La grammatica tedesca, già prevedendo di suo le declinazioni, è stata in passato "sistemata" dai padri della lingua ricalcando un po' il latino.
Sulla interoperabilità, per così dire, delle lingue slave, al di là delle parole, che come dicevo, molte, sono uguali di pronuncia e scritte diversamente (all'estremo in cirillico...) io non posso dire...
Però so per esperienza vissuta, ad esempio, che polacchi e sloveni si capiscono piuttosto bene, che i confinanti cechi sembrano ai polacchi mangiarsi le parole, ma tutto sommato qualcosa capiscono, eccetera...
casomai slovacchi...
gli sloveni parlano la più incomprensibile delle lingue dell'ex Jugoslavija (il serbo è molto meno "mangiato" di croato e soprattutto sloveno, del quale ho una certa rimembranza dai tempi della naja vicino a quel confine, causa diversi "sconfinamenti turistici" nel tempo libero)...
comunque negli anni successivi alla caduta del Muro, le lingue di quei Paesi così apparentemente vicini si stanno modificando con variazioni di vocabolario e grammaticali influenzate da nazionalismi molto spinti che portano a una minore interoperabilità tra i cittadini di quei posti...
ovviamente rimangono i "vecchi" che ancora parlano quelli che ormai sono considerati dialetti delle zone più di confine che si assomigliano ancora, ma un giovane di Bratislava e uno di Varsavia, oggi come oggi farebbero molta fatica a comunicare...probabilmente avrebbero più dimestichezza a farlo in inglese che nei loro idiomi nativi (almeno quelli delle grammatiche ufficiali moderne)...
gli unici che davvero si intendono ancora quasi completamente sono, per ovvie ragioni, cechi e slovacchi, sebbene anche le 2 lingue in questione si stiano diversificando sempre più a livello ufficiale...
per esperienza, a Praga la lingua straniera più utile rimane il tedesco, ma ormai quasi tutti sanno anche un po' di inglese...
a Budapest, invece, è più facile aver fortuna con l'italiano, specie se ci si rivolge alle donne che erano appena diventate maggiorenni 15/20 anni fa (chissà perchè?
)...
battute a parte, in ogni caso, ormai anche nell'Europa dell'Est (almeno nei Paesi che hanno scelto la UE e la NATO come alleati) con l'inglese non si muore di fame da nessuna parte (a meno di parlare con gente di una certa età...in quel caso, auguri se non si sa la lingua locale)...