta telefonica ma avrò aperto l'app non più di 3 volte in 2 anni...
 
Non guardo quasi per nulla lo sport, e di certo non lo guarderei mai a casa da solo ma se proprio allora in compagnia ed in qualche locale.
Per almeno il 95% guardo solo film e serie tv in streaming, per lo più Netflix e qualche cosa su Amazon Video ed Infinity. Infinity solo perchè praticamente gratis con le varie offerte, altimenti lo avrei anche eliminato. Ho anche Tim Vision che non uso praticamente mai ma solo perchè è compreso con la linea.
Qualche contenuto specifico l'ho noleggiato o acquistato su altri servizi come chili, e qualche singolo ticket in offerta su nowtv l'ho fatto per ecuperare qualcosa che mi interessava.
Contenuti su canali DDT solo qualche vecchio programma che ritrasmettono per nostalgia, e per lo più nei tempi morti in cui faccio altro lasciando la tv accesa.

Quindi boh, non un vero collezionista perchè alcuni servizi in questo momento li ho solo fino a che ci sono. Per lo più pago per offerte miste ed integro con contenuti specifici in offerta
 
I servizi OTT li ho integrati alla visione dei canali lineari via satellite ed è questa l'opzione che ho votato. Domando scusa a Massimomarcello se mi permetto di fare una piccola riflessione personale, ma la discussione è interessante e vorrei fare alcune considerazioni.

I meriti riconosciuti ai servizi OTT sono molti, c'è chi li ama per l'estrema flessibilità di fruirli praticamente su qualsiasi dispositivo, chi per la sensazione di libertà che danno rispetto ai rigidi palinsesti lineari, chi invece per il prezzo mediamente molto contenuto, chi invece li usa per semplice necessità, cioè perché gli sport o le serie TV che segue sono in esclusiva su un determinato servizio e quindi non ci sono altre alternativa per seguirli.

Qualunque sia il nostro approccio, secondo me il vero merito e punto di forza degli OTT è solo uno: il prezzo e la possibilità di attivarli e disattivarli quando si vuole. Gli altri punti di forza sono in tutto o in parte stati eguagliati dalla televisione tradizionale, perché ormai tutte le emittenti, sia in chiaro che a pagamento, offrono degli interessanti cataloghi on-demand, la visione multischermo e funzionalità d'interazione avanzate che consentono a chiunque di vedere quello che vuole quando vuole, come vuole e ogni volta che vuole.

Quindi, a favore degli OTT rimangono solo il prezzo e l'abbonamento flessibile. Se la flessibilità di disdire quando si vuole è ancora ineguagliata dalle pay TV tradizionali, il prezzo è invece un'arma a doppio taglio o rischia di esserlo. Mi spiego: se si guarda poca televisione e si hanno pochi interessi, allora pagare 10 euro al mese per vedere un po' di sport o di film è un affare, ma se si è telespettatori assidui o si hanno interessi trasversali, un solo servizio spesso e volentieri non basta. Si è così costretti ad abbonarsi a più servizi, con la conseguenza che da 10 euro al mese si finisce per spenderne anche 30 o 40 di euro, per cui in quei casi il risparmio, rispetto alle pay TV "tutto compreso" tipo Sky, scompare del tutto. Vero che si può disdire mese per mese e alternare i servizi, ma ripeto: se si è spettatori "onnivori", è quasi fisiologico rimanere sempre abbonati mese dopo mese per non perdersi nulla. Insomma, risparmio e flessibilità sì, ma dipende sempre da caso a caso e non è tutto oro quello che luccica in quanto con gli OTT non ci vuole niente a far lievitare la spesa mensile come e forse più di quanto si pagherebbe con Sky. Il tutto, senza contare che la stessa Sky ha molti contenuti in esclusiva e quindi in caso i vari DAZN, Netflix e compagnia andrebbero associati a Now TV, i cui costi non sono certo indifferenti.

