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Discussioni su Radio Radicale

Basta pagare soldi a Radio Radicale. Che gli archivi li mandi al macero. Se valgono che li venda. Ma nulla nessuno ha il coraggio di tagliare questi fondi ed il debito ringrazia.
 
Partiamo dal fatto che di radio radicale e di tutta questa vicenda non mi frega nulla, ma sostenere che il debito cresca per queste cifre qui è una follia assoluta.
Alitalia, per dirne una, è una causa di debito decisamente più incidente
 
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oramai è quasi fatta, almeno per quest'anno è salva, in arrivo 3 milioni di soldi pubblici

Attenzione, Maurizio Turco ha detto che il finanziamento approvato stamattina non è sufficiente a salvare Radio Radicale ma serve soltanto alla digitalizzazione e la conservazione degli archivi dell'emittente stessa. Guardate l'articolo del Foglio corredato da un video di 4 minuti con le dichiarazioni dello stesso Turco sul futuro dell'emittente: https://www.ilfoglio.it/cronache/2019/06/13/video/radio-radicale-turco-non-gioisce-chiediamo-la-gara-260239/
 
Attenzione, Maurizio Turco ha detto che il finanziamento approvato stamattina non è sufficiente a salvare Radio Radicale ma serve soltanto alla digitalizzazione e la conservazione degli archivi dell'emittente stessa. /[/URL]

non sembra sia cosi, i fondi per la digitalizzazione erano stati approvati dall'emendamento a firma del M5S, mentre oggi con voto contrario del M5S hanno stanziato i soldi per i 6 mesi di copertura per l'anno 2019.
 
Partiamo dal fatto che di radio radicale e di tutta questa vicenda non mi frega nulla, ma sostenere che il debito cresca per queste cifre qui è una follia assoluta.
Alitalia, per dirne una, è una causa di debito decisamente più incidente
buttare denari non ha senso. somma tutte le sovvenzioni all'editoria e/o emittenti varie ed il totale non è trascurabile. va tagliata qualsiasi spesa che non ha alcun beneficio per il cittadino.
 
Sì, ok. Però bisogna anche avere il senso della misura. Non si può paragonare la spesa per Radio Radicale a quella per Alitalia, i baby pensionati, i falsi invalidi e porcate varie che in Italia tanti hanno successo.

Detto questo, la pluralità di informazione è un beneficio per il cittadino. E quindi investire una piccola parte di bilancio pubblico in questo capitolo di spesa non è detto che sia una male
 
Intermezzi musicali su Radio Radicale: facciamo chiarezza

Comunque non è sempre che Radio Radicale a notte fonda trasmette musica classica

Mi sto ancora sbagliando sulla programmazione notturna di Radio Radicale, infatti la musica classica (da Requiem) viene trasmessa solo tra un programma e un altro (non sempre) e solo per qualche istante quindi in alcune ore del giorno e della notte (almeno alle 9 e alle 20:30 quindi subito prima del notiziario). Quindi Radio Radicale non ha mai trasmesso musica classica per più di qualche minuto. Ecco spiegato il perché (dal sito della radio):

Radio Radicale si caratterizza per l’assenza totale di spazi musicali commerciali. Gli stacchi tra un programma e l’altro sono riempiti con musica da requiem, scelta che risale alla campagna radicale contro lo sterminio per fame nel mondo, quando il Partito radicale decise di abbrunare in segno di lutto il proprio simbolo. La radio iniziò allora a trasmettere brani di messe da requiem per ricordare le centinaia di persone quotidianamente sterminate dalla fame e dalla denutrizione. Le musiche trasmesse sono quindi brani delle messe da requiem di Mozart, Verdi e Fauré.
 
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Radio Radicale, Crimi: "I 3 mln concessi peseranno sul fondo pluralismo"

“I 3 milioni di euro concessi a Radio Radicale grazie all’emendamento del dl crescita che vanno ad aggiungersi ai 4 milioni previsti come Dipartimento editoria, peseranno sul riparto del fondo per il pluralismo. Lo dico per chiarezza e correttezza, perché quando usciranno a breve i dpcm con la ripartizione, quei 3 milioni dovranno venir fuori da qualche parte”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Vito Crimi, a margine dell’incontro con gli Stati generali, dedicato all’incontro con gli editori.

