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La fine dell' FM si avvicina al galoppo (CH)

Questo dipende lal fatto che il pubblico qui non capisce piu niente e non sa neanche piu che differenza ci sia tra AM, FM, DAB, WEB, CAVO, ecc. da qui la mancanza di reazioni come é appena capitato per la tv, cosi ne approfittano per appioppare il web.
Beh, in fin dei conti ai fruitori interessa una buona e facile ricezione: i risvolti delle scelte tecniche dovrebbero essere tema di dibattito pubblico, ma necessiterebbero di una corretta e facile divulgazione preventiva (oltre a catturare l'attenzione di chi tecnico non è o non ha una passione simile)...
 
Diciamo che in Svizzera sono più "integralisti" ed "estremisti" rispetto agli altri (e noi italici, sempre per paradosso, ancora ci "salviamo" grazie alla nostra proverbiale anarchia, ma non durerà...).

In svizzera hanno braccino corto ed avidità. Quindi anticipano ogni decisione ai danni dell'utenza abituata a spendere.
Potrebbe essere anche politica giusta. Eliminano emissioni di RF e consumi elettrici facendo cassa. Il peggio è il taglio dei contenuti in mezzo a tutto ciò.
 
Beh, in fin dei conti ai fruitori interessa una buona e facile ricezione: i risvolti delle scelte tecniche dovrebbero essere tema di dibattito pubblico, ma necessiterebbero di una corretta e facile divulgazione preventiva (oltre a catturare l'attenzione di chi tecnico non è o non ha una passione simile)...
Sì, ma io sono preoccupato, pur non facendone più parte, dei produttori di contenuti...che razza di radio è il prodotto sonoro gestito da un algoritmo di un Amazon o Spotify?
Certo che il pubblico, che purtroppo ha sempre ragione, ha fatto in ogni epoca di tutto per tirare al peggio, tifando per esempio fin dagli anni 80 per le radio tutta musica e penalizzando non solo chi faceva informazione, ma anche chi faceva un minimo di parlato, non parlo del parlato-sciocchezzaio che si sentiva allora anche più di adesso, ma anche di chi si impegnava a realizzare un buon prodotto.
Io che ci tenevo ed ero giovane ed intollerante mi inviperivo come una biscia quando sentivo qualcuno dire "dovreste mettere più musica e meno parlato" e gli rispondevo secco e chiaro "fatti dei nastri e ascolta quelli..."
Alla fine è andata a finire così, perchè tali sono i prodotti di cui sopra, per di più gestiti da algoritmi e non umani (al di là che anche le radio "normali" stanno facendo quella fine, in quanto a menti pensanti...)
 
Sì, ma io sono preoccupato, pur non facendone più parte, dei produttori di contenuti...che razza di radio è il prodotto sonoro gestito da un algoritmo di un Amazon o Spotify?
Certo che il pubblico, che purtroppo ha sempre ragione, ha fatto in ogni epoca di tutto per tirare al peggio, tifando per esempio fin dagli anni 80 per le radio tutta musica e penalizzando non solo chi faceva informazione, ma anche chi faceva un minimo di parlato, non parlo del parlato-sciocchezzaio che si sentiva allora anche più di adesso, ma anche di chi si impegnava a realizzare un buon prodotto.
Io che ci tenevo ed ero giovane ed intollerante mi inviperivo come una biscia quando sentivo qualcuno dire "dovreste mettere più musica e meno parlato" e gli rispondevo secco e chiaro "fatti dei nastri e ascolta quelli..."
Alla fine è andata a finire così, perchè tali sono i prodotti di cui sopra, per di più gestiti da algoritmi e non umani (al di là che anche le radio "normali" stanno facendo quella fine, in quanto a menti pensanti...)
Hai centrato uno dei problemi.
 
In svizzera hanno braccino corto ed avidità. Quindi anticipano ogni decisione ai danni dell'utenza abituata a spendere.
Potrebbe essere anche politica giusta. Eliminano emissioni di RF e consumi elettrici facendo cassa. Il peggio è il taglio dei contenuti in mezzo a tutto ciò.
Condivido. Aggiungendo che chi fa affari grazie a questo tipo di business sta cercando di farlo affermare ovunque ai danni della gratuità (o semigratuità) dei servizi. Ma soprattutto volendoli controllare di fatto, cosa che ritengo più pericolosa di tutti, vedi il caso-Amazon, per esempio.
 