L'altro aspetto su cui ci si deve focalizzare è quello tecnico. Troppo spesso sento dire e leggo frasi del tipo "Internet è il futuro della TV", frasi secondo me molto superficiali e poco realistiche. La diffusione dei contenuti via Internet è tecnicamente poco efficiente rispetto al satellite o al digitale terrestre, perché via IP ad ogni spettatore collegato deve essere inviato un flusso dati dedicato (unicast), quindi a un milione di individui collegati vanno inviati un milione di flussi, mentre con il satellite o il DTT un solo flusso dati può essere inviato anche a svariati milioni di spettatori (multicast), per cui si raggiunge il massimo dell'efficienza distributiva. Da questa banale considerazione si capisce che lo streaming è perfetto per la personalizzazione dell'offerta, ovvero per la trasmissione on-demand, ma è inadeguato per la copertura di grandi eventi mediatici in diretta. La trasmissione satellitare e terrestre è invece l'esatto contrario, ovvero incapace di soddisfare le richieste del singolo cliente ma perfetta per raggiungere in maniera efficiente e con una qualità uniforme milioni di persone tutte collegate nello stesso momento.

Per questa ragione io insisto da tempo nel dire che la TV del futuro non potrà che essere ibrida, ovvero un modello verso cui stanno andando tutte le emittenti televisive che affianca alla trasmissione satellitare o terrestre lo streaming via Rete, perché ognuna delle tecnologie compensa le mancanze dell'altra offrendo una fruizione completa.

Chi insiste nel volersi isolare nella propria nicchia, vedi DAZN ad esempio, ne sta pagando le conseguenze con continui disservizi. La stessa Amazon, che pure è in possesso di una delle infrastrutture di rete più potenti e moderne al mondo, ha avuto problemi tempo fa quando trasmise i Gran Bretagna alcuni eventi sportivi in diretta. Questo perché, come dicevo prima, è lo stesso streaming ad essere per natura inefficiente in questi casi. Se ne riparlerà se e quando arriverà sul mercato uno streaming multicast in grado di replicare il broadcasting tradizionale, ma fino ad allora, l'ibrido sarà l'unico futuro possibile, con buona pace degli integralisti dell'OTT come DAZN e di chi li crede l'unico futuro possibile per l'intrattenimento televisivo.
 
Si, sono sostanzialmente d'accordo su tutto; la discussione poi è interessante e destinata ad evolversi.

Credo che ognuno con i propri tempi avrà modo di fare la propria esperienza, intanto per cominciare quando ne avrà la possibilità (una connessione che lo permetta, e le connessioni stesse sono in continuo sviluppo) e dopo capendo come e quanto avrà possibilità di sfruttare questo oceano di offerte con le quali ognuno si può creare un palinsesto sempre più personalizzato ma, come giustamente detto, anche piu costoso quanto più è personalizzato.
 
I servizi OTT li ho integrati alla visione dei canali lineari via satellite ed è questa l'opzione che ho votato. Domando scusa a Massimomarcello se mi permetto di fare una piccola riflessione personale, ma la discussione è interessante e vorrei fare alcune considerazioni.

I meriti riconosciuti ai servizi OTT sono molti, c'è chi li ama per l'estrema flessibilità di fruirli praticamente su qualsiasi dispositivo, chi per la sensazione di libertà che danno rispetto ai rigidi palinsesti lineari, chi invece per il prezzo mediamente molto contenuto, chi invece li usa per semplice necessità, cioè perché gli sport o le serie TV che segue sono in esclusiva su un determinato servizio e quindi non ci sono altre alternativa per seguirli.

Qualunque sia il nostro approccio, secondo me il vero merito e punto di forza degli OTT è solo uno: il prezzo e la possibilità di attivarli e disattivarli quando si vuole. Gli altri punti di forza sono in tutto o in parte stati eguagliati dalla televisione tradizionale, perché ormai tutte le emittenti, sia in chiaro che a pagamento, offrono degli interessanti cataloghi on-demand, la visione multischermo e funzionalità d'interazione avanzate che consentono a chiunque di vedere quello che vuole quando vuole, come vuole e ogni volta che vuole.

Quindi, a favore degli OTT rimangono solo il prezzo e l'abbonamento flessibile. Se la flessibilità di disdire quando si vuole è ancora ineguagliata dalle pay TV tradizionali, il prezzo è invece un'arma a doppio taglio o rischia di esserlo. Mi spiego: se si guarda poca televisione e si hanno pochi interessi, allora pagare 10 euro al mese per vedere un po' di sport o di film è un affare, ma se si è telespettatori assidui o si hanno interessi trasversali, un solo servizio spesso e volentieri non basta. Si è così costretti ad abbonarsi a più servizi, con la conseguenza che da 10 euro al mese si finisce per spenderne anche 30 o 40 di euro, per cui in quei casi il risparmio, rispetto alle pay TV "tutto compreso" tipo Sky, scompare del tutto. Vero che si può disdire mese per mese e alternare i servizi, ma ripeto: se si è spettatori "onnivori", è quasi fisiologico rimanere sempre abbonati mese dopo mese per non perdersi nulla. Insomma, risparmio e flessibilità sì, ma dipende sempre da caso a caso e non è tutto oro quello che luccica in quanto con gli OTT non ci vuole niente a far lievitare la spesa mensile come e forse più di quanto si pagherebbe con Sky. Il tutto, senza contare che la stessa Sky ha molti contenuti in esclusiva e quindi in caso i vari DAZN, Netflix e compagnia andrebbero associati a Now TV, i cui costi non sono certo indifferenti.