“Dai 110 milioni di euro complessivi stanziati, fatte salve quelle voci vincolate per legge per stampa estera, cooperative, giornalisti e così via, i 3 milioni peseranno sul riparto, previsto per tutte le testate di quotidiani e periodici che accedono al fondo. Non ce se ne deve stupire”.

http://www.affaritaliani.it/politica/radio-radicale-crimi-i-3-mln-concessi-peseranno-sul-fondo-pluralismo-611814.html

:eusa_think:
 
Radio Radicale, il sottosegretario Crimi (M5S): «Mai chiesto la chiusura»

«Non ho mai chiesto la chiusura di Radio radicale ma solo chiarezza». Lo ha detto il sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi, al Premio internazionale di giornalismo Ischia che assegna proprio alla storica testata il premio per l’impegno sociale. «Chiarezza per un servizio che viene affidato in prorogatio per legge da 25 anni e che non è possibile fare - ha aggiunto - ed il fatto che oggi siamo riusciti ad interrompere questo e ci mette in condizioni di fare le famose gare. Tutti dicono che avrebbero voluto fare le gare. Io dico perché non le avete fatte».

https://www.corriere.it/politica/19_giugno_29/radio-radicale-sottosegretario-crimi-m5s-mai-chiesto-chiusura-afda46a2-9a52-11e9-8fdd-d4f7eb4bd62c_amp.html
 
Curiosi promo ieri su Radio Radicale...

Ieri mattina alle 9 subito dopo Stampa e Regime ho beccato su Radio Radicale due promo relativi a programmi in onda sull'emittente in questione (in particolare Fai Notizia e Notiziario Antiproibizionista) e un altro nel pomeriggio (non ricordo di quale programma era)... mai sentiti prima...
 
In legge di stabilità sono pronti 8 milioni all'anno per tre anni a sostegno di radio radicale, ma è polemica
 
Radicale cade ancora in piedi: proroga accordo e gara per servizio nel 2020. Partecipera’ anche GR Parlamento RAI o continueremo a pagare la duplicazione?

Il finanziamento a Radio Radicale, insieme agli emolumenti dei parlamentari, è quanto di più stabile ci sia nella politica italiana: sopravvivono ad ogni governo e crisi.
La decisione di ri-finanziare Radio Radicale, al solito, avviene attraverso una proroga di 12 mesi ai tagli all’editoria previsti dalla L. 145/2018 (Legge di Bilancio) che avrebbero dovuto decorrere dal 2020 con step progressivi fino all’azzeramento.
Al contempo il provvedimento fiscale prevede uno stanziamento di 24 mln di euro per il triennio 2020-2022 per un ulteriore sostentamento alla radio dei Radicali.
Successivamente, in tarda primavera, si dovrebbe tenere una gara per l’assegnazione al miglior offerente del servizio, che, attualmente, lo ricordiamo, in parte è duplicato da GR Parlamento, la rete RAI destinata ai lavori parlamentari. Non è quindi chiaro se il provvedimento normativo che disporrà la gara prenderà in considerazione anche la posizione RAI, per esempio facendola concorrere all’attribuzione dell’appalto con notevole risparmio per l’erario.
In ogni caso, va da sé che il bando sarà “tarato”, quanto a requisiti, sul modello attuale dei Radicali, che quindi inevitabilmente avranno un’ampia corsia preferenziale


https://www.newslinet.com/radicale-cade-ancora-in-piedi-proroga-accordo-e-gara-per-servizio-nel-2020-partecipera-anche-gr-parlamento-rai-o-continueremo-a-pagare-la-duplicazione/
 
Scusatemi, ma una radio che ha bisogno di contributi per continuare il suo lavoro e poi apre una seconda rete sul Dab! Non è un controsenso?
 
