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Domanda su contabilizzatori termosifoni

xenokz

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6 Marzo 2011
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Salve a tutti, vorrei porre una domanda sui contabilizzatori dei termosifoni.
Ho notato che, ad una temperatura ambiente di 20°, scatta ogni 70 minuti (circa).
Mentre, in caso di temperatura ambiente più alta 21°-22°, allora scatta ogni 75 minuti (circa).
In pratica, se il locale è più caldo il contabilizzatore scatta dopo. Facendo consumare meno (ovviamente, a parità di temperatura dell'acqua nel radiatore).
E' corretto che sia così?

ps: Presumo si tratti di un contabilizzatore con doppia sonda di temperatura (radiatore e ambiente), e non di quello che calcola la differenza tra temperatura del radiatore ed il coefficiente di 20°.
In realtà, non è presente alcun sondino esterno al contabilizzatore.
Come farebbe ad avere il doppio sensore, ed a rilevare anche la temperatura ambiente?
 
Non ho capito cosa intendi esattamente con contabilizzatori termosifoni

Ti riferisci a quello che mettono sul termosifone quando vengono installate le termovalvole?

In genere viene messo a metà termosifone e conteggia il calore in base a come si è impostata la valvola
 
Se ho capito bene con il termine contabilizzatore forse tu intendi il ripartitore cioè lo "scatolotto" che viene messo circa a metà del termosifone, come indicato da Ercolino, e che conteggia il calore a come è stata impostata la termovalvola. In realtà ogni ripartore è programmato per contabilizzare il calore in base alle dimensioni effettive ed al tipo di termosifone ... quindi il fatto che scatti una cifra ogni 70 minuti ad una certe temperatura dipende da come il ripartitore è stato programmato in base alle dimensioni fisiche del termosifone. Mi risulta che questi ripartitore abbiano due sonde che misurano la temperatura: la prima sonda è a contatto del termosifone mentre la seconda è posta verso la parte esterna dello scatolotto e rileva la differenza termica che si viene a creare quando il termosifone è acceso. Più è alta la differenza termica e più in proporzione il termosifone scambia calore con l'ambiente e consuma calore ... c'è da dire però che questa differenza termica influisce solo marginalmente sulla contabilizzazione e viene scartata quando si presentano dei casi estremi di funzionamento. Se l'ambiente ha già una temperatura di circa 24 gradi, è chiaro che il termosifone scambierà poco calore quando viene tenuto acceso dalla termovalvola posizionata al massimo, ma comunque il termosifone è acceso e consuma. Per contro, se la differenza termica tra le sonde è alta, c'è una maggiore trasmissione di calore verso l'esterno e quindi il termosifone consumerà di più ed il ripartitore, di conseguenza, scatterà in proporzione più velocemente.
 
Si esatto, mi riferisco all'apparecchio che si attacca ai radiatori dei termosifoni.
Volevo capire il principio di funzionamento ed in base a quali condizioni scattano.
Quindi, mi confermi che è normale con una temperatura ambiente più alta, il fatto che ci metta più tempo a scattare. Perchè c'è meno differenza di temperatura tra il radiatore e l'ambiente esterno.
Ma in genere, quant'è la differenza di temperatura minima, per far si che avvenga lo scatto?

Il mio è un impianto condominiale e gli operai della ditta sono venuti a montarli. Anche io, avevo letto che dovrebbero stare alla metà dell'altezza del termosifone.
Mentre a noi, li hanno montati in alto! Quasi alla sommità! Proprio dove i radiatori sono più caldi!
Così non paghiamo di più di quanto dovremmo? Non vorrei che l'avessero fatto "apposta", per far pagare di più a tutti i condomini.
Visto che, se non mi sbaglio, i soldi dei consumi vanno (almeno in parte) alla ditta a cui l'amministratore si è rivolto.

Comunque, gli apparecchi sono questi. E come si può vedere non c'è alcun sondino esterno.
Quindi, hanno un doppio sensore. Uno a contatto col radiotore, dove c'è la lamina di metallo. Ed un altro dall'altro lato, sotto al display?
Giusto?

