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I casi di esposizione (non autorizzata) di dati personali non si arrestano: l'ultimo in ordine di tempo riguarda Microsoft e i 250 milioni di utenti che si sono rivolti al suo servizio di supporto tecnico. Una mole di informazioni decisamente elevata è rimasta liberamente accessibile in rete, per almeno due giorni, prima che gli esperti di sicurezza di Comparitech segnalassero l'accaduto alla casa di Redmond - sono gli stessi ricercatori che, a dicembre scorso, hanno fatto luce su una vicenda analoga relativa agli utenti Facebook.
https://www.hdblog.it/microsoft/articoli/n515781/microsoft-dati-personali-utenti-sicurezza/
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