Radicale cade ancora in piedi: proroga accordo e gara per servizio nel 2020. Partecipera’ anche GR Parlamento RAI o continueremo a pagare la duplicazione?

Il finanziamento a Radio Radicale, insieme agli emolumenti dei parlamentari, è quanto di più stabile ci sia nella politica italiana: sopravvivono ad ogni governo e crisi.
La decisione di ri-finanziare Radio Radicale, al solito, avviene attraverso una proroga di 12 mesi ai tagli all’editoria previsti dalla L. 145/2018 (Legge di Bilancio) che avrebbero dovuto decorrere dal 2020 con step progressivi fino all’azzeramento.
Al contempo il provvedimento fiscale prevede uno stanziamento di 24 mln di euro per il triennio 2020-2022 per un ulteriore sostentamento alla radio dei Radicali.
Successivamente, in tarda primavera, si dovrebbe tenere una gara per l’assegnazione al miglior offerente del servizio, che, attualmente, lo ricordiamo, in parte è duplicato da GR Parlamento, la rete RAI destinata ai lavori parlamentari. Non è quindi chiaro se il provvedimento normativo che disporrà la gara prenderà in considerazione anche la posizione RAI, per esempio facendola concorrere all’attribuzione dell’appalto con notevole risparmio per l’erario.
In ogni caso, va da sé che il bando sarà “tarato”, quanto a requisiti, sul modello attuale dei Radicali, che quindi inevitabilmente avranno un’ampia corsia preferenziale


https://www.newslinet.com/radicale-cade-ancora-in-piedi-proroga-accordo-e-gara-per-servizio-nel-2020-partecipera-anche-gr-parlamento-rai-o-continueremo-a-pagare-la-duplicazione/
Faziosetto, eh, il commento di newslinet? :laughing7:
Non li tocca il dubbio che questa convenzione va avanti perchè è una delle poche cose che funzionano?
(al contrario della citata GR Parlamento, che invece è un esempio di come non gestire una radio di questo formato...)
 
Il problema non è tanto radio radicale ma i giornalisti che bazzicano e guadagnano da anni per servizi che nessun privato pagherebbe. Una sorta di reddito si professione. Ora con la storia della gara li passeranno a mamma RAI e continueranno a prendere denari pubblici mentre noi pagheremo le imposte sullo zucchero. BASTA tutti a casa a zappare!!
 
Nessun privato pagherebbe neanche per ospedali, scuole, mense per i poveri eccetera. Eppure sono servizi importanti. Oltretutto il budget per radio radicale è un'assoluta inezia nel bilancio dello stato. Lo scandalo sono i soldi messi per Alitalia, per le Forestali, per i conclatamente falsi invalidi, per pagare gente a stare sul divano, in generale i soldi spesi per rimandare invece di prendere decisioni spesso dolorose, quelli per i baby pensionati, quelli buttati nel.... WC per il mancato rispetto di regole concordate a livello internazionale, tutti questi sì che spostano il bilancio dello stato.
Non quelli per Radio Radicale o l'editoria in generale.
Sempre facendo finta di dimenticare che l'evasione non la fanno solo "gli altri", ma spesso la facciamo /agevoliamo anche "noi"
 
Il problema non è tanto radio radicale ma i giornalisti che bazzicano e guadagnano da anni per servizi che nessun privato pagherebbe. Una sorta di reddito si professione. Ora con la storia della gara li passeranno a mamma RAI e continueranno a prendere denari pubblici mentre noi pagheremo le imposte sullo zucchero. BASTA tutti a casa a zappare!!
Bravo, hai scritto le stesse c... diciamo le stesse cose, parola per parola, qualche mese fa, almeno cambia il disco...
 
Una sorta di reddito si professione. - - - - - BASTA tutti a casa a zappare!!

Oltretutto smetterebbero di prendere il "reddito di professione" e si ritroverebbero a prendere la generosa disoccupazione chiamata in modo totalmente improprio "reddito di cittadinanza". Quindi lo Stato li pagherebbe in un modo che nessun privato farebbe. Curioso il tuo punto di vista :D
 
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