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Analizziamo il segnale di ogni emittente FM ricevibile in ogni parte d'Italia...

Peppe2001

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Palermo
Il perché di ogni impianto FM che non può trasmettere con potenza più alta di quella indicata sul catasto AGCOM? Perché in passato quando forse non venivano pubblicati i dati precisi sulla potenza e la direzione di irradiazione sul catasto stesso, ognuno poteva trasmettere a piena potenza (nella quasi totalità dei casi si tratta di impianti FM appartenenti a network nazionali o alle principali emittenti interregionali o locali) ovvero che ogni emittente FM poteva trasmettere con una potenza più elevata di quella oggi riportata sul catasto Agcom. Prendiamo esempio di una frequenza di RTL 102.5 che trasmetteva a piena potenza (1000 kW ed oltre ERP) ma che col passare del tempo riduceva di 7 dB il segnale e poi di ulteriori 7 dB portando ad una sensibile riduzione di potenza di ben 14 dB passando da una potenza di 1258.9 kW ERP ad una di soli 50.1 kW ERP.

@Salvuccio9239 @xyz123
A Palermo nel corso degli ultimi anni ho notato diversi cali di segnale di svariate emittenti nazionali e locali poiché trasmettevano con una potenza maggiore di quella oggi indicata nel catasto AGCOM: hanno abbassato un po' il segnale Radio Italia SMI (87.7 Cozzo di Castro-Altofonte e 104.8 M.Pellegrino-Palermo), Radio Spazio Noi Inblu (88 e 106.3 MHz rispettivamente da Monte Pellegrino e da Poggio Ridente), Radio Fantastica (88.5 da M.Pellegrino), Radio Cuore (89.1 M.Pellegrino), Radio Monte Carlo (90 M.Pellegrino), Primaradio (90.6 M.Pellegrino, quando c'era Radio Ibiza Palermo il segnale era una bomba! ma poi è stato di nuovo abbassato prima del ritorno di Primaradio), Radio News 24 (91 M.Pellegrino ex Radio Ricordi), Radio Radicale (92 M.Pellegrino), Radio Capital (92.9 e 103.3 M.Pellegrino), Virgin Radio (93.2 M.Pellegrino), Radio Zeta (93.5 M.Pellegrino ex Radio Sis), R101 (93.7 e 97.2 M.Pellegrino), Radio Time (94.0 M.Pellegrino e 106.9 M.Caputo-Monreale), Radio Lattemiele (94.6 M.Pellegrino), Radio Margherita (95.2 e 106 M.Pellegrino), MC Sport Network (95.8 M.Pellegrino ex RMC2, Radio Yacht, Radio Italia Anni 60), Radio One (96.3 M.Pellegrino-99.9 (ex 96.6 scambiata con Radio Palermo Centrale) M.Giancaldo-Bagheria), Radio Freccia (97.8 M.Grifone-Belmonte Mezzagno, arrivava meglio quando c'era Radio Padania Libera e subito dopo la stessa Freccia per poco tempo), RTL 102.5 (vistoso calo di segnale per i 99.2 sempre di M.Grifone-B.Mezzagno e in misura minore anche per i 102.3 di M.Pellegrino-Palermo), Radio We (99.5 M.Pellegrino, arrivava meglio fino allo scorso anno e in generale da fine 2013 quando c'era Radio Classica, ma ho la sensazione che essendo con potenza molto più bassa di quella AGCOM e che non hanno mai superato la potenza AGCOM di 6.3 kW ERP, prima o poi torneranno all'ottimo segnale di prima), Radio Show (100.1 M.Pellegrino), Radio Sportiva (100.5 M.Pellegrino), Radio Action (101.2 M.Pellegrino), Radio 105 (101.6 M.Caputo-Monreale e 105.1 M.Pellegrino), RGS Radio Giornale di Sicilia (102.7 M.Pellegrino), Radio Kiss Kiss (103.0 M.Pellegrino), Radio 24 (104.5 M.Pellegrino), RDS (106.6 M.Pellegrino) e Radio Deejay (107.5 M.Pellegrino). Mentre al contrario hanno aumentato il segnale le seguenti emittenti (perlopiù locali): Dabliu Radio (88.8 M.Pellegrino), Radio Telecolor (89.7 M.Pellegrino, quando lo hanno appena riacceso dopo una lunga inattività il 19 agosto 2016 il segnale era ancora più forte), Radio Evangelo Misilmeri (91.6 M.Pellegrino dall'11 aprile 2019, un anno dopo la sua accensione avvenuta il 9 aprile 2018; quando c'era Radio Azzurra Calabria-RTA Radio Tivù Azzurra-Radio Balla Balla si sentiva così così), Radio Reporter (98.1 M.Pellegrino), Radio Mia (98.6 M.Pellegrino), RDS (solo 100.7 M.Solunto-Santa Flavia ex Radio Jukebox), Radio Evangelica (100.9 M.Pellegrino, potenziato di brutto l'8 novembre 2013 con un segnale che in città e provincia era praticamente all'altezza delle principali radio nazionali, poi dopo il 2015 il segnale andava via via sempre più scemando per poi riprendere vita dall'11 settembre 2018 con un segnale potente come a fine 2013!) (Eh sì le radio evangeliche hanno bisogno di un segnale potente (quasi all'altezza di quelle delle radio nazionali) per poter trasmettere alla massima perfezione del segnale nell'area interessata musica e programmi cristiani). Sempre in tema di emittenti religiose, ma stavolta cattoliche, ecco a voi Radio Maria che è l'unica radio nazionale a trasmettere con un segnale sempre potente e pulito in tutto lo Stivale (un altro ulteriore vantaggio è la trasmissione in Mono anziché Stereo) a differenza di tutte le altre radio nazionali (che invece trasmettono in Stereo) che offrono nel complesso una copertura di poco inferiore rispetto a Radio Maria di Padre Livio & compagnia ma pur sempre garantita (soprattutto nelle principali città italiane). Non hanno subito cambiamenti di segnale invece Radio Amore (88.3 M.Pellegrino, con format solo musica neomelodica), la stessa Radio Maria presente su ben 3 frequenze in città (89.4 M.Pellegrino, 105.4 M.Caputo e 107.2 M.Caputo (solo Monreale) e Cozzo Carbonara-Cefalù), Rai Gr Parlamento (90.3 M.Pellegrino), Radio Med (91.3 M.Pellegrino), Radio Time 90 (92.3 M.Pellegrino ex Radio Studio Sicar), Radio Voce della Speranza (92.6 M.Pellegrino), Radio Jukebox (96.1 M.Pellegrino), Radio Sprint (104.3 M.Pellegrino), Radio Margherita Giovane (105.7 M.Pellegrino) ed M2O (107.8 M.Pellegrino). Ricordo che i cali o gli aumenti di potenza di ogni singola emittente FM sono notabili soprattutto su radio poco sensibili, o comunque in zone distanti dai ripetitori delle rispettive emittenti... Nel complesso però in ogni caso tutte le emittenti, rispetto agli anni 80, hanno aumentato la potenza di emissione per servire meglio tutto il territorio Nazionale. Comunque però mi farebbe piacere sapere anche i cambiamenti di segnale di ogni emittente ricevibile nelle vostre Aree d'Italia, dunque i vostri commenti sono i benvenuti... ;)
 
