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1 canzone italiana ogni 3 in radio per legge?

Beh, finché gli unici artisti che sanno proporre sono i vari Dear Jack e The Kolors di turno... e soltanto artisti usciti da talent di dubbia qualità (basti vedere che giudici abbiamo), è normale che non si dia impulso all'industria. Beh, troppo facile censurare e non dare a vedere ciò che è meglio per paura di svilire ciò che è peggio.
 
[...]brano di Mahmood si è fatto un piccolo salto in avanti. Musica fresca, con nuovi contenuti che non riconducano alla solita canzonetta d'amore, orecchiabile e con melodie sufficientemente originali (anche se mi pare evidente l'influenza di Survive di Don Diablo)[...]

Cavolo l'ho notato anch'io! Anche se per certi versi il risultato finale di Mahmood è più apprezzabile, meno "triste" del brano di don diablo.
Piccolo OT a parte, si tratta anche per me di una sciocchezza. Innanzitutto perchè voglio prendermi del tempo per indagare i palinsesti dei grandi network, penso che la percentuale di musica italiana si attesti sul 25-30% non lontano da quello che viene chiesto con questa proposta di legge. Inoltre come avete già detto una proposta del genere sarebbe la morte per radio tematiche come Virgin o m2o (a meno che non si concedano delle deroghe).

EDIT: grazie al sito smarttuner (forse lo conoscete è una sorta di shazam che rileva i brani trasmessi da una determinata radio) ho indagato il giorno venerdì 15 febbraio e da un calcolo molto sommario (non sono escluse rilevazioni sbagliate da parte del sito) è emerso che:
- Deejay: 25%
- RTL: 45%
- Radio 105: 22%
- RDS: 32%
 
Ultima modifica:
Come in Francia?
Il modello francese si basa sulla lingua della canzone (tanto che per aggirare l'ostacolo in molte canzoni straniere hanno inserito una strofa cantata in francese) e riguarda solo la fascia 6-23, quello proposto dalla Lega sulla nazionalità del cantante (e non solo, la proposta di legge parla di "produzione musicale italiana, opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia, distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione".). Entrambi secondo me sono delle cagate allucinanti, non per nulla in Francia i proprietari delle radio hanno denunciato un abbassamento notevole della qualità delle canzoni, perché se tanto le radio devono trasmetterle per forza a che serve impegnarsi per farle bene? Tanto belle o brutte che siano devono trasmetterle per forza...
 
Stamattina Linus su Deejay ne ha parlato e ha fatto anche un confronto con la Francia, sottolineando come le frequenze siano gestite dallo stato, qui invece tutte le emittenti si devono arrangiare da sole, sborsando cifre non indifferenti, nonchè pagare anche due tre milioni di euro all'anno in Siae perchè tutte le canzoni che passano non si passano gratuitamente, quindi in sostanza di differenze ce ne sono e parecchie
 
Scusa ma non ti seguo: percentuale minima di una cosa, vuole dire massima dell'altra.
Se imponi la percentuale minima del 33,33333% di musica italiana, in automatico imponi un massimo del 66,66666% di quella straniera.
Non è necessario che si ostacolino. Dare una percentuale garantita di musica italiana non vuol dire limitare a 2 canzoni su 3 quella straniera. Ci possono essere fasce orarie dedicate e fasce libere, programmi dedicati e programmi liberi. Nella TV italiana c'è l'obbligo di percentuale di produzioni UE eppure su Sky Atlantic vanno tantissime serie americane.

D'accordo al 100% sul discorso dell'investire dove si vuole ci sia crescita. I risultati in radio verranno da soli.
Quando andavo a scuola io l'ordine delle materie più snobbate come percezione di utilità erano
1) religione
2) musica
3) ginnastica
È chiaro che se la percezione è questa non è che ci si possa aspettare chissà che entusiasmo nei ragazzi per questa carriera
E ma invece in Italia è pieno di gente che sa suonare e anche che sa scrivere, autori e musicisti nei locali che suonano e cantano. Ci sono 5 grandi major discografiche in Italia più un'altra ventina indipendenti, tutte loro ricevono migliaia di demo ogni mese... ma non producono più nessuno perchè hanno paura di investire 30-40 mila euro per un album di un artista sconosciuto con canzoni inedite... preferiscono andare sul ragazzo del talent perchè la gente lo conosce già. Ormai il talent tv è diventato la promozione di un artista.
 
Non è necessario che si ostacolino. Dare una percentuale garantita di musica italiana non vuol dire limitare a 2 canzoni su 3 quella straniera. Ci possono essere fasce orarie dedicate e fasce libere, programmi dedicati e programmi liberi.
secondo questa proposta di legge, no. E' indicato chiaramente "distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione".
 
Negli anni 70/80 fra cantautori, gruppi e compagnia varia italiana era proprio questa la percentuale più corrente (1 a 3 o addirittura 50 e 50).
Direi che fino a Radio Italia non c'erano radio che facevano solo italiana, perchè per l'appunto non se ne sentiva l'esigenza...
C'erano invece radio che facevano solo straniera, ma erano proprio le più commerciali, quindi diciamo che facevano un certo tipo di musica straniera, molto facile...
 
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