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Ma la costellazione? Uso effettivo?

frenc

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25 Ottobre 2014
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vi chiedevo, qual è l uso reale della costellazione di un misuratore di campo e dove e come può aiutarci.
visto che ci sono ben quattro pagine per discutere l uscita di un partitore se divide il segnale a metà,se perde 4 db e via discorrendo mi auguro altrettanto pagine
per questo argomento...pratico.
 
Devi specificare di che strumento si tratta, in quanto alcuni strumenti mostrano solamente il grafico "diagramma" di costellazione in funzione del valore del MER.
I strumenti che effettuano vere misure delle costellazioni non sono molti...
 
L'uso effettivo della costellazione è per verificare se sei in regime di compressione, distorsione e introduzione di rumore da parte della sezione amplificatrice del segnale.
 
Di solito su questi strumenti il grafico è puramente indicativo, nel senso che vedrai i simboli raggruppati a nuvoletta nella loro posizione solo se il Mer è decente e il rapporto di simboli ricevuti e quelli trasmessi sià abbastanza alta, mi riferisco al BER.
In definitiva questa misura non serve a niente... Su alcuni strumenti tipo il Rover è utile per riconoscere un ripple, saturazione amplificatore o un rumore impulsivo..
Sarebbe diverso un analisi della costellazione, quindi poter verificare i frame e i sottoframe e le portanti TPS, il suffisso CP e le portanti pilota... Ma questo tipo di analisi vengono effettuate da strumenti vettoriali a basso rumore di fase e che implementano misure in EVM e MER per portanti. Il valore EVM indica la percentuale di quanto sia spostato un simbolo dalla posizione di riferimento.
Tieni conto che le costellazioni non esistono realmente e in un certo senso neppure le portanti essendo operazionali in trasformata di furier. Si tratta comunque di una rappresentazione grafica che se visualizzata per settori e con la corretta posizione di riferimento può essere una misura più utile del Mer per portanti.

Per spiegarti la complessità della cosa mi devo addentrare in tecnicismi.... e devo spiegarti che la modulazione effettiva è composta da un flusso di bit, composti da 2 o pi bit per simbolo, di solito 16. La modulazione più usata è in fase e ampiezza. Quindi la complessità della misura stà proprio nel dover ricostruire la posizione e quindi la fase e l'ampiezza dei simboli... che non è la stessa cosa di demodularli.. dato che in demodulazione steoricamente si riuscirebbe a correggere errori di 90° e 180°, sono però gli errori piccoli di pochi gradi a rendere la misura difficoltosa.
 
Frenc, lascia stare il post sopra, il tuo strumento è in grado di darti tutte le indicazioni, e non sono "nuvolette" a caso. Se vuoi ti spiego come utilizzare e comprendere la costellazione.
 
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Si sta oltrepassando ogni limite in più thread !

PerDio, è un forum tecnico !
 
Emtec stai superando il limite.... Cosa ne sai di strumenti da antennista? Sai la differenza tra analisi di constellazione o diagramma di costellazione?
Hai mai visto una videata di una analisi delle costellazioni? e di un diagramma....
Poi che sciocchezze dici per controllare una saturazione basta guardare per due secondi lo spettro. Non di certo ti serve un diagramma del genere!
Non capisco se non hai competenze e neppure gli strumenti cosa vai avanti a dire sciocchezze... Difficilmente trovo qualcuno che mi fa perdere la pazienza come te...
Continua pure il tuo post e spiega a tuttu gli antennisti del forum come imparare ad usare il diagrammi di costellazioni!!!
 
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Frenc, lascia stare il post sopra, il tuo strumento è in grado di darti tutte le indicazioni, e non sono "nuvolette" a caso. Se vuoi ti spiego come utilizzare e comprendere la costellazione.
se riesci a darmi delle indicazioni volentieri,ma soprattutto...l utilità.
 
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UP
Mi associo a Emtec, non possiamo continuare a diffondere informazioni sbagliate, stiamo trasformando il Forum in un sito di Fakes.
 
Ciao Frenc,

ti cito l'utilità della costellazione, poi se è di tuo interesse possiamo approfondire.

Come ben saprai, il MER è il parametro più importante e affinchè sia buono la QAM deve essere al centro del suo quadrante e deve essere il più pulita possibile.
Misurando direttamente in antenna, non vi è nulla che può farlo degradare eccetto un'interferenza, ma andando ad inserire filtri e amplificatori, questi ultimi possono incidere sulla bontà del MER che a sua volta si ripercuote sul BER.

L'utilità di vedere la costellazione e saperla interpretare, aiuta ad individuare velocemente un problema in un impianto per un antennista.
Ipotizziamo che ti trovi in un impianto dove i canali presentano tutti uno scarso MER rendendo la visione instabile.
In prima battuta verifichi direttamente in antenna per vedere se la situazione non sia già cosi in ricezione, e che quindi non vi è nulla poi che lo possa aggiustare, ed immaginiamo che i canali siano tutti puliti e quindi è tutto il resto a valle che lo fa degradare.

