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Contanti, tetto a 5 mila euro. Arriva il bonus per i costi dei Pos

Per me usare il contante al posto della carta è anche un modo per darmi un limite. Se hai bisogno di comprarti qualcosa e in tasca hai un tot massimo di contanti, sai che puoi spendere solo quello. Con la carta è più facile, secondo me, spendere oltre il tot che ti sei prefissato.
Anni fa (quando ero più giovane e senza lavoro stabile) se avevo bisogno di qualcosa e usavo i miei risparmi (o mi davano i soldi i miei) e quindi pagavo in contati, avevo un limite di spesa per ogni cosa che dovevo comprare (per esempio un paio di scarpe, un paio di pantaloni). Quando ho iniziato ad avere lavori più stabili e ad usare quindi il bancomat per pagare un acquisto, sovente mi capitava di andare oltre il limite che mi ero imposta.
Ecco un motivo per cui preferisco di più, in certe occasioni, i contanti al bancomat. Perché è un modo per regolarsi meglio.

E, per inciso, di sicuro i grandi evasori non si trovano certo tra i singoli cittadini (ma dovrebbero andare a cercare nelle grandi aziende in primis).
 
I contanti, sono da preferire rispetto a qualsiasi mezzo e metodo di pagamento elettronico.

Se pago con carta e vado in pos di un negozio, digito pin e striscio la carta.

Pin, pan e altri dati vengono trasmessi da router del negozio.

Chi mi garantisce che il router non è stato compromesso.

Chi mi garantisce che il pos, non è stato compromesso.

Chi mi garantisce che il sistema informatico, pc programmi etc, non sono stati compromessi.

Nessuno.

Giocoforza preferisco pagare in contanti.

Poi per determinati pagamenti periodici, f24, bonifici, bollette, una carta ricaricabile con IBAN è più che sufficiente.
 
I contanti, sono da preferire rispetto a qualsiasi mezzo e metodo di pagamento elettronico.

Se pago con carta e vado in pos di un negozio, digito pin e striscio la carta.

Pin, pan e altri dati vengono trasmessi da router del negozio.

Chi mi garantisce che il router non è stato compromesso.

Chi mi garantisce che il pos, non è stato compromesso.

Chi mi garantisce che il sistema informatico, pc programmi etc, non sono stati compromessi.

Nessuno.

Giocoforza preferisco pagare in contanti.

Poi per determinati pagamenti periodici, f24, bonifici, bollette, una carta ricaricabile con IBAN è più che sufficiente.

I codici della carta non vengono trasmessi in chiaro, e le transazioni con chip non si avvalgono del pan ma di un codice one time valido solo per quella determinata transazione.
Il pin non viene trasmesso in nessun modo.
E' più probabile che la carta venga usata in modo malevolo perchè il commesso legge fisicamente i numeri, ma in quel caso basta disconoscere le transazioni, le carte di credito hanno un'assicurazione ad hoc.

E' comunque molto più probabile che ti rubino il portafogli, ti perdi i contanti o ti diano il resto con banconote false, rispetto a queste congetture complottiste.
 
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I codici della carta non vengono trasmessi in chiaro, e le transazioni con chip non si avvalgono del pan ma di un codice one time valido solo per quella determinata transazione.
Il pin non viene trasmesso in nessun modo.
E' più probabile che la carta venga usata in modo malevolo perchè il commesso legge fisicamente i numeri, ma in quel caso basta disconoscere le transazioni, le carte di credito hanno un'assicurazione ad hoc.

E' comunque molto più probabile che ti rubino il portafogli, ti perdi i contanti o ti diano il resto con banconote false, rispetto a queste congetture complottiste.

Non c’è nulla di complottistico. Mah..

Semplice esperienza pluriventennale in banca.

Assicurazioni delle carte si ci sono........

Il codice one time può essere carpito......vedi studio Kaspersky.

La crittografia delle carte, ti prego......
 
Esperienza ventennale da utilizzatore di carte: l'unica volta che mi è successo qualcosa di anomalo è quando mi hanno rubato il portafogli e svuotato il plafond di una carta di credito prima che me ne accorgessi per bloccarla.
Morale della favola: dopo la denuncia le transazioni sono state stornate e non sono neanche comparse in estratto conto, gli unici soldi persi in quel frangente sono stati i pochi contanti presenti nel portafogli.
 
