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Nasce Radioplayer Italia, l'aggregatore ufficiale della Radio

ERCOLINO

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Il 28 aprile è una data importante per la radiofonia italiana. Nasce Radioplayer Italia, l’App completamente gratuita, compatibile con tutti i sistemi operativi e tutti i device digitali, che rende semplice e immediato l’ascolto in streaming di centinaia di emittenti. I 44 milioni di italiani che ogni settimana ascoltano la Radio hanno a disposizione un nuovo accesso all’universo audio: unico, sicuro, certificato. Voluto da PER Player Editori Radio, la società che raccoglie Rai Radio, i grandi network privati e le associazioni dell’emittenza locale. In pratica la totalità del sistema radiofonico italiano. Radioplayer Italia è il primo aggregatore gestito dagli editori, grazie all’accordo tra PER e Radioplayer Worldwide, il partner tecnologico già operativo in dieci Paesi tra i quali Regno Unito, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda, Norvegia, Svizzera, Spagna, Canada.


Dettagli
 
Mah, ce n’era bisogno? Esistono già altre app che fanno egregiamente la stessa funzione. La differenza sta invece dietro... è una iniziativa dei network nazionali e non indipendente. Io uso già altre app che funzionano a meraviglia!
Non lo so, pare tecnologicamente adeguata a supportare una molteplicità di utilizzi...
Ciò detto, sul mio smartphone la installerò per farmi un'idea...ma non ci crede nessuno che mi soppianterà quella di FM-world, che è più mirata ad un appassionato... ;)
(visto poi l'elenco, le radio sono veramente poche, chiaro che alla fine magari si ascoltano sempre quelle, ma oltre alle principali ci sono delle radio allucinanti che ci si chiede perchè ci siano, quando non ci sono radio tipo Millennium o Otto FM)
(poi capisco che è un'iniziativa patriottica, ma io ci voglio perlomeno le principali svizzere, francesi e inglesi...non c'è manco Capodistria o San Marino...)
 
Ultima modifica:
Non lo so, pare tecnologicamente adeguata a supportare una molteplicità di utilizzi...
Ciò detto, sul mio smartphone la installerò per farmi un'idea...ma non ci crede nessuno che mi soppianterà quella di FM-world, che è più mirata ad un appassionato... ;)
(visto poi l'elenco, le radio sono veramente poche, chiaro che alla fine magari si ascoltano sempre quelle, ma oltre alle principali ci sono delle radio allucinanti che ci si chiede perchè ci siano, quando non ci sono radio tipo Millennium o Otto FM)
(poi capisco che è un'iniziativa patriottica, ma io ci voglio perlomeno le principali svizzere, francesi e inglesi...non c'è manco Capodistria o San Marino...)

Non l’ho citata x non fare pubblicità ma sì, FMWorld è milioni di volte meglio e implementa pure le visual radio. L’iniziativa non ha nulla di patriottico ma molto di commerciale (ovviamente in favore dei “player” più grossi che l’hanno pensata, finanziata e messa on line). Per come funziona l’associazione a essa, dubito che vedremo molta scelta al di fuori dei “soliti noti”. Poi, se uno ascolta solo network, è un ottimo sostituto della fm o del dab. Ma non nasce certo x favorire il pluralismo e la varietà d’ascolto!
 
Non l’ho citata x non fare pubblicità ma sì, FMWorld
Mah, guarda, io non mi son fatto problemi a citarla, perchè secondo me non è una cosa in concorrenza, è una cosa diversa, forse FM World sarà una cosa contemporaneamente vecchia e infantile (come me)...però vuoi mettere, vedere le liste delle frequenze delle radio per città... :D
(giusto per estremizzare, con una roba che direte...ma dai...ma a me piace...)
E' un'altra impostazione e non può essere che quella per chi come me è cresciuto, ha lavorato e vissuto di radio...e mica di app... ;)
Ricorda: il medium è il messaggio (McLuhan)
 
Ultima modifica:
Mah, guarda, io non mi son fatto problemi a citarla, perchè secondo me non è una cosa in concorrenza, è una cosa diversa, forse FM World sarà una cosa contemporaneamente vecchia e infantile (come me)...però vuoi mettere, vedere le liste delle frequenze delle radio per città... :D
(giusto per estremizzare, con una roba che direte...ma dai...ma a me piace...)
E' un'altra impostazione e non può essere che quella per chi come me è cresciuto, ha lavorato e vissuto di radio...e mica di app... ;)
Ricorda: il medium è il messaggio (McLuhan)

Hai ragione... forse per questo piace anche a me (come Radio Garden, del resto!). Detto da uomo di radio anch’io.
 
Una delle cose che mi sono saltate subito all’occhio sono m2o Dance che si ascolta solo in DAB e Radio Capital Funky Town. L’unica radio che manca del gruppo RTL 102.5 è RTL 102.5 Groove
 
L'ho provata e devo dire che non é male, l'interfaccia é semplice ma funzionale e soprattutto reattiva. C'è una funzionalità non molto pubblicizzata che é quella di poter riprodurre i podcast anche se sono assenti le varie funzionalità di download automatico presenti sulle app apposite per podcast.
 
Rispetto a TuneIn cos'ha di meglio e di peggio?

Dovrebbe integrarsi meglio a livello di diverse interfacce digitali, dal dab alle automotive, passando per smartphone, tablet e pc favorendo altresì la fruizione di contenuti “verticali” e offline (podcast e simili) accanto agli streaming classici... In realtà è una operazione che risponde a una logica economica ben precisa: che la gestione degli aggregatori radiofonici (e quindi la gestione dei contenuti e della pubblicità ad essi legati) sia in mano agli editori senza passare per terzi (gli autori delle app “universali” tipo TuneIn che di fatto guadagnano da contenuti prodotti da altri). Se tutto questo ha un senso commerciale, è però evidente che c’è un’alta probabilità di dover dire presto addio alla fruizione libera delle varie emittenti mondiali: è infatti prevedibile che ognuno si rinchiuderà nel proprio orticello bloccando l’accesso a contenuti e a ip “estranei”, selezionando e criptando di fatto preventivamente le trasmissioni che vorrà o non vorrà diffondere in zone specifiche. Si potrebbe arrivare persino a richiedere un pagamento x l’ascolto (pay-per-listen). Taccio poi sulla composizione di questo “cartello”: è evidente che favorirà i grandi editori penalizzando i piccoli, l’associazione a PER non è libera e gratuita ma a pagamento... Inghilterra, USA, Belgio e Francia stanno andando avanti x questa strada, PER vuole seguirne l’esempio. Se avete seguito i contenziosi tra TuneIn e BBC e tra TuneIn e RTBF/BRT avrete 2 ottimi esempi x capire di cosa parlo.
 
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Problema per le piccole realtà che non possono entrare nell’app, dalle realtà locali a quelle web. Almeno fino a qualche settimana fa
 
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