L'altro aspetto su cui ci si deve focalizzare è quello tecnico. Troppo spesso sento dire e leggo frasi del tipo "Internet è il futuro della TV", frasi secondo me molto superficiali e poco realistiche. La diffusione dei contenuti via Internet è tecnicamente poco efficiente rispetto al satellite o al digitale terrestre, perché via IP ad ogni spettatore collegato deve essere inviato un flusso dati dedicato (unicast), quindi a un milione di individui collegati vanno inviati un milione di flussi, mentre con il satellite o il DTT un solo flusso dati può essere inviato anche a svariati milioni di spettatori (multicast), per cui si raggiunge il massimo dell'efficienza distributiva. Da questa banale considerazione si capisce che lo streaming è perfetto per la personalizzazione dell'offerta, ovvero per la trasmissione on-demand, ma è inadeguato per la copertura di grandi eventi mediatici in diretta. La trasmissione satellitare e terrestre è invece l'esatto contrario, ovvero incapace di soddisfare le richieste del singolo cliente ma perfetta per raggiungere in maniera efficiente e con una qualità uniforme milioni di persone tutte collegate nello stesso momento.

Per questa ragione io insisto da tempo nel dire che la TV del futuro non potrà che essere ibrida, ovvero un modello verso cui stanno andando tutte le emittenti televisive che affianca alla trasmissione satellitare o terrestre lo streaming via Rete, perché ognuna delle tecnologie compensa le mancanze dell'altra offrendo una fruizione completa.

Chi insiste nel volersi isolare nella propria nicchia, vedi DAZN ad esempio, ne sta pagando le conseguenze con continui disservizi. La stessa Amazon, che pure è in possesso di una delle infrastrutture di rete più potenti e moderne al mondo, ha avuto problemi tempo fa quando trasmise i Gran Bretagna alcuni eventi sportivi in diretta. Questo perché, come dicevo prima, è lo stesso streaming ad essere per natura inefficiente in questi casi. Se ne riparlerà se e quando arriverà sul mercato uno streaming multicast in grado di replicare il broadcasting tradizionale, ma fino ad allora, l'ibrido sarà l'unico futuro possibile, con buona pace degli integralisti dell'OTT come DAZN e di chi li crede l'unico futuro possibile per l'intrattenimento televisivo.
Personalmente credo che lo striming non ho mai avuto problemi ci sono sate due tre volte che le app no andavano però c'è da dire che sono da pochi anni e anche la pey tv al inzio a avuto dei problemi che poi ha risolto credo che sia lo stesso qua c'è da preferire internet perché ha minori costi per le pey ma anche per noi utenti e anche forse la libertà del dispositivo che voi
 
Personalmente credo che lo striming non ho mai avuto problemi ci sono sate due tre volte che le app no andavano però c'è da dire che sono da pochi anni e anche la pey tv al inzio a avuto dei problemi che poi ha risolto credo che sia lo stesso qua c'è da preferire internet perché ha minori costi per le pey ma anche per noi utenti e anche forse la libertà del dispositivo che voi

In un altra discussione un utente mi ha detto che netflix è quello più debole attualmente rispetto agli altri servizi i OTT...cosa ne pensate voi , è vero ? Questo significa che in futuro se netflix dovesse fallire verrebbe incorporata dagli altri servizi ? E secondo voi ad oggi chi è il servizio ( compreso Sky ) più a rischio ?
 
Io credo che Netflix sia nata esattamente con l'obiettivo di essere comprata da qualcuno di più grosso.
 
Penso che l'esplosione del numero di servizi OTT abbia fatto la gioia di chi ha gusti mirati, cioè di chi magari non ha molto tempo da dedicare alla TV e guarda solo quelle poche cose che gli interessano quando ha tempo. Per costoro c'è un risparmio economico non indifferente.