Qui entra in aiuto la costellazione. Ciò che può far degradare il MER può essere il rumore, la distorsione d'ampiezza e la distorsione di fase.

Il rumore crea una "corona" intorno alla QAM rendendo incerto il riconoscimento del bit da parte del demodulatore, e se riscontri un incremento notevole rispetto al segnale in antenna, significa che c'è qualcosa di attivo nella catena (alimentatore, filtri attivi, ampificatore, etc) che sta introducendo troppo rumore.

La distorsione d'ampiezza, provoca uno spostamento della QAM in diagonale a 45° dal suo centro verso l'esterno o verso l'interno. Ciò può essere causato da una cattiva regolazione e/o malfunzionamento di qualche stadio amplificatore, che distorce il segnale in uscita. La QAM quindi non si trova più nel suo centro ideale, e siccome il MER è lo spostamento della QAM rispetto al suo centro ideale, il suo valore si abbassa facendo degradare anche il BER.

La distorsione di fase, provoca uno spostamento della QAM in senso orario o antiorario rispetto al centro di tutta la costellazione. Ciò può essere causato da stadi attivi, ma anche dai filtri passivi se mal tarati. Una di queste cause è il Return Loss (o ROS d'ingresso) dei filtri o degli ampificatori. E siccome anche in questo caso la QAM non si trova nel suo centro ideale ma spostata, Il MER degrada.

Un degrado per eccessiva amplificazione, si nota quando le QAM hanno un andamento diverso tra loro, ossia quelle più centrali al loro posto mentre quelle più esterne un pò spostate. E' buona cosa quindi regolare l'amplificazione osservando le QAM più esterne della costellazione per evitare distorsioni.

Per il momento mi fermo qui, se hai dei dubbi o quesiti chiedi pure, ci sono molti tecnici in gamba qui nel forum. ;)
 
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Però chiedo ad Emtec, che conosce bene la materia, se una volta appurato che il problema descritto nell'esempio precedente (e cioè che il problema è nell'impianto e non è riscontrabile sull'antenna = con la lettura differente del mer) abbia veramente un riscontro pratico nei casi affrontati tipicamente da un antennista, soprattutto quando " l'impianto " è solo una centralina (o l'alimentatore) che deve obbligatoriamente essere sostituita. Poi mi domando se questa possibilità è una prerogativa esclusiva di strumentazione d'elite, magari di un certo costo, o di tutta la strumentazione professionale. Sarò "stonato" ma ho idea che questo argomento sia più indicato per i casi molto complessi o che riguardano gli impianti professionali di distribuzione del segnale :)

Emtec ha scritto:
In prima battuta verifichi direttamente in antenna per vedere se la situazione non sia già cosi in ricezione, e che quindi non vi è nulla poi che lo possa aggiustare, ed immaginiamo che i canali siano tutti puliti e quindi è tutto il resto a valle che lo fa degradare.

Tieni presente che io sono diguino circa questo argomento.
 
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mi permetto di risponderti io, come giustamente letto qui le cause di un cattivo segnale possono derivare da due fattori: 1) scarso segnale in antenna, 2) difetti introdotti da cio che si trova a valle dell'antenna tipo appunto ampli, alimentatore, distribuzione o peggio, ambedue le cose; per appurarlo non serve nessuna strumentazione particolare, é sufficiente un ricevitore che indichi l'intensita e la qualita dei segnali e fare due semplici test uno direttamente in antenna, l'antro in presa e notare eventuali differenze; una volta appurata la bonta dei livelli in antenna, se un impianto é benfatto in presa si devono avere uguali livelli che in antenna.
 
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@Alevia,

non è prerogativa di strumentazioni d'elite, molti strumenti anche poco costosi danno la possibilità di vedere la costellazione. D'altronde se si vuole fare l'antennista occore avere anche un minimo di strumentazione decente.
Per es. un Sefram 7834 usato si trova con pochi soldi, tipo 500-700€ (quando lo acquistai nuovo era 5500€+IVA, già scontato), ed è un ottimo strumento per chi sà cosa vedere e come sfruttarlo appieno.
 
@Gherardo,

lo scopo era illustrare come utilizzare e interpretare la costellazione, cosa che con un decoder è impossibile. La tipologia di guasto o intervento che ho citato, serviva solo come introduzione al resto che seguiva.
Ovvio che poi le metodologie di ricerca guasto possono essere molteplici in base alla propria abilità.
 
si ho semplificato di molto; era per far capire che tutto cio che si trova a valle dell'antenna puo soltanto peggiorare il segnale o, nei casi di distribuzione impeccabile, lasciarlo immutato o quasi, ma niente puo migliorarlo.
 
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