Provaci, sempre che ti riconoscano la garanzie e non attribuiscano il guasto a un utilizzo non corretto della pennetta.
Ma la tua penna che capacità ha?
Un problema con la garanzia lo ebbi alcuni anni fa in un negozio di una grande catena di rivenditori di elettronica, che si trovava in centro a Torino. Acquisto uno smartphone Samsung: l’ultimo che avevano era quello esposto, ma a detta del commesso, mai acceso ma solo tenuto in esposizione. Non notando segni di usura lo acquisto lo stesso. Arrivato a casa accendo il telefono e scopro che era già configurato: la cosa un po’ mi stupisce, ma pensavo fosse stato configurato in negozio per testarlo. Resetto il telefono ed inizio usarlo, ma dopo pochi giorni riscontro che i miei interlocutori non sentivano la mia voce: i problemi sono continuati anche dopo diversi reset, quindi riporto il telefono in negozio affinché lo mandassero in assistenza. Dopo alcuni giorni, il telefono viene restituito con gli stessi identici problemi, quindi lo mando ancora in assistenza – sempre tramite negozio – per altre due volte senza risolvere nulla. Vista la situazione chiedo in negozio la sostituzione con un altro prodotto, eventualmente pagando la differenza, ottenendo risposta negativa
Non sapendo più cosa pensare contatto il laboratorio presso il quale in negozio aveva spedito il telefono e qui scopro che il telefono era usato, era stato reso in negozio dal precedente proprietario perché non funzionava, e che il problema era nella scheda madre che andava sostituita, cosa ovviamente non conveniente.
Sentendomi preso per i fondelli vado in negozio con la documentazione chiedendo di parlare con un responsabile, sennò sari andato in commissariato a fare denuncia. Chiamano il direttore…il classico hippy anni ’70 che capito che non ci ero cascato, ha dato la colpa all’addetto vendite che aveva venduto un telefono che non doveva vendere e mi fa senza problemi il buono per un telefono nuovo sigillato.
Sarò cattivo, ma per me ci ha provato.