Ti ringrazio, per le risposte e per i 2 link.
Sul primo messaggio che hai scritto, il problema della turbolenze è quasi completamente risolto dall'uso dell'ottica adattiva.
Sul secondo messaggio, in merito a quanto hai scritto su Plutone.
Ci avevo pensato anche io, che l'interferometria potesse essere non utilizzabile (o poco) con la luce rilessa.
Poi, sulla pagina presente su wikipedia del VLT ho letto questo:
"Nella modalità interferometrica (utilizzata per il 20% circa del tempo di osservazione), la luce raccolta viene inviata ed elaborata in un laboratorio centrale. In questo modo i quattro telescopi raccolgono la stessa quantità di luce di un singolo specchio di 16 metri di diametro, rendendoli lo strumento ottico più grande del mondo. La risoluzione angolare è equivalente a quella di uno specchio che abbia un diametro pari alla massima distanza tra i telescopi (circa 100 metri). Il VLTI ha come obiettivo una risoluzione angolare di 0,001 arcosecondi ad una lunghezza d'onda di 1 μm, nel vicino infrarosso; è sufficiente a risolvere un oggetto grande 2 metri alla distanza che separa la Terra dalla Luna.[1] Il VLTI dovrebbe essere in grado di risolvere i moduli di atterraggio lunari LEM (grandi 5 metri) lasciati sulla Luna dalle missioni Apollo. Un gruppo di scienziati europei si propone appunto di eseguire tale osservazione."
Fonte:
https://www.eso.org/public/teles-instr/paranal-observatory/vlt/
Quindi, da quanto riportato su wikipedia e scritto in inglese sul sito dell'ESO.
Se fosse possibile usarla per visualizzare i LEM sulla luna, potrebbe essere usata per qualsiasi corpo celeste. Per l'appunto anche Plutone.
Poi, hai ragione a dire che con New Horizons, abbiamo foto di Plutone con un dettaglio non raggiungibile da terra. Ma solo di una piccola porzione (molte zone hanno un dettaglio molto più basso), perchè c'è stato solo il fly-by. Oltretutto, sotto un certo parallelo sud non ci sono immagini a causa della lunghissima notte polare (che dura decenni).
Usando l'interferometria da terra (o altre tecniche), si potrebbe studiare continuativamente Plutone durante la rotazione e rivoluzione.
Altrimenti, quanti anni dovremmo aspettare (ammesso che lo facciano) per farsi che venga mandata un'altra sonda e che lo raggiunga? Anni di attesa e tanti soldi spesi.
Comunque, tornando al discorso degli osservatori astronomici VLT ed ELT.
Ho letto che l'ELT sarà provvisto solo di 1 telescopio (specchio da 39 mt), mentre il VLT ne ha 4 (specchi da 8 mt), più altri 4 con specchi più piccoli.
Con un solo telescopio, non si potrà usare l'interferometria?
Non vorrei che, i miglioramenti che si avranno con l'ELT, saranno quasi esclusivamente a livello di luce assorbita e quindi solo poter "vedere" più oggetti. Rimanendo sul campo del visibile e tralasciano tutti i miglioranementi che si avranno su altri aspetti e studi.
Quindi, riflettendoci bene. Non è proprio detto che con l'ELT, si potranno raggiungere risoluzione angolari nettamente superiori a quanto si ha con il VLT, usando l'interferometria. Ma su questo discorso sono un profano!
Sarebbe molto interessante sapere se (magari tramite un software di raccolta dati), si potrebbe utilizzare l'interferometria con le osservazioni da diversi osservatori astronomici. Per esempio, quelle del VLT + quelle dell'ELT che saranno vicini.
Se i 4 telescopi del VLT usati con l'interferometria, "simulano" uno specchio di 100 metri pari alla massima distanza tra i telescopi (come scritto su wikipedia). Fare la stessa cosa tra ELT e VLT che disteranno 20 km! Sarebbe come avere uno specchio di 20 km?!
Se così fosse e si potesse fare, si avrebbero dei dettagli incredibili ed inimmaginabili al momento.
Poi sicuramente in futuro, grazie alla tecnologia si potranno usare tecniche ancora migliori dell'interferometria.