Per quanto mi riguarda, come già ho detto prima, sono per la libertà nell'uso del contante (e spiego perché)
Faccio però alcune considerazioni. In primis, in Italia siamo un paese con età media alta e bassa digitalizzazione.
Essere digitalizzati non vuoldire saper mandare le foto dei nipoti alle amiche su whatsapp: ancora oggi mi capita gente per strada con iphone da 1200€ che mi chiede le indicazioni stradali. Se sapesse usare un cellulare oltre che per le cose base saprebbe trovare la strada per conto proprio
Ma a parte la digressione, il punto è che ci sono persone (non poche) che accreditano la pensione/stipendio su libretto postale (senza contare coloro che hanno conto corrente bancario/postale e non possiedono bancomat).
Motivi della scelta del libretto postale? Costi zero, rischi prossimi allo zero (garanzia Stato+CDP), controllo semplice delle movimentazioni e possibilità di operare in filiale (cosa che purtroppo piace ancora a molti).
Ecco, qui trovate un primo ostacolo: la carta libretto (per chi ce l'ha) serve solo per prelievi/versamenti contanti. Non è una carta di pagamento e non consente di effettuare bonifici.
Risultato? Il pensionato non può detrarre le spese mediche dello specialista privato (fortunatamente SSN, intramoenia e farmacia va bene pure in contanti) e incentiviamo il nero.
Paradosso è che probabilmente l'anziano se avesse potuto recuperare 20€ su 100€ di visita pagando cash, non andava a chiedere il nero allo specialista.
Perché sappiamo bene che l'evasione è generata dal basso (dipendenti e pensionati sono coloro che devono pagare l'IVA finale, non dimentichiamolo) e mediante un effetto di propagazione innesca il nero.
Anche grazie alla fatturazione elettronica di fatto un professionista deve dichiarare tutto e se riceve pagamento in nero a sua volta dovrà farlo sparire comprando in nero dal fornitore (che non fatturerà).
Se infatti tutti i non titolari di P.IVA pagassero fattura (anche in contanti) il nero sarebbe fortemente ridimensionato.
Ecco, premesso che secondo me è comunque poco sensato pagare 5.000€ in contanti (rischio furto per dirne una), voi, da privati cittadini, accettereste un pagamento in contanti di quella cifra? Io no.
Un negozio magari ha lo scanner e può vedere se sono false. E pure il negozio ha dei costi per gestire il contante (rischio furto non coperto da assicurazioni, banconote false etc) sebbene ne ignori spesso la portata.
Se lo Stato volesse incentivarne l'uso, invece di fare lotterie e cashback inutili (maturati soprattutto dove l'evasione era praticamente inesistente) perché non riduce la tassazione sulle transazioni pagate con carta elettronica?
Se incasso 100 e dimostro che 80 dei fatturati me li hanno pagati con carta, perché sugli 80 non mi applichi un credito d'imposta?
Perché si insiste quindi sul pagamento con carta e nel applicare un deterrente sui contanti? Perché è il modo più facile per far credere che le transazioni siano controllabili.
Ma non cambia nulla. Se abbassi il limite contanti e non ho la carta e voglio assolutamente la fattura per garanzia e perché sono onesto, cosa deve fare l'esercente?
Non vedo molte alternative nel dichiarare un totale pari al limite e prendersi in nero l'eccedenza con tutti i problemi che posso nascere dopo.
Quindi il nero ci sarà sempre, anzi, rischiamo di aumentarlo perché metti un paletto.
E la criminalità non credo si può mettere paura a trovare alternative: basta varcare i confini e ha l'imbarazzo della scelta.
Venendo poi alla storia del rdc/nero: siamo sempre lì.
Il rdc lo ritengo una misura sacrosanta perché ha dato un sostegno a molti e perché toglie il coltello dalla parte del manico a settori dove le condizioni lavorative non sono buone.
Se mi dai 500€ per stare sul divano e devo invece prenderne 700 (non sono 700 ma un integrazione per raggiungere la soglia dei 700) per stare 10 ore in piedi in cucina con 40° l'estate con un contratto dichiarato da 6 ore cosa dovrei scegliere?
Non è che togliere il rdc risolve il problema dell'evasione e del lavoro nero. Il problema si elimina con l'aumento delle ispezioni e dei controlli e applicando multe severe (con cui aumentare il finanziamento allo strumento di sostegno).
Sarebbe come chiedere di togliere le pensioni di invalidità per rischio truffe. Poi se ne sentono molti lamentare che il rdc non funziona ma è ovvio che se l'azienda può contattare indirettamente chi cerca lavoro a condizioni peggiorative (no straordinari, meno ore di riposo) da quelle che dovrebbe dichiarare passando da un centro impiego la scelta ricadrà sul primo caso.