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Basta pagare soldi a Radio Radicale. Che gli archivi li mandi al macero. Se valgono che li venda. Ma nulla nessuno ha il coraggio di tagliare questi fondi ed il debito ringrazia.
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oramai è quasi fatta, almeno per quest'anno è salva, in arrivo 3 milioni di soldi pubblici
Attenzione, Maurizio Turco ha detto che il finanziamento approvato stamattina non è sufficiente a salvare Radio Radicale ma serve soltanto alla digitalizzazione e la conservazione degli archivi dell'emittente stessa. /[/URL]
buttare denari non ha senso. somma tutte le sovvenzioni all'editoria e/o emittenti varie ed il totale non è trascurabile. va tagliata qualsiasi spesa che non ha alcun beneficio per il cittadino.Partiamo dal fatto che di radio radicale e di tutta questa vicenda non mi frega nulla, ma sostenere che il debito cresca per queste cifre qui è una follia assoluta.
Alitalia, per dirne una, è una causa di debito decisamente più incidente
Comunque non è sempre che Radio Radicale a notte fonda trasmette musica classica
Faziosetto, eh, il commento di newslinet?Radicale cade ancora in piedi: proroga accordo e gara per servizio nel 2020. Partecipera’ anche GR Parlamento RAI o continueremo a pagare la duplicazione?
Il finanziamento a Radio Radicale, insieme agli emolumenti dei parlamentari, è quanto di più stabile ci sia nella politica italiana: sopravvivono ad ogni governo e crisi.
La decisione di ri-finanziare Radio Radicale, al solito, avviene attraverso una proroga di 12 mesi ai tagli all’editoria previsti dalla L. 145/2018 (Legge di Bilancio) che avrebbero dovuto decorrere dal 2020 con step progressivi fino all’azzeramento.
Al contempo il provvedimento fiscale prevede uno stanziamento di 24 mln di euro per il triennio 2020-2022 per un ulteriore sostentamento alla radio dei Radicali.
Successivamente, in tarda primavera, si dovrebbe tenere una gara per l’assegnazione al miglior offerente del servizio, che, attualmente, lo ricordiamo, in parte è duplicato da GR Parlamento, la rete RAI destinata ai lavori parlamentari. Non è quindi chiaro se il provvedimento normativo che disporrà la gara prenderà in considerazione anche la posizione RAI, per esempio facendola concorrere all’attribuzione dell’appalto con notevole risparmio per l’erario.
In ogni caso, va da sé che il bando sarà “tarato”, quanto a requisiti, sul modello attuale dei Radicali, che quindi inevitabilmente avranno un’ampia corsia preferenziale
https://www.newslinet.com/radicale-cade-ancora-in-piedi-proroga-accordo-e-gara-per-servizio-nel-2020-partecipera-anche-gr-parlamento-rai-o-continueremo-a-pagare-la-duplicazione/
Non trattasi di contributi, in realtà, ma del corrispettivo di un servizio, come per la RAIScusatemi, ma una radio che ha bisogno di contributi per continuare il suo lavoro e poi apre una seconda rete sul Dab! Non è un controsenso?
Bravo, hai scritto le stesse c... diciamo le stesse cose, parola per parola, qualche mese fa, almeno cambia il disco...Il problema non è tanto radio radicale ma i giornalisti che bazzicano e guadagnano da anni per servizi che nessun privato pagherebbe. Una sorta di reddito si professione. Ora con la storia della gara li passeranno a mamma RAI e continueranno a prendere denari pubblici mentre noi pagheremo le imposte sullo zucchero. BASTA tutti a casa a zappare!!
Una sorta di reddito si professione. - - - - - BASTA tutti a casa a zappare!!