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Calcio: Serie A 2019-2020 su Sky e DAZN

Stato
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Comunque, come ci si aspettava, la Lega Serie A ha deciso per il classico "scaricabarile" all'italiana: decide il governo.
Solo che il governo non andrà mai oltre il solito "non ci si può allenare"...
 
Quindi il 4 di maggio ripartono gli alnamenti ma non si sa se riparte il camionato un bel caos per giocatori e satf delle squadre
 
Comunque, come ci si aspettava, la Lega Serie A ha deciso per il classico "scaricabarile" all'italiana: decide il governo.
Solo che il governo non andrà mai oltre il solito "non ci si può allenare"...

Dal Governo, o meglio da Spadafora, aspettiamoci tutto e il contrario di tutto. Ma di certo sarà molto difficile che potrà dare l'assenso alla ripresa del campionato di Serie A almeno nel "breve periodo", anche date le perplessità di quest'ultimo espresse al riguardo del protocollo sanitario FIGC.
Sarà lunga, domani, la giornata. Ma parecchio lunga...
 
Quindi il 4 di maggio ripartono gli alnamenti ma non si sa se riparte il camionato un bel caos per giocatori e satf delle squadre
Guarda che oggi non hanno deciso la data di ripartenza del campionato proprio perchè non è ancora sicuro se il Governo darà il consenso per riprendere gli allenamenti dal prossimo 4 Maggio, eh...:evil5::eusa_whistle:
Mi pare che tu abbia confuso la "causa" con l'"effetto"...:lol::badgrin:
 
Grazie MASSIMO MARCELLO. Io continuo a pensare, che il campionato vada terminato. Giugno o Settembre, ma va terminato. Come vanno terminate anche le coppe europee, anche se in questo caso il rischio aumenta, visto le condizioni dei singoli stati. Vediamo che succederà. Tutto naturalmente a porte chiuse. Sulla vicenda partite in chiaro, devono essere d'accordo tutti, e la legge lo deve permettere, altrimenti continueranno ad essere trasmesse solo dalle pay tv.
 
Comunque, come ci si aspettava, la Lega Serie A ha deciso per il classico "scaricabarile" all'italiana: decide il governo.
Solo che il governo non andrà mai oltre il solito "non ci si può allenare"...

Il governo non annullerà mai il campionato (non sarebbe neanche di sua competenza), al massimo prolungherà i divieti di volta in volta in base all'evolversi della situazione.
La decisione su cosa fare dal punto di vista sportivo la deve prendere la lega, in base alle limitazioni imposte dal governo e dagli organismi sanitari, nessun altro.
 
Esatto. Quindi semplicemente il campionato riprenderà è finirà quando sarà possibile farlo
 
Il governo non annullerà mai il campionato (non sarebbe neanche di sua competenza), al massimo prolungherà i divieti di volta in volta in base all'evolversi della situazione.
La decisione su cosa fare dal punto di vista sportivo la deve prendere la lega, in base alle limitazioni imposte dal governo e dagli organismi sanitari, nessun altro.
E la Lega di Serie A non prenderà MAI la decisione di annullare il campionato:evil5:

Infatti.
Quindi questa situazione grottesca potrebbe andare avanti all'infinito.
Ormai da tempo penso che le varie federazioni nazionali e internazionali dovrebbero prendere in seria considerazione la soluzione dei tornei nell'anno solare...
 
Ormai da tempo penso che le varie federazioni nazionali e internazionali dovrebbero prendere in seria considerazione la soluzione dei tornei nell'anno solare...
Questo, però, non scaturirebbe da un "annullamento", ma da un ulteriore "rinvio".
Presupponendo, ovviamente, che il torneo 2019-2020 vada a finire il prossimo autunno
 
Comunque come la vedo io, il problema si ripecuoterà anche nella prossima stagione, più stringente visto i campionati europei, e la possibilità di un ritorno di fiamma del virus in autunno/inverno.
Quindi se non vogliono congelare la stagione in corso e vogliono finire, lo facciano il prima possibile.
 
