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Antenna per Onde Medie

Tuco

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La + semplice è la filare ma non rende tanto, su cosa è meglio orientarsi?
 
C'è questo tipo di Antenna a Loop. E' un clone cinese di una antenna a loop fatta in giappone con materiali più resistenti e pregiati e consente di direzionare l'antenna nel modo migliore attenuando eventualmente un segnale interferente. E' un pezzo di filo isolato avvolto a loop con un condensatore variabile per l'accordo di frequenza. Può funzionare senza collegamento fisico se la radio ha già una antenna a ferrite di ricezione oppure mediante connessione elettrica sulla presa d'antenna. Va bene solamente per la ricezione.
 
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@Tuco: perchè poi non hai postato nella sezione radio...
@Alevia: se lo hai provato tu quasi quasi lo compro...altrimenti non lo voglio neanche regalato...qualcuno ha idea di cosa vuol dire "portata massima 200 piedi"? :D
 
Non la ho ancora provata ma, in fin dei conti, è una antenna a loop più grande dell'antenna in ferrite installata dentro alle radio a.m. ed ha tutti i vantaggi della profonda direzione di annullamento di eventuali interferenze. Qui inserisco tre articoli (IZ5WNW,IT9TZZ,IK4CIE) che spiegano l'uso, i vantaggi e la costruzione, che sarebbe da eseguire in proprio vista la semplicità costruttiva di una antenna a loop per onde medie. Trasferisco la discussione nella sezione radio lasciando un link per il reindirizzamento.
 
Non la ho ancora provata ma, in fin dei conti, è una antenna a loop più grande dell'antenna in ferrite installata dentro alle radio a.m. ed ha tutti i vantaggi della profonda direzione di annullamento di eventuali interferenze. Qui inserisco tre articoli (IZ5WNW,IT9TZZ,IK4CIE) che spiegano l'uso, i vantaggi e la costruzione, che sarebbe da eseguire in proprio vista la semplicità costruttiva di una antenna a loop per onde medie. Trasferisco la discussione nella sezione radio lasciando un link per il reindirizzamento.
Bene bene...mi invogli... ;)
Pensa che il mio sogno da ragazzino era fare un'antenna a telaio di quelle serie, enormi, avevo visto il progetto su quella rivista, come si chiamava, quella più piccola e sottile, di cui avevo pochissimi numeri, al contrario di altre che compravo a tappeto, come CQ, forse che fosse l'organo dell'ARI, visto che me le aveva passate mio zio radioamatore? :eusa_think:
 
Forse era Nuova elettronica? Io mi trovavo molto bene con le filari, naturalmente lunghe parecchie decine di metri e belle alte...c'era un pino oltre la strada, ma gli operai del comune venivano regolarmente a strapparmela...
 
Forse era Nuova elettronica? Io mi trovavo molto bene con le filari, naturalmente lunghe parecchie decine di metri e belle alte...c'era un pino oltre la strada, ma gli operai del comune venivano regolarmente a strapparmela...
No, no, quella ho cominciato a frequentarla più avanti...e poi fisicamente era il contrario, sembrava un libro, mentre questa era piccola e sottile...
Penso proprio fosse Radiorivista, dell'ARI.
 
Ma un antenna filare, se stendo un pezzo di filo nel bosco, quanto deve essere lungo?
150 metri? :D
 
Se leggi l'articolo di IZ5WNW è previsto anche l'uso di una antenna filare, la lunghezza parte da un minimo di 5 metri ... e qui viene il bello perchè è prevista la messa a terra. Ed io aggiungo che per poter ricevere qualcosa con prestazioni decenti è proprio necessaria la messa a terra, altrimenti è come mettere un chiodo come antenna. Un pezzo di filo all'esterno può dare dei risultati discreti soprattutto quando internamente all'abitazione c'è troppo rumore radio elettrico. Per contro non è possibile orientare l'antenna il che indispensabile durante la propagazione serale e notturna. Se all'interno c'è una situazione di basso rumore radioelettrico è più pratico iniziare con un loop, chiaramente deve essere sintonizzato per la frequenza di ricezione e più grande è il loop (nei limiti !) e meglio funziona.

Trascrivo la fine dell'articolo di IZ5WNW:

DF-2021-04-14-155807.jpg
[/url]

Notare che non è previsto l'uso di cavo coassiale discesa perchè il disattamento d'impendenza creerebbe dei vuoti di ricezione in base alla frequenza di ricezione, alla lunghezza dell'antenna e soprattutto della lunghezza del cavo coassiale.
 
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Ricordo che da ragazzino (qua diventa il thread della nostalgia... :D) avevo trovato in biblioteca un libro degli anni trenta che trattava tutte queste antenne... ;)
Me lo hai fatto venire in mente per il fatto che la discesa è anch'essa parte dell'antenna, come allora...mi ricordavo questo particolare...
 
Per contro non è possibile orientare l'antenna il che indispensabile durante la propagazione serale e notturna.
E' però possibile tirare altre antenne alternative tra cui provare...ricordo sperimentazioni del genere su quel libro d'epoca (del resto avevano poco altro da sperimentare...se non con questi espedienti).
Addirittura ricordo parlavano di antenne antifading, basate sulla selezione tra onda di terra e onda riflessa, però proprio non mi ricordo come facessero...ammesso che funzionasse... :D
 
La prima "antenna" per le onde medie che adoperai per la mia radiolina negli anni '60 fu il calorifero :D e incredibilmente incrementava i segnali che con la sola antenna in dotazione erano di parecchio piu deboli.
 
La prima "antenna" per le onde medie che adoperai per la mia radiolina negli anni '60 fu il calorifero :D e incredibilmente incrementava i segnali che con la sola antenna in dotazione erano di parecchio piu deboli.
Io attaccavo il filo d'antenna che usciva dalla classica radio 5 valvole in plasticaccia di mia madre alla rete del letto, con ottimi risultati...
 
Chiedevo perché ho da poco acquistato una Radio d'epoca valvolare Grundig su subito, OM e MF.

https://youtu.be/9vUxOCDZPvI


Esternamente ho un cavo RG58 che mi arriva in casa dove ho la radio, dove un tempo avevo un dipolo per il 40 metri, se al centrale collego un 100 metri di filo , treccia da impianti elettrici, funzionerà lo stesso?
 
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Puoi provare a cortocircuitare la calza e l'anima del cavo RG58 e di seguito collegare il pezzo di filo e la radio andrebbe collegata a terra. L'RG58 non può funzionare come cavo di discesa schermato perchè presenta una impendenza costante a fronte dell'antenna (meglio dire spezzone di filo) che presenta invece delle variazione notevoli di impedenza in fuzione della frequenza. Ci vorrebbe un accordatore di impendeza messo tra il pezzo di filo ed il cavo coassiale comandabile da remoto, ovvero dalla posizione del ricevitore. Inoltre il cavo coassiale, con l'uso di un accordatore, andrebbe a sua volta collegato a terra.
 
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