Per chi, invece, è appassionato e vuole spaziare su più generi, la frammentazione dell'offerta ha comportato solo due cose: maggiori costi e tante complicazioni in più perché si è costretti a sottoscrivere e gestire più abbonamenti.
 
Oltretutto pure quei "gusti mirati" non è detto che coincidano con un solo servizio. La cosa va ancora peggio se anziché avere UN gusto mirato, uno ne avesse 2 o 3. Uno a cui piacciono le serie HBO, i cartoni Disney e le serie A. Non è che sia una persona particolarmente eterogenea (un gusto per settore), eppure sono 3 servizi differenti.
Per come la vedo io, il vantaggio c'è se non si è interessati allo sport (e quindi il servizio in questione non deve spalmarne i costi di tutto il listino) e se non si ha un certo gusto pregresso. Allora se ne sceglie uno e si risparmia parecchio
 
I servizi OTT li ho integrati alla visione dei canali lineari via satellite ed è questa l'opzione che ho votato. Domando scusa a Massimomarcello se mi permetto di fare una piccola riflessione personale, ma la discussione è interessante e vorrei fare alcune considerazioni.

I meriti riconosciuti ai servizi OTT sono molti, c'è chi li ama per l'estrema flessibilità di fruirli praticamente su qualsiasi dispositivo, chi per la sensazione di libertà che danno rispetto ai rigidi palinsesti lineari, chi invece per il prezzo mediamente molto contenuto, chi invece li usa per semplice necessità, cioè perché gli sport o le serie TV che segue sono in esclusiva su un determinato servizio e quindi non ci sono altre alternativa per seguirli.

Qualunque sia il nostro approccio, secondo me il vero merito e punto di forza degli OTT è solo uno: il prezzo e la possibilità di attivarli e disattivarli quando si vuole. Gli altri punti di forza sono in tutto o in parte stati eguagliati dalla televisione tradizionale, perché ormai tutte le emittenti, sia in chiaro che a pagamento, offrono degli interessanti cataloghi on-demand, la visione multischermo e funzionalità d'interazione avanzate che consentono a chiunque di vedere quello che vuole quando vuole, come vuole e ogni volta che vuole.

Quindi, a favore degli OTT rimangono solo il prezzo e l'abbonamento flessibile. Se la flessibilità di disdire quando si vuole è ancora ineguagliata dalle pay TV tradizionali, il prezzo è invece un'arma a doppio taglio o rischia di esserlo. Mi spiego: se si guarda poca televisione e si hanno pochi interessi, allora pagare 10 euro al mese per vedere un po' di sport o di film è un affare, ma se si è telespettatori assidui o si hanno interessi trasversali, un solo servizio spesso e volentieri non basta. Si è così costretti ad abbonarsi a più servizi, con la conseguenza che da 10 euro al mese si finisce per spenderne anche 30 o 40 di euro, per cui in quei casi il risparmio, rispetto alle pay TV "tutto compreso" tipo Sky, scompare del tutto. Vero che si può disdire mese per mese e alternare i servizi, ma ripeto: se si è spettatori "onnivori", è quasi fisiologico rimanere sempre abbonati mese dopo mese per non perdersi nulla. Insomma, risparmio e flessibilità sì, ma dipende sempre da caso a caso e non è tutto oro quello che luccica in quanto con gli OTT non ci vuole niente a far lievitare la spesa mensile come e forse più di quanto si pagherebbe con Sky. Il tutto, senza contare che la stessa Sky ha molti contenuti in esclusiva e quindi in caso i vari DAZN, Netflix e compagnia andrebbero associati a Now TV, i cui costi non sono certo indifferenti.

L'altro aspetto su cui ci si deve focalizzare è quello tecnico. Troppo spesso sento dire e leggo frasi del tipo "Internet è il futuro della TV", frasi secondo me molto superficiali e poco realistiche. La diffusione dei contenuti via Internet è tecnicamente poco efficiente rispetto al satellite o al digitale terrestre, perché via IP ad ogni spettatore collegato deve essere inviato un flusso dati dedicato (unicast), quindi a un milione di individui collegati vanno inviati un milione di flussi, mentre con il satellite o il DTT un solo flusso dati può essere inviato anche a svariati milioni di spettatori (multicast), per cui si raggiunge il massimo dell'efficienza distributiva. Da questa banale considerazione si capisce che lo streaming è perfetto per la personalizzazione dell'offerta, ovvero per la trasmissione on-demand, ma è inadeguato per la copertura di grandi eventi mediatici in diretta. La trasmissione satellitare e terrestre è invece l'esatto contrario, ovvero incapace di soddisfare le richieste del singolo cliente ma perfetta per raggiungere in maniera efficiente e con una qualità uniforme milioni di persone tutte collegate nello stesso momento.