Comunque come la vedo io, il problema si ripecuoterà anche nella prossima stagione, più stringente visto i campionati europei, e la possibilità di un ritorno di fiamma del virus in autunno/inverno.
Quindi se non vogliono congelare la stagione in corso e vogliono finire, lo facciano il prima possibile.

Mettendo di fatto tutti col rischio magari di doversi ri-fermare un'altra volta qualora dall'eventuale "ripresa delle operazioni" nuovamente ci "scappasse il contagiato"? (e basterebbe uno CHIUNQUE, dal presidente all'ultimo dei magazzinieri di una qualsiasi squadra di calcio)
Credo che il calcio (come tutte le aziende di questo Paese "non strettamente di primaria necessità", e il mondo del calcio in tal senso DEVE prenderne coscienza), data la situazione che si sta vivendo (e che si vivrà ancora, per diversi mesi, nella fase 2 di "convivenza" col COVID-19) si debba dare i più lunghi tempi possibili per poter riprendere, e che non debba diventare "ossessionato" dal tempo come invece sta dimostrando di esserlo nelle sue componenti. Sapendo che a qualcosa, PER FORZA, dovranno rinunciare tutti (tv, società e quant'altro). Anche perché non stiamo parlando di un'attività e di un bene "di primaria e insopprimibile necessità"...
 
Il problema è che nel frattempo fallisce

Esatto.
Ormai il calcio è un'industria gigantesca. Se si ferma troppo a lungo, rischia di fallire alla stessa maniera di tante altre industrie.

Il calcio non va visto solo come "show/intrattenimento", o come un semplice gioco di squadra, ma va visto come una grande impresa, al pari delle altre grandi imprese. Ci sono migliaia e migliaia di dipendenti che ci lavorano, per non parlare dell'indotto che genera, che da lavoro ad altre migliaia e migliaia di persone. Tutta gente che deve portare i soldi a casa per sfamare le proprie famiglie.
Il calcio non è fatto solo di gente strapagata come dirigenti, procuratori, calciatori e allenatori.
Se si ferma tutto in maniera definitiva, le conseguenze economiche sarebbero catastrofiche e ci rimetterebbero tanti, troppi lavoratori...

In una maniera o nell'altra, prima o poi, il calcio dovrà ripartire. Non c'è alternativa.

Questo discorso vale per qualsiasi attività economica e imprenditoriale, dalla più piccola alla più grande.
Il tempo è denaro. Il fatto è questo tempo sta per finire... La macchina economica e imprenditoriale del nostro Paese, nel totale rispetto delle misure di protezione, di sicurezza e con rigidi protocolli sanitari, va rimessa in moto il prima possibile. E in questa macchina c'è anche il calcio italiano.
 
Esatto.
Ormai il calcio è un'industria gigantesca. Se si ferma troppo a lungo, rischia di fallire alla stessa maniera di tante altre industrie.

Il calcio non va visto solo come "show/intrattenimento", o come un semplice gioco di squadra, ma va visto come una grande impresa, al pari delle altre grandi imprese. Ci sono migliaia e migliaia di dipendenti che ci lavorano, per non parlare dell'indotto che genera, che da lavoro ad altre migliaia e migliaia di persone. Tutta gente che deve portare i soldi a casa per sfamare le proprie famiglie.
Se si ferma tutto in maniera definitiva, le conseguenze economiche sarebbero catastrofiche e ci rimetterebbero tanti, troppi lavoratori...

In una maniera o nell'altra, prima o poi, il calcio dovrà ripartire. Non c'è alternativa.

Che DOVRA' ripartire, l'azienda calcio in Italia, siamo tutti d'accordo. E' sul "come" che bisogna intenderci, e non è di certo pensando solo "all'uovo oggi" che l'azienda calcio potrà pensare di sopravvivere "post Coronavirus"...
 
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