Attualmente uso SumUp, che però mi fattura i suoi servizi dall'Irlanda. Con tutti gli sbattimenti che ne divano per una piccola attività come la mia che fa pochissime operazioni con l'estero, se non nessuna. Sapete se Nexi o altri fatturano dell'Italia?
 
I contanti, sono da preferire rispetto a qualsiasi mezzo e metodo di pagamento elettronico.

Se pago con carta e vado in pos di un negozio, digito pin e striscio la carta.

Pin, pan e altri dati vengono trasmessi da router del negozio.

Chi mi garantisce che il router non è stato compromesso.

Chi mi garantisce che il pos, non è stato compromesso.

Chi mi garantisce che il sistema informatico, pc programmi etc, non sono stati compromessi.

Nessuno.

Giocoforza preferisco pagare in contanti.

Poi per determinati pagamenti periodici, f24, bonifici, bollette, una carta ricaricabile con IBAN è più che sufficiente.

Se compro un pianoforte da un privato e devo dargli 5.000€ contanti, chi mi garantisce che le banconote non siano false?

Detto ciò non sono a favore dei limiti inutili sul contante. Se pago 5.000€ al negozio con la fattura, già sono tracciati. Fosse vero che senza contanti (impossibile) i problemi finirebbero, l'evasione sarebbe diminuita negli ultimi 30 anni grazie alle carte.
 
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Non c’è nulla di complottistico. Mah..

Semplice esperienza pluriventennale in banca.

Assicurazioni delle carte si ci sono........

Il codice one time può essere carpito......vedi studio Kaspersky.

La crittografia delle carte, ti prego......

Ci sono pure le notifiche push
PS peggio se ti rubano il telefono, in debug USB si possono copiare i dati se le impostazioni non sono bloccate
 
Se compro un pianoforte da un privato e devo dargli 5.000€ contanti, chi mi garantisce che le banconote non siano false?

Detto ciò non sono a favore dei limiti inutili sul contante. Se pago 5.000€ al negozio con la fattura, già sono tracciati. Fosse vero che senza contanti (impossibile) i problemi finirebbero, l'evasione sarebbe diminuita negli ultimi 30 anni grazie alle carte.

a me pare che la gente stia scendendo dal pero.

già prima era facilissimo riusare i frutti del lavoretto in nero...bastava dilazionare il pagamento. ora ci sarà ancor meno da ammattire.

ammesso che con 5000€ si compri un pianoforte:lol: il problema è che il pianofortista...ti farà una fattura non certo da 5000€.

io ricordo ancora tanti anni fa, appena nato l'euro, acquistai i materassi per casa da noto negozio cittadino(era il 2002 non c'era tutto questo ecommerce e forse avevo un nokia 5210 di gomma con la favolosa feature del termometro), usava ancora pagare in contati anticipati...eh beh, mi fecero lo scontrino da 10€ per 2 singoli oversize su misura(che costavano un occhio) e un matrimoniale...senza nessuna strizzatina d'occhio o accordo alla evadiamo l'iva.

per inciso il negozio è ancora là...e i signori possederanno innumerevoli fondi commerciali della città chissà come hanno fatto?
 
Ragazzi ma in questi ultimi decenni da quando si sono visti programmi ambientati all'estero tipo compro questo , vendo quello , pago tutto in contanti , anche cifre enormi , che quà potevi pagare solo con Bonifico ed altri tipi di pagamento , non vi veniva dal chiedervi " perchè li si e quà no ? " " noi siamo camorristi e li sono tutti gente onesta ? " " noi siamo evasori e loro no ? " . Ma veramente credete che la malavita paghi in contanti e chi paga con le carte ecc. siano onesti ? Io non credo , credo che le organizzazioni criminali sono nelle banche con quote di proprietà azionaria . Credo che obbligare a pagare in contanti entro un certo ammontare è solo un rompimento di Mar (r) oni per noi che campiamo alla giornata.
 
