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A History of Violence

gahan

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25 Febbraio 2004
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Cronenberg all'essenziale: in questo progetto, dichiaratamente il suo più commerciale, prende quello che doveva essere un action a rivoltellate e lo trasforma in un film d'autore sui vari strati della natura umana, dell'identità e dell'ineluttabilità del passato e della sua brutalità. I primi cinquanta minuti sono quelli con la carica più evidente, sin dal bellissimo piano sequenza iniziale sui due criminali in partenza (uno dei quali è similissimo al protagonista: già un indizio, ma non nella direzione che sembra più evidente) per staccare immediatamente verso Millbrook ed il bar di Tom Stall. Le sequenze violente giungono dirette e viscerali, con per vette le parallele esplosioni di padre e figlio nell'universo di violenza ed il centrale duello sul prato di casa. Qui il film si divide in due, perde la carica più superficiale di mistero, ma è ancora rigoroso: un disagio elementare, parallelo, leggibile sotto molte prospettive (e chi ama il canadese le ritroverà estasiato, altri storceranno il naso), nel quale Cronenberg rimette tutto sé stesso celandosi perfido dietro un velo sottile. I suoi ragni e le sue mosche sono ancora lì, sul manifesto di questa universale storia di violenza.

Voto: ****
 
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..e le mutazioni ? ...le trasformazioni del corpo ? la diversità....???
ero indeciso se andarlo a vedere o no... :doubt:
 
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No no, non c'è nulla di tutto ciò. Però non lo vedo come un difetto: personalmente, dopo Spider (che era già un film diverso per lui), questo lo vedo come una conferma eccelsa delle sue qualità. Certo, bisogna esser disposti a stare al gioco... :eusa_think:
 
lo stesso al quale doveva star lui se voleva continuare a girare qualcosa: ovvero proporre qualcosa di più commerciale. Il risultato però è ottimo, e il segno distintivo del simil splatter (giusto in un paio di occasioni) non poteva mancare, quasi fosse una firma, sia pure fugacemente abbozzata.
Mi è piaciuto.

***
 
Non è un film brutto, ma non è nemmeno un progetto di Cronenberg, e si vede, perchè manca la visionarietà e soprattutto la lucidità perseguita fino in fondo dei suoi progetti migliori.
Come è già stato detto, è un film diviso in due con una bella prima parte ambigua ed sottilmente inquietante (questa sì molto cronenberghiana), ed una seconda che sembra girata in maniera sbrigativa, un po' troppo schematicamente, in cui i personaggi si muovono come burattini (e con almeno un momento di umorismo involontario) e Cronenberg che sembra non vedere l'ora di chiudere il tutto e andare a casa.
Va bene questo film, va bene Spider, ma io sto ancora aspettando il "seguito" di eXistenZ (nel senso di un nuovo progetto di Cronenberg capace di appassionarmi allo stesso modo).
Questo film è un'altra cosa, ma non è quello che stavo aspettando.
***
 
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Questo andag vuol sempre i capolavori... :icon_rolleyes: :D
 
da Cronenberg, o da Spike Lee, sì :)
anche perchè se non ce li danno loro, i capolavori, da chi possiamo aspettarceli? :eusa_whistle:
faccio notare che sono passati 7 anni da eXistenZ, mica pochi...
 
Mah, è anche questione di opinioni: secondo me La 25a ora ha tutti i crismi del capolavoro, ma so già che non sei d'accordo. Poi per avere un capolavoro (Cronenberg ne ha fatti solo due di film da allora: questo e Spider) sette anni sono pochi, sì: quanti capolavori ricordi tu negli ultimi 7 anni, andando anche oltre Cronenberg o Lee? Come capolavoro assoluto mi viene in mente Million Dollar Baby, ma forse dimentico qualcosa perché sto ancora dormendo... Poi tu ci metteresti dentro, che ne so... Un altro Spike? Jonze col suo Kaufman in Se mi lasci ti cancello? Io no. :D Altri ci metterebbero dentro i coreani Chan-wook (capisco) o Ki-duk (capisco molto meno)... Io ci metterei, molto vicini al capolavoro per una serie di motivi, Donnie Darko e Mysterious Skin. Questione di opinioni. I capolavori arrivano molto di rado: nel frattempo godiamoci i filmoni come A History of Violence. :icon_wink:
 
non so cosa dirti, io da Cronenberg mi aspetto sempre il capolavoro o comunque il grandissimo film perchè so che ne è capace ed a questo mi ha abituato.
Questo non è nè l'uno nè l'altro, come (per una volta) siamo tutti d'accordo avendolo classificato come "buon film, da vedere", ma non certo un filmissimo nè un filmone, nè un film imperdibile.

Tutto qua, il mio rammarico è soltanto relativo alle possibilità di Cronenberg, non volevo riaprire per l'ennesima volta il librone della storia del cinema, dei confronti e delle classifiche di merito... :rolleyes:
;)
 
Sarà che son buono e mi accontento: meglio questo di Munich, comunque. :icon_cool:
 
...che non c'entra niente, comunque qualcosa devi pur scrivere per avere l'ultima parola... :glasses9:
 
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