Ultima modifica:
io faccio soltanto un'analisi dal profilo storico: in uno spettro pulito basterebbero poche decine di watt per fare lo stesso servizio di adesso con tutti quei Kw, chi ha una certa età si ricordera che agli albori dell'fm si ricevevano emittenti a distanze notevoli (piu di 100km) che con poca potenza coprivano bene vaste aree; col passare degli anni lo spettro si é presto riempito selvaggiamente fino al punto di non trovare piu uno spazio vuoto e hanno percio cominciato ad aumentare la potenza credendo cosi di risolvere questi problemi ma ovviamente davano noia ad altre emittenti distanti presenti sulla stessa frequenza, le quali a loro volta sono state costrette ad aumentare la potenza di emissione per continuare a farsi sentire...é un po' come il gatto che si morde la coda infatti spesso allontanandosi dal trasmettitore non é che il segnale crolla, é sempre presente ma viene interferito da altri...questo é il marasma italiano, e vale anche per la tv; ovviamente molti trasmettitori con potenze cosi elevate possono subire variazioni della potenza di emissione specialmente in ambito di emittenti locali che non hanno i mezzi finanziari per la manutenzione ordinaria; personalmente non misuro piu niente, mi sono stufato da un pezzo, ascolto soltanto una radio che ricevo bene qui e su tutto il territorio italiano mentre viaggio.
 