A me cambierà che se voglio comprare un tv da 2000€ e pagarlo in contanti, andrò tipo la mattina in banca, prenderò 2000€ e il pomeriggio andrò a comprare il tv. Prima avrei dovuto prendere i soldi un po' alla volta per non sembrare un evasore.

Ho una Postepay ma sopra al massimo ci metto 500€, una volta proprio per comprare il tv ci ho messo 1500€ ma sono dovuto andare prima in posta per spostare i soldi da libretto postale a carta. Oppure sarei dovuto andare coi contanti in posta (un paradosso) per trasferirli sulla carta o un assegno bancario o circolare fatto da me o dalla banca, ma anche li non è ottimale perché prima di avere il credito reale sulla carta passano dei giorni. Avrei potuto fare l'assegno direttamente al negozio del centro commerciale a quel punto, ma rifiutano gli assegni, e qui di nuovo mi sento messo alla pari di un delinquente che fa assegni scoperti.


Peccato che non rimettono la possibilità di scalare le spese sanitarie con fattura e pagamento in contanti, e vi spiego il motivo.
Mio papà andava a fare una visita a pagamento per esempio, non possiede carte di credito o bancomat (per evitare spese e sbattimenti a starci dietro) e pagando in contanti non può ottenere il imborso nel 730. E nemmeno avrei potuto pagare con la mia Postepay perché se la fattura è intestata a lui ma pagata da me, non va bene. In un caso simile avrebbero potuto o accettare i contanti oppure accettare il pagamento elettronico di una persona diversa, poi tra famigliari ci si aggiusta ed è normale che il papà paga per il figlio o viceversa ed eventualmente poi per restituire il favore l'altro famigliare aggiusta in contanti o anche in forma tracciabile.

Non è che si deve sempre nascondere qualcosa ed essere per forza nel torto a pagare in contanti, il contante entro certi limiti deve essere uguale alle altre forme di pagamento tracciabili. Si può fare in modo che le forze dell'ordine e i vari enti stanno sul fiato sul collo ad esempio al muratore o al dentista che faccia sempre la regolare fattura, e con pene severissime a chi paga in nero. Pene che devono essere molto più alte verso l'esercente, perché se io gli chiedo di pagare in nero, lui se è onesto deve rifiutarsi e insistere con la fattura, se io mi rifiuto di pagare o passo alle minacce allora sarà lui a denunciare me, e a quel punto le pene salatissime saranno per me e zero per lui.
 
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Ragazzi ma in questi ultimi decenni da quando si sono visti programmi ambientati all'estero tipo compro questo , vendo quello , pago tutto in contanti , anche cifre enormi , che quà potevi pagare solo con Bonifico ed altri tipi di pagamento , non vi veniva dal chiedervi " perchè li si e quà no ? " " noi siamo camorristi e li sono tutti gente onesta ? " " noi siamo evasori e loro no ? " . Ma veramente credete che la malavita paghi in contanti e chi paga con le carte ecc. siano onesti ? Io non credo , credo che le organizzazioni criminali sono nelle banche con quote di proprietà azionaria . Credo che obbligare a pagare in contanti entro un certo ammontare è solo un rompimento di Mar (r) oni per noi che campiamo alla giornata.

Ma cosa dici? :eusa_wall:
L'importante è crederci, eh, perchè invece è tutto alla rovescia di come dici tu...forse vedi film di 50 anni fa... :D
Comunque, esperienza diretta e non"programmi ambientati all'estero": negli Stati Uniti se paghi più di 10 dollari in contanti ti guardano come se fossi un delinquente...
 
