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In Rilievo Piano liberazione banda 700 e coordinamento canali Paesi confinanti

Stato
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Le locali non possono trasmettere , finiti i tempi
In parte sì, ma per il resto, possono trasmettere, ma non possono essere operatore di rete, come doveva essere già allo switch-off del 2010.
10 anni di ritardo a causa del far west precedente, cosa impossibile da sistemare da subito, ed infatti l'hanno fatto a piccole dosi, e quella di settembre sarà l'ultima.
 
Ne vedremo delle belle.
Ma voi siete consapevoli di cosa stanno facendo questi branchi di incopetenti ???? Se si ditemelo se è no allora vi dico che ci saranno intere provincie in giro per l Italia che non vedranno più una TV locale causa mancanza di frequenze e se si avrà una frequenza regionale ci sarà il mercato delle vacche magre risultato altra disoccupazione altra gente senza lavoro altro malaffare . Nessuno di quelli escluso starà. Zitto vi saranno ricorsi in varie sedi e il caos trionferà .la morte delle TV locali si avvicina a grandi passi anche perché loro non hanno capito il loro futuro e la cosa gli si sta' attorcigliando e pure loro stavolta si meritano del incompetenze visto che si era capito già da mesi che non c'era più trippa per gatti .

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Appunto, come non sapessero che il percorso in realtà era già stato tracciato dal 2010. Solo dopo molti anni si capiscono alcune cose che all'epoca sembravano senza logica.

Altro che incompetenti, finalmente si fa ordine, e lo spazio per le emittenti locali non mancherà. Invece di protestare, sappiano cogliere al volo l'opportunità.
 
Appunto, come non sapessero che il percorso in realtà era già stato tracciato dal 2010. Solo dopo molti anni si capiscono alcune cose che all'epoca sembravano senza logica.

Altro che incompetenti, finalmente si fa ordine, e lo spazio per le emittenti locali non mancherà. Invece di protestare, sappiano cogliere al volo l'opportunità.
Avremo minimo 20 canali per regione piú che sufficiente per padelle e materassi e notizie locali
 
Anch'io sono dell'opinione che tutto sarà invece ben più ordinato e questo ormai lo scopriremo in giro di un annetto.
 
Le locali non possono trasmettere , finiti i tempi

Se si consorziano potranno partecipare alle aste . Chi dovrebbe partecipare alle aste che sono previste per una frequenza a regione ? Ai Mise devono però dire che non possono partecipare a tali aste i mastodonti EI Tower, Rai , Persidera ecc .
 
Capisco l'ignoranza ma facciamo così le racconto 2 storie una di un uomo direttore della tv privata che oggi è sotto scorta perché la mafia lo vuole morto si chiama telejatto poi c'è la storia di un altra di nome Mediaset il quale si chiama Berlusconi = Marcello del utri braccio desto e collegamento con la mafia stato ed oggi affidiamo la comunicazione a loro bene penso di aver detto tutto a telejatto è la tv locale
 
I consorzi uno o due in ciascuna Regione d'Italia sono l'unica salvezza per le locali, ma devono muoversi fin da subito.
 
I consorzi uno o due in ciascuna Regione d'Italia sono l'unica salvezza per le locali, ma devono muoversi fin da subito.

Come fanno ora se non c´é ancora una graduatoria a partecipare ?

Le locali penso si devono prima iscrivere e poi aspettare che esca la graduatoria , poi decideranno quanti canali vogliono affittare e pagare,
scelta massima per i primi in graduatoria credo , bisogna leggere il regolamento...
 
Intanto si iscrivessero, il tempo trascorre e molte saranno destinate alla chiusura, ovviamente dipende da loro e dalla capacità economica che hanno.
 
Intanto si iscrivessero, il tempo trascorre e molte saranno destinate alla chiusura, ovviamente dipende da loro e dalla capacità economica che hanno.
Già non molto tempo fa hai scritto una tua supposizione come realtà, e infatti è dovuto intervenire lo staff

Se le cose non si sanno, è inutile scrivere.

Ricordo una frase utilizzata proprio nel nostro forum, una vecchia firma.

Taci, ascolta e fanne tesoro.
 
I consorzi uno o due in ciascuna Regione d'Italia sono l'unica salvezza per le locali, ma devono muoversi fin da subito.
Corry ti spiego una cosa i bandi per le frequenze c'è una cosa scritta come capitale sociale la quale Mediaset è Rai ha la stessa capacità sia per i bandi nazionali che per tutte le regioni cioè mi spiego meglio se partecipo lazio ed ho 1000 faccio la domanda anche in campania ho lo stesso capitale sociale e anche se le emittenti regionali fanno i consorzi non arrivano a quei livelli di capitale sociale
 
Il problema di fare consorzi locali, è dovuto alla litigiosità delle emittenti locali.
Affidare ad un terzo, EiTowers o Raiway ha il vantaggio di un trattamento imparziale nei confronti delle emittenti, una qualità che si presume più elevata.
Di contro, maggiori costi, Rai Way o EiTowers si fanno pagare e tecnici a spasso. Anche se ormai i tecnici interni sono finiti, gli altri già lavorano in subappalto per altri.
 