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io faccio soltanto un'analisi dal profilo storico: in uno spettro pulito basterebbero poche decine di watt per fare lo stesso servizio di adesso con tutti quei Kw, chi ha una certa età si ricordera che agli albori dell'fm si ricevevano emittenti a distanze notevoli (piu di 100km) che con poca potenza coprivano bene vaste aree; col passare degli anni lo spettro si é presto riempito selvaggiamente fino al punto di non trovare piu uno spazio vuoto e hanno percio cominciato ad aumentare la potenza credendo cosi di risolvere questi problemi ma ovviamente davano noia ad altre emittenti distanti presenti sulla stessa frequenza, le quali a loro volta sono state costrette ad aumentare la potenza di emissione per continuare a farsi sentire...é un po' come il gatto che si morde la coda infatti spesso allontanandosi dal trasmettitore non é che il segnale crolla, é sempre presente ma viene interferito da altri...questo é il marasma italiano, e vale anche per la tv; ovviamente molti trasmettitori con potenze cosi elevate possono subire variazioni della potenza di emissione specialmente in ambito di emittenti locali che non hanno i mezzi finanziari per la manutenzione ordinaria; personalmente non misuro piu niente, mi sono stufato da un pezzo, ascolto soltanto una radio che ricevo bene qui e su tutto il territorio italiano mentre viaggio.

io invece non mi annoio mai a misurare il segnale di ogni emittente ricevibile nella mia zona (Palermo - Villaggio Santa Rosalia) ma anche in viaggio... per me l'indicatore di segnale è uno strumento utilissimo per capire il segnale di ogni emittente ricevibile negli apparecchi radio (per esempio per capire quale emittente si sente meglio e quale si sente peggio)... infatti nella mia XHDATA D-808 è presente un discreto misuratore di segnale per misurare il segnale di ogni radio ricevibile nelle bande broadcast (onde lunghe, medie e corte, FM) e in più quella aerea (118-137 MHz).
 
le uniche volte che la radio in fm che sento mentre viaggio viene meno non é colpa del segnale basso (infatti l'indicatore rimane sempre al massimo) ma di interferenze da altre emittenti sulla stessa frequenza, quindi cosa misuro? le misure le faccio su altre bande.
 
All'epoca in cui le radio libere in fm erano diventate registrate agli uffici della questura (mi sembra nel 1975) io ed alcuni amici avevamo messo su una radio privata con circa 80 watt in uscita ed una antenna collineare a 4 elementi a Genova Granarolo. La posizione in altura era aperta su entrambe le riviere. Mi ricordo che con un amico eramo andati in auto su entrambe le riviere e con la semplice autoradio dell'epoca coprivamo una parte consistente (come ascoltatori potenziali) della Liguria (da Sestri Levante a Capo Noli con delle zone d'ombra). L'esperienza è durata pochi mesi, avevamo circa 18 anni, e poi l'abbiamo ceduta quasi gratuitamente insomma per coprire i costi sostenuti che in realtà non ammotavano a grandi cifre. In realtà credo che bastino poche centinaia di watt per coprire una zona come questa su una frequenza libera (ma libera veramente).
 
State dicendo cose reali , la rincorsa all' aumento di potenza ed all' accensione di più trasmettitori per servire determinati territori ha portato alla rovina l FM italiana , effettivamente inascoltabile in certe zone del paese , l aumento di potenza l ho osservato dai dati di FM SCAN , ma non saprei quanto credito fare a questo sito , negli ultimi anni siamo passati addirittura dalle centinaia alle migliaia di Kwatt ... , ma vi sembra normale ? In un territorio piccolo come l Italia , manco dovessimo coprire la pianura russa ..
 
dai, guarda i vantaggi :D avanti di questo passo fra un po' potremo buttare via i forni a microonde, bastera mettere il pollo sul davanzale e si cuocera a puntino!
 
