tylermets
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beh, i piloti sono comunque dei lavoratori, pagati tantissimo ma con contratti ben precisi che gli impongono di fare o non fare certe cose, ed essere in pista quando ci sono i gran premi è uno di quelli (così come nel mio piccolo, da dipendente, devo venire a lavorare in ufficio malgrado tutto perché il mio ruolo non è compatible con lo smart working), quindi in Australia se non viene annullato il GP o deciso diversamente dalla scuderia ci devono andare. Mi piacerebbe vedere la stessa indignazione quando corrono nei paesi come in Russia, in Cina in Azerbaijan o nei paesi arabi dove i diritti umani sono costantemente calpestati, ma vabbè.
il problema é un altro. tu vai a lavorare e poi dici a tutto il mondo che il tuo capo pensa solo ai soldi e se ne frega dei diritti degli esseri umani, dici che costringe tutti a rischiare la salute per fare soldi? é come quando quelli della NBA dicono che é ingiusto calpestare i diritti civili e poi vanno in cina a giocare. é l'ipocrisia che c'é che non sopporto. sei un dipendente? fai quello che devi fare o rinunci al tuo lavoro se questo comporta andare contro ai tuoi diritti di essere umano, andare in Australia e dire che il GP si fa in nome del dio denaro é solo ipocrita.
LH puó benissimo non correre, corre il terzo pilota. non si ferma il mondo, ma lui é il primo a non credere a quello che dice. quindi é in pista come tutti gli altri, che almeno non sono ipocriti da andare a sputare nel piatto dove tutti mangiano. la differenza é quella.