Riassunto dal RSPG di Bruxelles del 10 Febbraio che riguarda il coordinamento transfrontaliero in vista del 5G

(Per le interferenze TV e radio: https://www.digital-forum.it/showth...enia-Croazia&p=6863028&viewfull=1#post6863028)


Il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) ha tenuto un incontro telematico il 14 Gennaio.


L'Italia ha fornito, il 3 novembre 2020, alla Croazia e al RSPG l'elenco dei trasmettitori disattivati e che sono rilevanti per il Paese balcanico.
Tuttavia, l'interferenza italiana sui canali TV sotto i 694 MHz è ancora presente, nonostante lo spegnimento di 200 trasmettitori italiani nel mese di agosto, come confermato da misurazioni e reclami da parte dei consumatori croati.


Come da programma, la Croazia ha completato la transizione dei servizi DTT e liberato i 700 MHz entro il 12 novembre 2020. E' stato spento definitivamente il DVB-T ed è rimasto disponibile solo il DVB-T2. Con il lancio del nuovo standard sono state attivate nuove frequenze al di sotto dei 694 MHz, ad esempio l'UHF 23 nella regione D5, l'UHF 22 e 35 in D7 e l'UHF 21 in D9.

Sono state registrate interferenze sia in Istria che Dalmazia e all'Italia è stato chiesto di spegnere i canali segnalati (21, 22, 23, 27, 28, 29, 33, 34, 35, 39, 41, 43 e 45) lungo la costa adriatica.

L'Italia ha spiegato che entrerà in vigore nei prossimi giorni uno speciale decreto per le emittenti locali che avranno la possibilità di liberare in anticipo le frequenze (https://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2038544-dm-19-agosto-2019-nuovo-calendario-rilascio-banda-700mhz). Una volta entrato in vigore il Decreto, chi partecipa al piano di compensazione avrà 60 giorni di tempo per spegnere.

Tuttavia, la Croazia e il rappresentante della CE hanno sottolineato che questo rimane un processo volontario e dunque non è sicuro che ci sarà un numero sufficiente di disattivazioni. I potenziali trasmettitori TV rimanenti spegneranno solo a metà del 2022.

L'Italia è abbastanza ottimista sul successo del processo e si aspetta una considerevole partecipazione. Entro un mese potrebbe essere fornito un primo risultato.

La Croazia vuole sapere dall'Italia quali trasmettitori verranno spenti, con i canali interessati, in modo da verificare l'interferenza e l'Italia fornirà queste informazioni sul processo di transizione prima della prossima riunione del RSPG.


Nel frattempo prosegue il processo di spegnimento e migrazione delle trasmissioni nella banda dei 700 MHz. Le operazioni saranno completate entro il 31 dicembre 2021 in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna ed entro aprile 2022 nelle regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.

La Croazia ha sottolineato che, con i canali UHF 50 e 52 ancora attivi in Italia, così come gli altri della banda dei 700 MHz, il livello di intensità del campo interferente è compreso tra 60 e 80 dBuV/m. Il Paese balcanico è preoccupato per le interferenze che ci saranno nella banda uplink dei 700 MHz, soprattutto quando gli Operatori di telefonia mobile attiveranno il proprio segnale dopo che le autorizzazioni saranno concesse a giugno 2021.

Per diminuire queste interferenze, l'Italia potrebbe:

• abbassare la potenza dei trasmettitori, ad esempio quella delle rimanenti postazioni regionali;

• cambiare frequenze, in particolare i canali dal 54 al 60 sono meno esposti ai disturbi causati dalle reti mobili dei 700 MHz (gap centrale e banda downlink).


Per quanto riguarda l'interferenza alla TV croata, l'Italia dovrà far sapere se il processo di compensazione permetterà lo spegnimento di tutti i trasmettitori interferenti e, in caso contrario, dovranno essere applicate soluzioni alternative per risolvere i problemi con la Croazia.

Per quanto riguarda l'interferenza sulla banda dei 700 MHz, l'Italia dovrà fornire un piano sullo spostamento dei trasmettitori che utilizzano le frequenze UHF 50-53.


Nelle Regioni settentrionali lo spegnimento dei canali UHF 50-53 sta procedendo bene, mentre il 17 novembre 2020, il MISE ha pubblicato la roadmap relativa alla disattivazione di queste 4 frequenze nelle province siciliane di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani (https://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/determina_date_specifiche_I_fase_2021.pdf). Lo spegnimento deve essere effettuato fra l'1 e il 30 giugno 2021 e la procedura è stata accordata con Malta.

Il prossimo incontro del RSPG è previsto come riunione-web il 6 maggio.
 
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