Attualmente uso SumUp, che però mi fattura i suoi servizi dall'Irlanda. Con tutti gli sbattimenti che ne divano per una piccola attività come la mia che fa pochissime operazioni con l'estero, se non nessuna. Sapete se Nexi o altri fatturano dell'Italia?
Up
 
A me cambierà che se voglio comprare un tv da 2000€ e pagarlo in contanti, andrò tipo la mattina in banca, prenderò 2000€ e il pomeriggio andrò a comprare il tv. Prima avrei dovuto prendere i soldi un po' alla volta per non sembrare un evasore.

tutto giusto...a parte che anche attualmente prelevare 2000€ in un giorno da un conto in cui "non ci sono/non te li puoi permettere"fa accendere il semaforo dei controlli...che non vuol dire che sei evasore(e non lo significava neanche prima) ma TUTTE le transazioni insolite sono "attenzionate". se oggi vado in posta a aprire una postepay e come prima ricarica ci metto 2000€ o anche 1000 o anche 500...la carta verrà subito attenzionata(non significa che viene la finanza a suonare al citofono)

diciamo che anche prima, se tuo padre potendoselo permettere ti avesse girato sul conto 2000€ nessuno ti avrebbe bollato come EVASORE perchè appunto era tutto tracciato e se tuo padre se lo può permettere non dovrebbe temere proprio niente.

era una tua fisima di essere tracciato dai bigdatha e basta.

adesso tutti gli evasori che prendono reddito o pensione di cittadinanza e fanno lavoro TOTALMENTE IN NERO DA SEMRPE E PER SEMPRE compreso falsi dentisti potranno andare a comprare 5000€ di televisore.
spero tu abbia capito la differenza(non che prima non potessero far le rate con klarna o via amazon...ma ora il loro acquisto è + semplice e senza passaggi...ma soprattutto fonte di lavoro in nero che sarebbe una piaga del paese(oltre al traffico)
 
Il fatto è proprio che la fatturazione elettronica è solo una questione nostra (una delle cose migliori mai partorite in Italia) o comunque non è obbligatoria negli altri Paesi. In ogni caso è proprio il fatto che sia una fattura estera, elettronica o meno, a crearmi delle seccature burocratiche. Infatti non compro più nulla dall'estero se sono cose che devo scaricare. Chiaro che non me ne importa nulla se parliamo di un kit di sedie da giardino :)
 
Per quanto mi riguarda, come già ho detto prima, sono per la libertà nell'uso del contante (e spiego perché)

Faccio però alcune considerazioni. In primis, in Italia siamo un paese con età media alta e bassa digitalizzazione.
Essere digitalizzati non vuoldire saper mandare le foto dei nipoti alle amiche su whatsapp: ancora oggi mi capita gente per strada con iphone da 1200€ che mi chiede le indicazioni stradali. Se sapesse usare un cellulare oltre che per le cose base saprebbe trovare la strada per conto proprio :D

Ma a parte la digressione, il punto è che ci sono persone (non poche) che accreditano la pensione/stipendio su libretto postale (senza contare coloro che hanno conto corrente bancario/postale e non possiedono bancomat).
Motivi della scelta del libretto postale? Costi zero, rischi prossimi allo zero (garanzia Stato+CDP), controllo semplice delle movimentazioni e possibilità di operare in filiale (cosa che purtroppo piace ancora a molti).
Ecco, qui trovate un primo ostacolo: la carta libretto (per chi ce l'ha) serve solo per prelievi/versamenti contanti. Non è una carta di pagamento e non consente di effettuare bonifici.

Risultato? Il pensionato non può detrarre le spese mediche dello specialista privato (fortunatamente SSN, intramoenia e farmacia va bene pure in contanti) e incentiviamo il nero.
Paradosso è che probabilmente l'anziano se avesse potuto recuperare 20€ su 100€ di visita pagando cash, non andava a chiedere il nero allo specialista.

Perché sappiamo bene che l'evasione è generata dal basso (dipendenti e pensionati sono coloro che devono pagare l'IVA finale, non dimentichiamolo) e mediante un effetto di propagazione innesca il nero.
Anche grazie alla fatturazione elettronica di fatto un professionista deve dichiarare tutto e se riceve pagamento in nero a sua volta dovrà farlo sparire comprando in nero dal fornitore (che non fatturerà).

Se infatti tutti i non titolari di P.IVA pagassero fattura (anche in contanti) il nero sarebbe fortemente ridimensionato.

Ecco, premesso che secondo me è comunque poco sensato pagare 5.000€ in contanti (rischio furto per dirne una), voi, da privati cittadini, accettereste un pagamento in contanti di quella cifra? Io no.