 
Ultima modifica:
Già che ci sono, un'altra domanda...
In un impianto che sta funzionando correttamente, i termosifoni devo avere i radiatori completamente caldi.
Oppure, caldi solo in alto e freddi in basso?
Perchè ho il termosifone del bagno completamente caldo. Mentre quelli degli altri locali, sono caldi sopra e freddi sotto.
Sono tutti i con i detentori (presenti in basso) aperti allo stesso modo e l'eventuale aria è stata già spurgata da tutti i termosifoni.
 
Si esatto, mi riferisco all'apparecchio che si attacca ai radiatori dei termosifoni.
Volevo capire il principio di funzionamento ed in base a quali condizioni scattano.
Quindi, mi confermi che è normale con una temperatura ambiente più alta, il fatto che ci metta più tempo a scattare. Perchè c'è meno differenza di temperatura tra il radiatore e l'ambiente esterno.
Ma in genere, quant'è la differenza di temperatura minima, per far si che avvenga lo scatto?

Il mio è un impianto condominiale e gli operai della ditta sono venuti a montarli. Anche io, avevo letto che dovrebbero stare alla metà dell'altezza del termosifone.
Mentre a noi, li hanno montati in alto! Quasi alla sommità! Proprio dove i radiatori sono più caldi!
Così non paghiamo di più di quanto dovremmo? Non vorrei che l'avessero fatto "apposta", per far pagare di più a tutti i condomini.
Visto che, se non mi sbaglio, i soldi dei consumi vanno (almeno in parte) alla ditta a cui l'amministratore si è rivolto.

Comunque, gli apparecchi sono questi. E come si può vedere non c'è alcun sondino esterno.
Quindi, hanno un doppio sensore. Uno a contatto col radiotore, dove c'è la lamina di metallo. Ed un altro dall'altro lato, sotto al display?
Giusto?


Quelli sono ripartitori, servono a determinare come ripartire la spesa del riscaldamento tra i condomini (che non dipende dai ripartitori, ma dal gas, dalla caldaia e dalla manutenzione).
L'importante è che vengano messi allo stesso modo a tutti i condomini.
 
La frequenza degli scatti del ripartitore è funzione della temperatura del termosifone, della temperatura dell'ambiente, delle dimensioni fisiche del termosifone e delle ripartizione fatta a sua tempo dalla ditta che gestisce i ripartitori. Ciascun ripartitore dell'impianto condominiale è stato a suo tempo programmato in modo diverso dagli altri in base alle caratteristiche dell'impianto di riscaldamento, in particolare proprio le caratteristiche fisiche del termosifone su cui è stato montato e le caratteristiche fisiche dell'intero impianto condominiale. Per esempio un ripartitore montato e programmato su un calorifero grande scatterà più in fretta di un ripartitore montato su un termosifone più piccolo a parità di temperatura del calorifero e a parità di temperatura dell'ambiente. Alla tua domanda quindi non si può dare una risposta senza conoscere le caratteristiche del tuo impianto di riscaldamente e della ripartizione che è stata fatta dalla ditta.

xenokz ha scritto:
Ma in genere, quant'è la differenza di temperatura minima, per far si che avvenga lo scatto?

In genere la posizione dove sono montati i ripartitori è circa 2/3 dell'altezza del termosifoni, ma so che possono esistere delle eccezzioni ... che in realtà non conosco, probabilmente una riguarda la profondità del termosifone. Comunque eventuali anomalie andrebbero segnalate alla ditta che ha incarico la gestione dei ripartitori.

xenokz ha scritto:
Il mio è un impianto condominiale e gli operai della ditta sono venuti a montarli. Anche io, avevo letto che dovrebbero stare alla metà dell'altezza del termosifone.
Mentre a noi, li hanno montati in alto! Quasi alla sommità! Proprio dove i radiatori sono più caldi!


Nel mio condominio, che ha i ripartitori e le termovalvole, i soldi che i condomini versano per la spese del risldamento vanno all'amministazione del condominio e solo il canone previsto per la gestione dei ripartitori viene versato dall'amministratore alla ditta che li mantiene. Credo che avvenga ciò per tutti i condomini. Quindi la ditta non dovrebbe avere la convenienza a fare ciò che supponi.

xenokz ha scritto:
Così non paghiamo di più di quanto dovremmo? Non vorrei che l'avessero fatto "apposta", per far pagare di più a tutti i condomini.
Visto che, se non mi sbaglio, i soldi dei consumi vanno (almeno in parte) alla ditta a cui l'amministratore si è rivolto.