L’energia? Un salasso, soprattutto per le comunitarie
Nel nostro paese si usano potenze di trasmissione troppo elevate. Un’eredità della guerra dei watt terminata nel 1990, che però pesa sempre di più sul budget degli editori (45%). Un valore che fotografa bene la situazione delle 22 radio commerciali regionali della nostra inchiesta (43%), che dispongono di una decina di ripetitori. Va un po’ meglio alle realtà più piccole (38%), con una media di quattro impianti, mentre per le comunitarie (con due frequenze) rappresenta un fardello pesante: assorbe il 64% delle risorse, anche perché i bilanci di queste strutture sono più magri (il 96% incassa meno di 50.000 euro) per i limiti di affollamento pubblicitario previsti dal tipo di concessione. Più le dimensioni aziendali crescono, invece, meno la componente energia è rilevante: si ferma al 25% per le multi regionali, al 20% per i network, a fronte di bilanci che, per entrambe queste categorie, possono superare il milione di euro.
Basterebbero 3dB
Perché allora non ridurre le potenze di 3dB (dimezzandole), liberando risorse preziose in momenti come questi? L’idea, rilanciata in marzo da Lorenzo Belviso, editore delle emittenti pugliesi Radio Mi Piaci e Radio Popizz, consentirebbe risparmi superiori al 40%. Purtroppo la legge impedisce di ridurre la potenza (per alleggerire i costi, un editore ha detto di avere spento impianti minori dichiarando che sono in manutenzione o in avaria), ma in situazioni di emergenza, come quelle alle quali ci ha messo di fronte la pandemia, un dimezzamento generalizzato “da decreto” potrebbe fare comodo a molti. E a costi zero per lo stato. Apparentemente, il 52% degli editori interpellati non è interessato al “taglio” dei watt, ma si tratta di una media: dai dati emerge che i più favorevoli sono i network (100%), seguiti dalle comunitarie (61%) e dalle piccole commerciali (55%). In equilibrio le regionali (50%), mentre le superstation sono per lo status quo (80%).
Consumare meno, abbassando tutti
Su come ridurre le potenze, il 64% degli editori interpellati sarebbe favorevole solo se la riduzione fosse obbligatoria per tutti, escludendo gli impianti di potenza fino a 100 Watt (52%) impiegati di solito per illuminare le zone d’ombra nelle aree montane. Riguardo alla durata delle misure, la maggioranza (43%) preferirebbe che fosse per sempre.
https://blog.radioreporter.org/il-covid-19-manda-in-crisi-le-emittenti-radio-che-chiedono-aiuto
 
Presupponendo la mia totale ignoranza, perché la legge addirittura impedisce di abbassare queste potenze?
 
Forse per tutelare gli interessi dell'enel che paga le tasse :D a parte gli scherzi l'etere italiano é saturo, ci sono troppe radio e troppe tv, anche la tanto decantata sfn col dvbt in tanti posti non regge piu, stessa cosa per l'ormai nato gia morto dab; e cosi purtroppo il web la fara da padrone "alexaaa, fammi un sorrisino" :laughing7:
 
C'è mai stata una radio in Italia che in fm abbia trasmesso con 5000 kW?
 
C'è mai stata una radio in Italia che in fm abbia trasmesso con 5000 kW?

In passato diversi network nazionali e interregionali dalle maggiori postazioni italiane (Valcava, Rocca di Papa, etc) in antenna trasmettevano con potenze assurde (anche nell'ordine dei MegaWatt) anche se la massima potenza (ERP) consentita dall'AGCOM era nettamente inferiore. Ecco perché oramai tutte (o quasi) le emittenti nazionali, interregionali, regionali e diverse locali (per queste ultime quelle di maggior rilievo) hanno abbassato la potenza di trasmissione in antenna ai livelli consentiti dall'AGCOM mentre alcune locali hanno mantenuto intatto il segnale poiché non hanno mai trasmesso con potenze maggiori di quelle censite da AGCOM. Ricordo che in base a quello che ho letto in passato su questo forum (in particolare dall'utente @areggio) c'era una emittente locale importantissima dal Monte Cimone sui 106.8 che prima di essere ceduta a Radio 24 trasmetteva con una potenza altissima tale da essere ricevuta tranquillamente all'epoca anche oltreconfine (in Slovenia anche d'inverno). Poi con la cessione a Radio 24 a cavallo tra la fine degli anni 90 e l'inizio degli anni 2000 hanno abbassato notevolmente la potenza...
 
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Radio. Il 2022 sarà l’anno della diminuzione della potenza degli impianti FM?

Alla fine non servirà l’intervento del legislatore o improbabili accordi tra editori. A far diminuire la potenza degli impianti FM saranno le bollette dell’energia elettrica.
[...]

Listini prezzi aumentati
Diverse emittenti stanno inviando comunicazioni a venditori, agenzie e concessionarie di pubblicità avvertendoli della necessità di ritoccare i listini per far fronte ai rilevanti rincari dei costi per l’alimentazione degli energivori impianti di diffusione FM.

[...]

Potenza dei rincari
Quindi l’unica soluzione sarà, per chi non l’ha già fatto, sostituire le macchine con apparati che consumano meno . Ma anche diminuire le potenze degli impianti particolarmente costosi e di quelli non produttivi, in aree che non portano ascolti. Lo faremo a malincuore, ma non ci sarà altra strada. Lo Stato non ci aiuta e dopo un 2020 disastroso ed un 2021 che non ha consentito di recuperare quanto perso, ci mancava questo rincaro.