La radio è il media senza età: broadcast (cioè a trasmissione diffusa), gratuita, multipiattaforma (la si può ascoltare anche dalla televisione, dall’automobile, dal laptop, dappertutto e sempre). Non solo propaga la sua anima nell’etere cosmico, ma fa anche girare dei bei numeri, con i suoi 35 milioni di spettatori al giorno e una raccolta pubblicitaria di € 400 milioni l’anno.

Che questa sua democraticità possa dar fastidio alle BigTech è palese: la radio è all’opposto di un servizio ad abbonamento sia come contenuti sia come valori, libera da ogni condizionamento e automaticamente concorrente di chi offre prodotti a pagamento.
https://it.businessinsider.com/perc...e-toglie-dagli-smartphone-ma-vince-vince-lei/
 
Che la radio sia libera da ogni condizionamento è una palese fesseria. O meglio, lo è alla stessa maniera della tv ed i giornali.
Perché se la radio è gratuita per gli utenti, vuol dire che si finanzia con la pubblicità e/o il patrimonio del proprietario. Ma se il proprietario è il Sig. Pincopallo titolare della Pincopallo enterprise mi vuoi dire che in quella radio si faranno inchieste vere sulla Pincopallo enterprise? Ovviamente no. Magari lo faranno altre radio, soprattutto quella di proprietà del concorrente di Pincopallo ovvero Pallopinco. Io non ci vedo nessuna libertà da ogni condizionamento. È la stessa identica cosa che avviene con tv e giornali
 
Questo vale per le radio private, non per quelle di stato finanziate dal governo quindi spesso esenti da pubblicita. La "piccola" differenza sta nel percorso del segnale: la radio fra gli studi e le antenne trasmittenti ha un tragitto breve, spesso realizzato con ponti radio, gruppi UPS in casi di blackout ecc, quindi puo garantire una informazione continua e gratuita anche in caso di calamità, o luoghi discosti, lo stesso non vale invece per il web.
 
Quindi la differenza non è tra radio e tv/giornali. Ma tra mezzi di informazione finanziati dal pubblico e dal privato.
 
Questa differenza c'é sempre stata ed é ovvio che i privati tirino l'acqua al proprio mulino e non soltanto con la pubblicita ma pure con la politica il che é ben piu grave: basta sentire certi radio o telegiornali di emittenti private (senza far nomi retequattro :D ma per fortuna si puo scegliere) ... pero questi sono aspetti per me secondari oltre che inevitabili, la differenza cui mi riferivo é tecnica e finanziaria e riguarda l'utente finale: per il web devi avere connessione e pagarla, per l'etere no, infatti é perfettamente spiegato nell'articolo appena lincato da spada nella roccia, che é esattamente il motivo dello spegnimento dell'fm in svizzera (e altri seguiranno presto) cosi come gli scarsi investimenti nel dab, considerando che tutti i governi sono totalmente succubi delle decisioni dei magnati delle tlc, naturalmente con la solita benedizione dell'itu.
 
Ultima modifica:
Questa differenza c'é sempre stata ed é ovvio che i privati tirino l'acqua al proprio mulino e non soltanto con la pubblicita ma pure con la politica il che é ben piu grave: basta sentire certi radio o telegiornali di emittenti private (senza far nomi retequattro :D ma per fortuna si puo scegliere) ... pero questi sono aspetti per me secondari oltre che inevitabili, la differenza cui mi riferivo é tecnica e finanziaria e riguarda l'utente finale: per il web devi avere connessione e pagarla, per l'etere no, infatti é perfettamente spiegato nell'articolo appena lincato da spada nella roccia, che é esattamente il motivo dello spegnimento dell'fm in svizzera (e altri seguiranno presto) cosi come gli scarsi investimenti nel dab, considerando che tutti i governi sono totalmente succubi delle decisioni dei magnati delle tlc, naturalmente con la solita benedizione dell'itu.

Beh se la buttiamo sulla politica possiamo nominare pure Rai 3 e pure LA7 , comunque hai ragione , per fortuna si può scegliere
 
Croazia e Slovenia hanno riferito che non ci sono progressi in nessun caso delle priorità FM.