Io credo che non esista una posizione esatta prevista per il sensore che misura la temperatura esterna ... quindi non si può dire con certezza che è sotto al display. Secondo me dipende dalla marca e dal tipo di ripartitore.

xenokz ha scritto:
Quindi, hanno un doppio sensore. Uno a contatto col radiotore, dove c'è la lamina di metallo. Ed un altro dall'altro lato, sotto al display?
Giusto?

Se la termovalvola del termosifone è regolata bene ed il locale sta raggiungendo la temperatura prevista è normale che il termosifone sia freddo nella parte bassa e caldo nella parte alta. Solo quando l'ambiente è particolarmente più basso come temperatura impostata con la termovalvola allora l'intero calorifero è caldo.

xenokz ha scritto:
Oppure, caldi solo in alto e freddi in basso?
Perchè ho il termosifone del bagno completamente caldo. Mentre quelli degli altri locali, sono caldi sopra e freddi sotto.
Sono tutti i con i detentori (presenti in basso) aperti allo stesso modo e l'eventuale aria è stata già spurgata da tutti i termosifoni.

Tieni presente che io personalmente credo che aver messo le termovalvole ed i ripartitori su degli impianti di riscaldamento che hanno circa 50 anni sia stata una vera follia e credo che il consumo involontario sia oltre modo superiore al 30% di quello volontario e misurabile mediante i ripartitori (la legge dice così) ... su per giù dico che la proporzione dovrebbe essere stata il contrario ovvero 70% di consumo involontario e 30% di consumo mediante i ripartitori per impianti vecchi e non coibentati. Alla base del mio ragionamento c'è il fatto che le colonne ascendenti dei termosifoni non sono coibentate e quindi buona parte del calore viene disperso ... in particolare i piani bassi usufruiscono delle perdite di calore dovute alla mancanza di coibentazione e misurano poco calore contabilizzato. Poi ogni impianto è diverso e quindi non si può fare un ragionamento ed una legge che vada bene per tutti che riguarda impianti di mezzo secolo fa. Se non erro i "cugini" francesi hanno prevententivamente inibito l'obbligo per gli impianti vecchi. Poi ci sono altri aspetti che dovrebbero essere presi in considerazione su questo tema. Scusa ma mi sono sfogato.
 
Grazie per la risposta.
Per quanto riguarda il discorso del termosifone del bagno interamente caldo, posso dirti che sta sempre così.
Anche quando la temperatura ambiente è prossima a quella impostata sulla termovalvola.
mentre gli altri termosifoni, sono caldi sopra e freddi sotto.

Non ti devi scusare per lo sfogo, anche perchè la penso esattamente come te.
Io abito in un edificio vecchio, con infissi vecchi e senza doppi vetri... quindi, molto del calore immagazzinato si perde ogni giorno.
Con la conseguenza che ogni giorno (pure se le termovalvole sono impostate sui 20°), si ricomincia da capo ed i termosifoni consumano di nuovo. Perchè la temperatura è scesa troppo durante la notte.
In definitiva, in vecchie abitazioni questi sistemi non servono a nulla. Perchè non fanno risparmiare nulla.
 
Per quanto riguarda il discorso del termosifone del bagno interamente caldo, posso dirti che sta sempre così.
Anche quando la temperatura ambiente è prossima a quella impostata sulla termovalvola.
mentre gli altri termosifoni, sono caldi sopra e freddi sotto.
I termosifoni che sono caldi in alto e freddi in basso non stanno funzionando bene, vuol dire che ci sono bolle d'aria che impediscono la corretta circolazione dell'acqua calda. In questi casi è necessario farli "sfiatare" fino a che esce solo acqua senza "colpi di tosse" attraverso le apposite valvoline.

Se non lo hai mai fatto, è meglio rivolgersi ad un tecnico specializzato anche perché è necessario controllare il livello dell'acqua nell'impianto (che è condominiale se non ho capito male, quindi bisogna avvisare anche l'amministratore).
 
Per il problema dei termosifoni che sono, caldi nella parte superiore e freddi nella parte inferiore, è dovuto all'intervento delle valvole termostatiche ... poi ci può anche stare anche il fatto che siano presenti delle bolle d'aria ma se ptrchiappe legge quello che ha scritto xenokz si può accorgere che non può essere così in quanto i termososifoni sono già stati spurgati:

xenokz ha scritto:
Sono tutti i con i detentori (presenti in basso) aperti allo stesso modo e l'eventuale aria è stata già spurgata da tutti i termosifoni.