Un negozio magari ha lo scanner e può vedere se sono false. E pure il negozio ha dei costi per gestire il contante (rischio furto non coperto da assicurazioni, banconote false etc) sebbene ne ignori spesso la portata.
Se lo Stato volesse incentivarne l'uso, invece di fare lotterie e cashback inutili (maturati soprattutto dove l'evasione era praticamente inesistente) perché non riduce la tassazione sulle transazioni pagate con carta elettronica?
Se incasso 100 e dimostro che 80 dei fatturati me li hanno pagati con carta, perché sugli 80 non mi applichi un credito d'imposta?

Perché si insiste quindi sul pagamento con carta e nel applicare un deterrente sui contanti? Perché è il modo più facile per far credere che le transazioni siano controllabili.
Ma non cambia nulla. Se abbassi il limite contanti e non ho la carta e voglio assolutamente la fattura per garanzia e perché sono onesto, cosa deve fare l'esercente?
Non vedo molte alternative nel dichiarare un totale pari al limite e prendersi in nero l'eccedenza con tutti i problemi che posso nascere dopo.

Quindi il nero ci sarà sempre, anzi, rischiamo di aumentarlo perché metti un paletto.

E la criminalità non credo si può mettere paura a trovare alternative: basta varcare i confini e ha l'imbarazzo della scelta.

Venendo poi alla storia del rdc/nero: siamo sempre lì.
Il rdc lo ritengo una misura sacrosanta perché ha dato un sostegno a molti e perché toglie il coltello dalla parte del manico a settori dove le condizioni lavorative non sono buone.
Se mi dai 500€ per stare sul divano e devo invece prenderne 700 (non sono 700 ma un integrazione per raggiungere la soglia dei 700) per stare 10 ore in piedi in cucina con 40° l'estate con un contratto dichiarato da 6 ore cosa dovrei scegliere?

Non è che togliere il rdc risolve il problema dell'evasione e del lavoro nero. Il problema si elimina con l'aumento delle ispezioni e dei controlli e applicando multe severe (con cui aumentare il finanziamento allo strumento di sostegno).
Sarebbe come chiedere di togliere le pensioni di invalidità per rischio truffe. Poi se ne sentono molti lamentare che il rdc non funziona ma è ovvio che se l'azienda può contattare indirettamente chi cerca lavoro a condizioni peggiorative (no straordinari, meno ore di riposo) da quelle che dovrebbe dichiarare passando da un centro impiego la scelta ricadrà sul primo caso.
 
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Non è che si deve sempre nascondere qualcosa ed essere per forza nel torto a pagare in contanti, il contante entro certi limiti deve essere uguale alle altre forme di pagamento tracciabili. Si può fare in modo che le forze dell'ordine e i vari enti stanno sul fiato sul collo ad esempio al muratore o al dentista che faccia sempre la regolare fattura, e con pene severissime a chi paga in nero. Pene che devono essere molto più alte verso l'esercente, perché se io gli chiedo di pagare in nero, lui se è onesto deve rifiutarsi e insistere con la fattura, se io mi rifiuto di pagare o passo alle minacce allora sarà lui a denunciare me, e a quel punto le pene salatissime saranno per me e zero per lui.

Sono d'accordo con quanto hai già detto prima, tieni però conto che l'IVA finale spetta al cliente, non al professionista.
In caso di mancata fatturazione ci guadagnano entrambi (e sono colpevoli entrambi) ma la situazione è più favorevole al cliente (la decisione dell'emissione della fattura di fatto la prende lui).
Mi spiego: se vado dal dentista e lui mi dice sono 1.000€, 700€ senza fattura e io gli dico voglio 1.000€ di fattura perché ho la polizza sanitaria e recupero per ipotesi 800€ (senza contare i 200€ residui che potrei portare in detrazione per il 19%) dubito fortemente che si possa rifiutare.
Perché? Semplice. Se lo fa io chiamo la GdF, e soprattutto mi mette in condizione di rimetterci economicamente (nel primo caso recupero 700, nel secondo 840 circa).

Se invece a parti invertite, lui vuole assolutamente fare la fattura e io insisto nel non farla finisce che non la fa grazie ai pochi controlli.
 
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