Riduzione generalizzata della potenza? Magari!
Certo, se tutti insieme riducessimo del 50% la potenza non cambierebbe nulla per gli ascoltatori e il problema sarebbe risolto. Ma sappiamo benissimo che è un obiettivo impossibile da raggiungere perché in Italia, noi editori, non siamo mai riusciti mai a metterci d’accordo su nulla. Figurarsi su un tema così delicato”.

[...]

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-il-2022-sara-lanno-della-diminuzione-della-potenza-degli-impianti-fm/
 
Speriamo in un accordo tra gli editori,magari ora che i prezzi aumentano per tutti è più facile trovare una via di mezzo...
 
beh comunque le potenze in uso in Fm sono già molto piu basse delle precedenti negli anni dell'occupazione dell'etere.

ormai il valore delle frequenze sta scemando visto il passaggio sempre piu veloce verso la web radio.

credo che chi mira a acquisire oggi spazi lo faccia per improbabili ristori statali quando ci sarà lo switch off.
 
Radio-Tv. Rincari energia elettrica: tv si salvano con switch-off, mentre radio abbassano trasmettitori (e qualcuno alza bandiera bianca)

Quando, a metà settembre 2021, NL aveva prospettato l’attuale salasso delle bollette per la fornitura di energia elettrica, anticipando la progressiva riduzione delle potenze di emissione e, a gennaio di quest’anno, aveva titolato (“Il 2022 sarà l’anno della diminuzione della potenza degli impianti FM?”), qualche commentatore aveva fatto dell’ironia (“credete agli UFO”)…
Ora quello scenario è una tragica realtà, con reti nazionali radiofoniche che stimano maggiori costi tra i 2 e 6 milioni rispetto al 2020.

Mediamente da – 3 a -6 dB nell’etere FM del 2022
Così, già da qualche mese, come qualche editore aveva anticipato alla nostra testata, di notte molte emittenti diminuiscono le potenze di esercizio e ormai in tanti lo fanno anche col sole (diversi trasmettitori da 30 kW in Lombardia stanno funzionando stabilmente a 10/15 kW). E se il governo non porrà rimedio, è altamente probabile che entro fine anno mediamente i segnali FM si ridurranno ovunque tra 3 e 6 dB. Il che – va detto – non sarà affatto un male, se distribuito equamente.

Sostituire le macchine non basta
D’altra parte, ancora prima che la situazione precipitasse come oggi, a gennaio 2022, un importante editore ci aveva confidato: “L’unica soluzione sarà, per chi non l’ha già fatto, sostituire le macchine con apparati che consumano meno. Ma anche diminuire le potenze degli impianti particolarmente costosi e di quelli non produttivi, in aree che non portano ascolti. Lo faremo a malincuore, ma non ci sarà altra strada. Lo Stato non ci aiuta e dopo un 2020 disastroso ed un 2021 che non ha consentito di recuperare quanto perso, ci mancava questo rincaro”.

Sul ponte sventola bandiera bianca
E, soprattutto, è prevedibile che questa ennesima mazzata faccia definitivamente alzare bandiera bianca alle piccole emittenti FM, già pesantemente colpite dalla pandemia. Col mercato delle frequenze tornato ai valori di metà anni ’90, è probabile che il rincaro dei prezzi dell’energia elettrica spinga coloro che a stento avevano fin qui resistito ad abdicare a favore di qualche (sempre più rara) rete o superstation ancora alla ricerca di (ulteriore) esposizione in FM.

Pro digital
Ma è anche immaginabile che questo deleterio stato di cose dia finalmente impulso allo sviluppo della radio digitale via etere (DAB+, dove l’utilizzo condiviso del medesimo trasmettitore e l’utilizzo di potenze più contenute favoriscono grandi risparmi di energia elettrica), sulla scia di quanto accaduto per il comparto televisivo areale. Dove le tv sopravvissute alla cernita del refarming si sono trovati contratti di trasporto di fatto calmierati rispetto ai folli aumenti dell’energia elettrica. “Almeno quello“, ci ha confidato un fornitore di servizi di media audiovisivi milanese.

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-tv-rincari-energia-elettrica-tv-si-salvano-con-switch-off-mentre-radio-abbassano-trasmettitori-e-qualcuno-alza-bandiera-bianca/
 
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Radio-Tv. Rincari energia elettrica: tv si salvano con switch-off, mentre radio abbassano trasmettitori (e qualcuno alza bandiera bianca)

Le nuove tecnologie hanno abbassato in modo enorme i costi di diffusione. Le radio si stanno stabilmente ma inesorabilmente spostando verso l'IP. Bisogna anche dire che ormai trasmettere con 30 Kw è insensato, al di la del consumo energetico.
 
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