Vedi xenokz il fatto che ci siano delle dispersioni di calore sulle colonne non coibentate non vuol dire che necessariamente un appartamento abbia bisogno di più calore di un altro per ragioni dipendenti dall'isolamento termico delle finestre ... può essere come no, cioè è indipendente. Secondo me un appartamento con vecchie finestre e spifferi d'aria (esagero per assurdo, ma non troppo) ha maggiormente bisogno di calore rispetto ad un altro con le finestre a taglio termico e vetri doppi ... questo sarebbe naturale ed ha spinto i nostri capoccioni di legislatori ad approvare queste norme con il seguente spirito: chi consuma di più di riscaldamento deve pagare di più. Però sulle colonne non coibentate è evidente una dispersione del calore trasportato e secondo me è consumo involontario quindi, in genere nei palazzi vecchi, le colonne ascendenti non coibentate hanno una temperatura dell'acqua che descresce con l'aumentare dell'altitudine dei piani dovuta alla dispersione ... come dire ai piani bassi c'è una termperatura di mandata superiore ai piani alti e della dispersione chi ne può usufruire in parte ? i piani bassi dove il consumo volontario letto mediante i ripartitori è più basso perchè la richiesta di calore è inferiore rispetto ai piani alti proprio per la dispersione delle colonne non coibentate.

Recentemente ho riletto un articolo, di cui metto il link, in cui si parla di deroghe possibili agli impianti e faccio questa considerazione "da profano" sulla materia: per avvallare le possibile deroghe serve una perizia tecnica che dimostri certe caratteristiche dell'impianto ... per esempio la differenza di fabbisogno tra alcuni appartamenti sia superiore al 50% ...
Prendiamo come esempio questa bella pensata ... se la perizia venisse fatta durante un inverno particolarmente rigido oppure particolarmente mite potrebbe dare risultati diversi. Ricordo per chi legge che io sto pensando a palazzi di mezzo secolo fa con impianti di riscaldamento vecchi. Ok la centrale termica è a norma ma par l'intero impianto come la mettiamo ?
Comunque io non sono un termotecnico e qui mi fermo ... ho detto il mio pensiero sull'argomento.

xenokz ha scritto:
Non ti devi scusare per lo sfogo, anche perchè la penso esattamente come te.
Io abito in un edificio vecchio, con infissi vecchi e senza doppi vetri... quindi, molto del calore immagazzinato si perde ogni giorno.
Con la conseguenza che ogni giorno (pure se le termovalvole sono impostate sui 20°), si ricomincia da capo ed i termosifoni consumano di nuovo. Perchè la temperatura è scesa troppo durante la notte.
In definitiva, in vecchie abitazioni questi sistemi non servono a nulla. Perchè non fanno risparmiare nulla.
 
Grazie per la risposta.
Per quanto riguarda il discorso del termosifone del bagno interamente caldo, posso dirti che sta sempre così.
Anche quando la temperatura ambiente è prossima a quella impostata sulla termovalvola.
mentre gli altri termosifoni, sono caldi sopra e freddi sotto.

Non ti devi scusare per lo sfogo, anche perchè la penso esattamente come te.
Io abito in un edificio vecchio, con infissi vecchi e senza doppi vetri... quindi, molto del calore immagazzinato si perde ogni giorno.
Con la conseguenza che ogni giorno (pure se le termovalvole sono impostate sui 20°), si ricomincia da capo ed i termosifoni consumano di nuovo. Perchè la temperatura è scesa troppo durante la notte.
In definitiva, in vecchie abitazioni questi sistemi non servono a nulla. Perchè non fanno risparmiare nulla.

Nelle vecchie abitazioni questi sistemi danno il giusto risparmio a chi adegua il proprio appartamento con adeguati infissi e isolamento termico (interventi tra l'altro soggetti a detrazione), gli altri giustamente pagano di più rispetto alla precedente suddivisione millesimale perchè avranno bisogno di maggiore energia per riscaldare il proprio appartamento.
 
