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In Rilievo Piano liberazione banda 700 e coordinamento canali Paesi confinanti

Stato
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tutte le volte queste abbaiano sempre ..... ma poi devono mordere l'osso (spolpato) del governo e ringraziare pure. non credo ci saranno vistosi spostamenti visto che a differenza del passato questa partita non dipende certo da loro ma da interessi moooooolto più alti (5G).

Piccolo OT: più che “alti” direi “grossi”... e non è esattamente la stessa cosa. Tanto che ritengo le ragioni di chi fa emittenza locale in modo serio altrettanto importanti quanto quelle delle aziende che spingono per il 5G.
 
Volevo segnalare che i canali presenti nel multiplex di Reteoro attualmente sono tutte senza lcn ...non è che siamo vicino alla rottamazione della frequenza ch 51 ..
 
Ma la rottamazione dal 4 al 30 maggio (volontaria) riguarda solo i mux locali che occupano le frequenze dalla 50 in su o è aperta a tutti gli operatori locali?
 
Si parla di una ipotesi allo studio che prevederebbe rimborsi diversificati in funzione, ad esempio, degli investimenti effettuati e di un preventivo accertamento del concreto utilizzo dei canali (da parte degli Ispettorati Territoriali, si presume).

Loro la definiscono procedura farraginosa, io la trovo la cosa più sensata ed equa da fare, così che quelle emittenti che non hanno mai coperto, possano prendersi quanto loro spetta per la reale copertura, anziché una cifra calcolata su tutta la popolazione dell'area di riferimento del diritto d'uso.
 
Si parla di una ipotesi allo studio che prevederebbe rimborsi diversificati in funzione, ad esempio, degli investimenti effettuati e di un preventivo accertamento del concreto utilizzo dei canali (da parte degli Ispettorati Territoriali, si presume).

Loro la definiscono procedura farraginosa, io la trovo la cosa più sensata ed equa da fare, così che quelle emittenti che non hanno mai coperto, possano prendersi quanto loro spetta per la reale copertura, anziché una cifra calcolata su tutta la popolazione dell'area di riferimento del diritto d'uso.

C'è da chiedersi come faranno a misurare la copertura effettiva se se ne preoccuperanno solo dopo lo spegnimento!
 
Infatti, dovrebbero tenere gli apparati montati.
Però faccio un ragionamento. Si potrebbe fare in base ai ponti radio terrestri autorizzati e pagati. Se un ponte non c'è mai stato come puoi dichiarare un impianto accesso? Potrebbe essere un gap filler, ma a questo punto basta vedere la potenza dichiarata, con potenze un po' più alte il gap filler non funziona a meno di mettere l'antenna ricevente molto lontano dalla trasmittente.
 
diciamo pure che di misure serie non ne hanno mai fatte gli enti preposti, e se le hanno fatte avevano le fette di salame sugli occhi e qualche bustarella in tasca; ci sono sempre stati interessi a dir poco torbidi dietro alla situazione radiantistica italiana...
 
Si parla di una ipotesi allo studio che prevederebbe rimborsi diversificati in funzione, ad esempio, degli investimenti effettuati e di un preventivo accertamento del concreto utilizzo dei canali (da parte degli Ispettorati Territoriali, si presume).

Loro la definiscono procedura farraginosa, io la trovo la cosa più sensata ed equa da fare, così che quelle emittenti che non hanno mai coperto, possano prendersi quanto loro spetta per la reale copertura, anziché una cifra calcolata su tutta la popolazione dell'area di riferimento del diritto d'uso.

Concordo pienamente.
 
Infatti, dovrebbero tenere gli apparati montati.
Però faccio un ragionamento. Si potrebbe fare in base ai ponti radio terrestri autorizzati e pagati. Se un ponte non c'è mai stato come puoi dichiarare un impianto accesso? Potrebbe essere un gap filler, ma a questo punto basta vedere la potenza dichiarata, con potenze un po' più alte il gap filler non funziona a meno di mettere l'antenna ricevente molto lontano dalla trasmittente.
I contatori elettrici di norma a chi sono intestati?
Perché se sono intestati ai titolari del diritto d'uso, oltre a quello che dici tu, basta guardare i consumi ed il gioco è subito fatto
 
e che c'entra questo con la visione effettiva? potrebbero anche avere i pannelli a penzoloni, oppure il segnale interferito, schermo nero e quant'altro, fenomeni molto ricorrenti in ambito di tv locali....
 
e che c'entra questo con la visione effettiva? potrebbero anche avere i pannelli a penzoloni, oppure il segnale interferito, schermo nero e quant'altro, fenomeni molto ricorrenti in ambito di tv locali....
E quindi? Se ho un diritto d'uso su una frequenza, sarò pur libero di trasmettere i contenuti che voglio, nel limite della legalità.
E comunque, le emittenti con gli schermi neri e pochi impianti accesi, sono tendenzialmente quelle poco serie. Quelle serie e che hanno investito sulla rete, trasmettono come si deve e con contenuti.
 
Per adesso rimane tutto così, col dab, poi quando finiranno la riforma si faranno gli spostamenti, dove necessario.
 
E comunque, le emittenti con gli schermi neri e pochi impianti accesi, sono tendenzialmente quelle poco serie. .

che non sono poche...di solito nelle altre nazioni i broadcaster hanno l'obbligo di trasmettere con continuita i loro contenuti (non schermi neri, minestroni di pixel e roba varia) ben visibili su tutto il territorio cui hanno diritto, non interferiti e senza interruzioni, pena il ritiro della concessione; tolta questa buona fetta di pasticcioni non ci sarebbe mai stato il problema della mancanza di spazio, invece vogliono pure i soldi...
 
che non sono poche...di solito nelle altre nazioni i broadcaster hanno l'obbligo di trasmettere con continuita i loro contenuti (non schermi neri, minestroni di pixel e roba varia) ben visibili su tutto il territorio cui hanno diritto, non interferiti e senza interruzioni, pena il ritiro della concessione; tolta questa buona fetta di pasticcioni non ci sarebbe mai stato il problema della mancanza di spazio, invece vogliono pure i soldi...

Già......
 
che non sono poche...di solito nelle altre nazioni i broadcaster hanno l'obbligo di trasmettere con continuita i loro contenuti (non schermi neri, minestroni di pixel e roba varia) ben visibili su tutto il territorio cui hanno diritto, non interferiti e senza interruzioni, pena il ritiro della concessione; tolta questa buona fetta di pasticcioni non ci sarebbe mai stato il problema della mancanza di spazio, invece vogliono pure i soldi...

In Italia ci sono almeno 2 motivi x cui nessun governo ha mai messo direttamente mano nel ginepraio trasmissivo locale e per cui non si sanziona -o lo si fa molto tardivamente- chi non trasmette o trasmette contenuti palesemente irrilevanti: da una parte non si vuol entrare in contenziosi spesso davvero irrisolvibili o con pendenze legali in atto; dall’altro le Concessioni con tutto il corollario amministrativo sono fonte di entrate x lo Stato... dunque si preferisce attendere la scadenza di norme sovranazionali x giustificare provvedimenti “irrimediabili” dopo aver spremuto ben bene il “limone”. Con l’ulteriore vantaggio di non doversi assumere responsabilità dirette. Il risultato doppiamente perverso è quello di favorire i “soliti noti” e non di privilegiare i contenuti reali, a prescindere dalla dimensione aziendale o associativa dei vari editori. Idem per gli operatori di rete che in taluni casi non garantiscono neanche i requisiti minimi per la gestione corretta di una rete dtt.
 
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