Per questa ragione io insisto da tempo nel dire che la TV del futuro non potrà che essere ibrida, ovvero un modello verso cui stanno andando tutte le emittenti televisive che affianca alla trasmissione satellitare o terrestre lo streaming via Rete, perché ognuna delle tecnologie compensa le mancanze dell'altra offrendo una fruizione completa.

Chi insiste nel volersi isolare nella propria nicchia, vedi DAZN ad esempio, ne sta pagando le conseguenze con continui disservizi. La stessa Amazon, che pure è in possesso di una delle infrastrutture di rete più potenti e moderne al mondo, ha avuto problemi tempo fa quando trasmise i Gran Bretagna alcuni eventi sportivi in diretta. Questo perché, come dicevo prima, è lo stesso streaming ad essere per natura inefficiente in questi casi. Se ne riparlerà se e quando arriverà sul mercato uno streaming multicast in grado di replicare il broadcasting tradizionale, ma fino ad allora, l'ibrido sarà l'unico futuro possibile, con buona pace degli integralisti dell'OTT come DAZN e di chi li crede l'unico futuro possibile per l'intrattenimento televisivo.

Be' le tv tradizionali si sono modernizzate sotto la spinta dei servizi OTT. Se non ci fossero stati secondo voi Rai, Mediaset e mettiamo pure Sky avrebbero aperto così celermente le loro piattaforme on-line o sarebbero rimaste per anni arroccate nella loro posizione di oligopolio?

È un po' la stessa storia della messa in onda della serie tv, qualche anno fa passavano secoli prima che una stagione arrivasse su sky o mediaset premium ora arriva velocissima e per quelle più famose anche ad un giorno di distanza con i sub. Perché? Sempre grazie all'avvento dell'OTT (e un po' anche dovuto al fatto che la gente, avendo a disposizione connessione sempre più performanti, faceva un salto al "lato oscuro della forza" e si recuperava quello che voleva guardare).

Le tv tradizionali sono state "costrette" ad modernizzarsi.

Per quanto riguarda il futuro non saprei, certo che io ormai non guardo più tv lineare da un bel pezzo e così molti dei miei amici (eventi sportivi a parte).
 
Ultima modifica:
Ho letto anche che in futuro i principali network produrranno meno serie tv...se fosse vero sarebbe una catastrofe
 
In un altra discussione un utente mi ha detto che netflix è quello più debole attualmente rispetto agli altri servizi i OTT...cosa ne pensate voi , è vero ? Questo significa che in futuro se netflix dovesse fallire verrebbe incorporata dagli altri servizi ? E secondo voi ad oggi chi è il servizio ( compreso Sky ) più a rischio ?
Netflix non sparirà se ma vara comprato da qualche casa più grossa ma non sparisce perché ha serie che fa gola ha tanti
 
Non date per certe ipotesi che sono state fatte qui sul forum. Nulla vieta ad esempio a Mediaset di rilanciare Infinity, quindi non diamo per scontate chiusure o crisi di aziende di cui non conosciamo praticamente nulla se non quello che leggiamo sui siti Web :)

Be' le tv tradizionali si sono modernizzate sotto la spinta dei servizi OTT. Se non ci fossero stati secondo voi Rai, Mediaset e mettiamo pure Sky avrebbero aperto così celermente le loro piattaforme on-line o sarebbero rimaste per anni arroccate nella loro posizione di oligopolio?

È un po' la stessa storia della messa in onda della serie tv, qualche anno fa passavano secoli prima che una stagione arrivasse su sky o mediaset premium ora arriva velocissima e per quelle più famose anche ad un giorno di distanza con i sub. Perché? Sempre grazie all'avvento dell'OTT (e un po' anche dovuto al fatto che la gente, avendo a disposizione connessione sempre più performanti, faceva un salto al "lato oscuro della forza" e si recuperava quello che voleva guardare).

Le tv tradizionali sono state "costrette" ad modernizzarsi.

Hai perfettamente ragione. Ottime considerazioni le tue.
 
Dai, su.... Infinity che senso avrà di esistere a gennaio? A dire il vero, che senso ha di esistere in vegetale visto che da quando è nata non si spende mediamente (a spanne) più di 2€ al mese?
 
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