Ultima modifica:
Guarda porf che sia "giusto" il risparmio è una affermazione che mi sento proprio di contraddire per il mio condominio ... sull'impianto di riscaldamento condominiale e con i conti alla mano degli ultimi anni abbiamo speso circa la stessa cifra di quando non c'era questa legge. Invece ora i diversi condomini/proprietari pagano delle quote diverse in base ai consumi ... quindi tutto normale ? E' la la legge che lo dice. Io sostengo che non è normale per i motivi che ho già detto prima e che riguradano generalmente gli impianti vecchi. Poi c'è caso e caso. Io ho preso tutti gli accorgimenti per proteggermi dal freddo, per esempio infissi a taglio termico ... i vantaggi ci sono e sono evidenti ma che sia giusto il risparmio nel caso di valvole e ripartitori proprio NO nel mio condominio.
 
Guarda porf che sia "giusto" il risparmio è una affermazione che mi sento proprio di contraddire per il mio condominio ... sull'impianto di riscaldamento condominiale e con i conti alla mano degli ultimi anni abbiamo speso circa la stessa cifra di quando non c'era questa legge. Invece ora i diversi condomini/proprietari pagano delle quote diverse in base ai consumi ... quindi tutto normale ? E' la la legge che lo dice. Io sostengo che non è normale per i motivi che ho già detto prima e che riguradano generalmente gli impianti vecchi. Poi c'è caso e caso. Io ho preso tutti gli accorgimenti per proteggermi dal freddo, per esempio infissi a taglio termico ... i vantaggi ci sono e sono evidenti ma che sia giusto il risparmio nel caso di valvole e ripartitori proprio NO nel mio condominio.

In linea di massima però è giusto che sul totale condominiale di spesa, chi consuma di più paghi di più.
 
E' giusto in generale ! Però ci possono essere degli aspetti che riguardano taluni impianti di cui si avrebbe dovuto tenere in conto, soprattutto quelli datati. Guarda che non è l'unico apetto negativo la mancanza di coibentazione delle colonne ... semmai è il più diffuso tra i più datati. Ma ce ne sono degli altri che vanno a "bisticciare" con le norme e l'adeguamento dell'impianto alle nuove normative. Ci sono delle implicazioni, come l'asseverazione di un tecnico, che è prescritta dalle norme (asseverazione = dichiarazione ed è la normativa che chiama così la dichiarazione) e che dovrebbe dichiarare che il costo delle nuove normative è superiore ai benefici ... ma io mi domando chi è quel tecnico che (seriamente parlando) si assume la responsabilità in casi non limpidissimi ? Come valuta i costi e come valuta i benefici ? Da qui il marasma, abitando in certi vecchi condomini, si ritrovano certi proprietari/inquilini con un parere mentre altri sono sono del parere contrario.
 
Vi ringrazio per le risposte.
Comunque, rimango dell'idea che in vecchie abitazioni come la mia, questo sistema non serve a nulla! Perchè non fa risparmiare nulla!
Impostando le valvole a 20°. Puntuale ogni anno come calano le temperature, si perdono di notte 2-3° (17-18° ambientali). Ed il giorno successivo, i termosifoni devono stare tutte le ore accesi per recuperare quei 2-3°. Dov'è il risparmio?
Io, non mi possono permettere di spendere 2000 euro per sostituire finestre, vetri e infissi.
Quindi, dovrei spendere altri soldi (che non si ammortizzerebbero prima di qualche anno), per avere qualche beneficio da questo sistema che ci è stato imposto.
"Fantastico".

Sul discorso del termosifone "tutto caldo" o "metà caldo", io ancora non riesco a capire in quale dei 2 modi funziona correttamente.
Ognuno dice una cosa diversa ed anche ricercando su "google", non ci si capisce nulla.
Io so solo una cosa... che il termosifone del bagno mi rimane tutto caldo, mentre gli altri no.
 