La situazione, pertanto, è rimasta invariata anche per il 1' caso considerato prioritario dalla Croazia, ovvero gli 89,7 MHz dal Monte Biokovo, infatti nessuna interferenza è stata ancora eliminata nonostante sia stato deciso che 2 trasmettitori co-canali FM (Play Capital e Radio Kiss) dovranno essere spostati su un’altra frequenza o spenti.

Il rappresentante della CE ha ricordato che l'articolo 45 del EECC obbliga gli Stati membri a rispettare gli accordi internazionali, che includono GE84 e le normative radio, mentre la Slovenia ha sottolineato che i regolamenti radio dell'ITU stabiliscono che qualsiasi frequenza registrata nel registro principale deve essere presa in considerazione e protetta.


Croazia e Slovenia hanno chiesto all'Italia se i diritti di GE84 saranno rispettati una volta sviluppato il futuro piano VHF DAB che servirà per spostare una parte delle emittenti FM sul DAB. L'Italia ha risposto che non è possibile garantire alcuna certezza.


L'Italia deve definire un percorso chiaro per risolvere questa situazione di lunga durata, rilevando la possibilità di azioni legali (l'articolo 45 del EECC obbliga gli Stati membri a conformarsi agli accordi internazionali, che includono GE84 e Regolamenti Radio). In base alla discussione precedente e sull'esempio della banda VHF, il RSPG ha considerato l'insieme delle possibili azioni:

- l'Italia deve inserire nella propria legge interna, analogamente alla banda VHF, che l'AGCOM definisca un piano per la banda FM solo sulla base dei diritti internazionali italiani;


- Italia, Slovenia e Croazia devono negoziare un nuovo accordo per la banda FM garantendo un accesso equo e l’ottimizzazione delle capacità per ogni paese;


- il Piano comporterà il passaggio di alcune emittenti FM alla piattaforma DAB.


Nessun progresso si è verificato tra Malta e Italia sulla banda VHF FM.


La Francia ha spiegato che l'Italia ha suggerito di sostituire l'antenna esistente con 3 antenne della stessa tipologia dall’Hotel Genovese a Bonifacio (Corsica), accettando lo spostamento di frequenza dagli 88,3 agli 88,4 MHz.
La Francia ha qualche dubbio sulla fattibilità di questo progetto dal punto di vista amministrativo, visto che la location è in una zona storica e altre emittenti si sono dovute trasferire da questo sito. Toccherà all'editore (gruppo NRJ) come procedere.

La Francia aveva proposto di effettuare una campagna di misurazione congiunta sugli 88.4 MHz da Monte Corbu (nuova localizzazione del sito) per valutare la copertura in Corsica e il livello di interferenza in Sardegna. L'Italia ha respinto la richiesta ad ottobre 2020.

Le amministrazioni francesi aspettano la risposta del gruppo NRJ su come muoversi e l'Italia vuole sapere come si evolverà la situazione.

Il prossimo incontro è previsto come riunione-web il 6 maggio.
 
Quindi se ne deduce che secondo il piano ge84, tutti quei trasmettitori che sforano ampiamente, dovranno essere spenti, o spostati in frequenze di protezione, ma col sovraffollamento che c'è non credo sia possibile, più probabile che siano spenti gli impianti, e le radio interessate spostate sul dab.
 
L'Italia non ha mai deciso uno switchoff. Ma, sempre a differenza della Svizzera, ha grossi problemi di interferenze in FM praticamente verso tutti i Paesi vicini...
peraltro visto la performance della rete radio digitale alcuni utenti non potranno più ascoltarla ed in alcuni casi senza alternative. in svizzera non hanno il mare e possono permetterselo.
 
E che c'entra il mare? Ci sono un sacco di zone non coperte dalle "moderne tecnologie" voglio vedere le arrabbiature quando spegneranno l'fm che bene o male arriva davvero dappertutto.
 
E che c'entra il mare? Ci sono un sacco di zone non coperte dalle "moderne tecnologie" voglio vedere le arrabbiature quando spegneranno l'fm che bene o male arriva davvero dappertutto.
Perche sul mare il dab non funziona ne può funzionare. ho fatto. diverse prove. inoltre la copertura di un singolo ripetitore è davvero ridicola rispetto ad un FM. in italia il mare e chi lo abita è tanta roba. gli altri casi dove non può arrivare altro nono casi meno comuni.
 
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