Impostando le valvole a 20°. Puntuale ogni anno come calano le temperature, si perdono di notte 2-3° (17-18° ambientali). Ed il giorno successivo, i termosifoni devono stare tutte le ore accesi per recuperare quei 2-3°. Dov'è il risparmio?
Sotto questo punto di vista non cambia nulla. Per riscaldare il tuo appartamento e compensare le sue dispersioni serve tot. energia e quella non e' cambiata rispetto a prima.
Diverso puo' essere il discorso dei consumi.
La presenza delle valvole termostatiche impedisce il superamento della temperatura degli ambienti oltre i valori impostati (surriscaldamento) soprattutto nei vecchi impianti sovradimensionati (non di rado si trovavano ambienti a 22-24° o piu') o in presenza di apporti gratuiti (soleggiamento, macchiari, ...) .
Questo si traduce in minor contabilizzazione da parte dei ripartitori e quindi minor costo.
Chiaro poi che passando da una ripartizione a millesimi (calcolati in base ai volumi o alle superfici) a uno a consumi si creano scontenti fra chi si trova a pagare di piu' (perche' abita appartamenti piu' energivori) e chi paga meno (perche' magari abita nei piani centrali).
Lo spirito e' quello di invogliare a consumare meno e questo lo si ottiene solo con interventi di efficientamento energetico.

Sul discorso del termosifone "tutto caldo" o "metà caldo", io ancora non riesco a capire in quale dei 2 modi funziona correttamente.
Ognuno dice una cosa diversa ed anche ricercando su "google", non ci si capisce nulla.
Io so solo una cosa... che il termosifone del bagno mi rimane tutto caldo, mentre gli altri no.
La differenza di temperatura fra parte alta e parte bassa del termosifone e' determinata dalla differenza di temperatura tra l'ambiente e la temperatura impostata sulla termostatica. Questa determina la variazione dell' apertura della valvola e quindi della portata d'acqua entrante.
Piu' la temperatura ambiente si avvicina alla temperatura impostata, piu' la valvola si chiude riducendo la portata d'acqua, la temperatura media del termosifone sara' piu' bassa aumentando il salto termico tra parte alta e bassa e riducendo l'apporto di calore verso l'ambiente.
Diversamente piu' l'ambiente e' freddo rispetto alla temperatura impostata sulla termostatica, piu' la valvola si apre e la portata sara' massima, la temperatura media del termosifone sara' piu' alta riducendo il salto termico tra parte alta e bassa e aumentando l'apporto di calore verso l'ambiente.

Il calorifero caldo quindi puo' essere dovuto:
-Il calorifero e' in fase di riscaldamento e la temperatura ambiente voluta e' molto distante (valvola tutta aperta)
-Il calorifero e' sottodimensionato e non riesce a riscaldare alla temperatura voluta l'ambiente (valvola sempre aperta)
-Valvola bloccata (sempre aperta) (provare a sboccarla, nel caso va sostituita)

Non esiste correlazione con gli altri ambienti. Se in un ambiente il calorifero e' piu' freddo (temperatura ambiente prossimo a quella voluta) un altro puo' essere piu' caldo (temperantura ambiente ancora lontana dalla voluta). Questo perche' un ambiente puo' avere maggiori dispersioni o beneficiare di maggiori apporti gratuiti rispetto un'altro.

Prova momentaneamente ad impostare un valore inferiore sulla termostatica (valore temperatura ambiente leggermente minore). La valvola si interverra' prima e vedrai che il termosifone risultara' piu' freddo.
Se invece la valvola non interviene anche impostando bassi valori prova a sbloccarla (non e' raro che si blocchi) aprendola e chiudendola piu' volte.
 
Ti ringrazio per la risposta.
Ricordo tempo fa, che provai ad impostare la valvola al massimo (sempre in funzione), sul termosifone del bagno e di un'altra stanza.
Il termosifone del bagno risultava essere completamente caldo (come sempre), mentre l'altro caldo sopra e freddo sotto (come sempre).
In base ciò che hai scritto, anche quello dell'altra stanza sarebbe dovuto essere completamente caldo. Invece, no.
 
Ti ringrazio per la risposta.
Ricordo tempo fa, che provai ad impostare la valvola al massimo (sempre in funzione), sul termosifone del bagno e di un'altra stanza.
Il termosifone del bagno risultava essere completamente caldo (come sempre), mentre l'altro caldo sopra e freddo sotto (come sempre).
In base ciò che hai scritto, anche quello dell'altra stanza sarebbe dovuto essere completamente caldo. Invece, no.


Dipende anche dalla tipologia del termosifone, se in alluminio o ghisa


Sicuramente in bagno è un termo arredo in alluminio e quindi rimane tutto caldo.
 
Dipende anche dalla regolazione dei detentori (se piu' aperti o meno) e quindi dalle variazioni del flusso e dai bilanciamenti effettuati
Dipende anche dal tipo di impianto (monotubo, bitubo, a colonne o orizzontale)
 
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