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Il futuro della radio in Italia

Boh...l'articolo parla di superca220le...ma credo che l'unica superca220la sia l'articolo stesso...ma che giornali leggi? ;)
 
Boh...l'articolo parla di superca220le...ma credo che l'unica superca220la sia l'articolo stesso...ma che giornali leggi? ;)

L'articolo che avevo letto è di Libero Quotidiano... Parla dello switch off dell'FM in favore del DAB+ per via della riforma del TUSMAR (Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici Digitali).
Intanto segnalo un altro articolo a riguardo, leggibile qui (quest'ultimo è tratto da il sussidiario.net)
 
https://www.radiospeaker.it/blog/futuro-radio-web/ questa é la direzione in cui si andra in tutto il mondo, e vedo che le attenzioni sono tutte rivolte sul web; per arrivare piu in fretta possibile a questa (discutibile) tecnologia che porta miliardi a confronto dei tradizionali mezzi di diffusione, quale modo migliore da parte dei vertici se non quello di rendere poco appetibili fm e dab?
 
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https://www.radiospeaker.it/blog/futuro-radio-web/ questa é la direzione in cui si andra in tutto il mondo, e vedo che le attenzioni sono tutte rivolte sul web; per arrivare piu in fretta possibile a questa (discutibile) tecnologia che porta miliardi a confronto dei tradizionali mezzi di diffusione, quale modo migliore da parte dei vertici se non quello di rendere poco appetibili fm e dab?
Esatto. Ci sono almeno 3 punti deboli nell'"all-web":
1) Qualsiasi monopolio è negativo in sé: cosa accadrebbe in caso di collasso (anche solo parziale) della Rete? Sempre meglio avere alternative attive.
2) L'accesso al web (finora) è sempre a pagamento, DAB e FM non costano nulla all'utente finale.
3) Col DAB e l'FM la gestione del mezzo trasmissivo resta in mano a chi fa contenuti o comunque alle società del settore, la gestione delle reti web fa capo a società perlopiù multinazionali che hanno scopi diversi e che di fatto non sottostanno ad alcun sistema giuridico particolare. Questo potrebbe causare gravi problemi di accesso alle imprese del settore o addirittura di censura arbitraria (il controverso sistema di autocontrollo di Facebook ne è un lampante esempio).
 
È proprio per questo che anche in ambito RTV diffido del web.
Finché il web resterà una opzione libera tra le tante per la ricezione, non mi pone problemi: io uso spesso le app per ascoltare le mie radio preferite, anche perché molte sono straniere.
Certo, se dovessero davvero dismettere i mezzi tradizionali e dovesse cominciare a diffondersi la pratica del geoblocking, allora il mio atteggiamento cambierebbe di molto.
Sui Social sono molto critico anch'io: esserci equivale ad alimentare un sistema piuttosto perverso, tuttavia non esserci significa pure lasciarli in mano a chi non ha una visione critica o, peggio, ne ha di paranoiche. Forse l'atteggiamento giusto è usarli con moderazione, ponendosi dei limiti ben precisi e sfruttando al meglio i meccanismi di privacy offerti.
 
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Leggete, leggete, leggete questo articolo di Newslinet sul futuro della FM in Italia e commentate...

Radio. In CdM norma che prepara spegnimenti progressivi in FM per tutelare stati esteri. Si salverebbero solo impianti RAI

Praticamente, per incrementare ulteriormente la copertura nazionale del DAB e tutelare le emissioni FM delle nazioni confinanti, vogliono spegnere progressivamente gli impianti FM nel nostro paese (tranne quelli della RAI)! :5eek: :5eek: :5eek:
Se avessi ancora interessi (intendo interessi economici, ovviamente sono ancora interessato...) in campo radiofonico magari la penserei così... :D
Visto con gli occhi di adesso l'articolo mi sembra da un lato un po' paranoico e complottista, dall'altro della serie vispa Teresa, perchè sono più di 40 anni che rompiamo le balle in FM all'intero bacino mediterraneo, altro che switch off... :evil5:
 
Leggete, leggete, leggete questo articolo di Newslinet sul futuro della FM in Italia e commentate...

Radio. In CdM norma che prepara spegnimenti progressivi in FM per tutelare stati esteri. Si salverebbero solo impianti RAI

Praticamente, per incrementare ulteriormente la copertura nazionale del DAB e tutelare le emissioni FM delle nazioni confinanti, vogliono spegnere progressivamente gli impianti FM nel nostro paese (tranne quelli della RAI)! :5eek: :5eek: :5eek:

Forse sono io che ho problemi con quello che scrive* Newslinet (ed in particolare M.L.) ma non condivido nemmeno una parola di quell'articolo e soprattutto i toni apocalittici, da attacco alla sovranità nazionale.

Se intendiamo andare avanti con l'FM per almeno 10 anni (e non ipotizzare uno switch off nel giro di qualche anno) la razionalizzazione della banda è esigenza imprescindibile. Indipendentemente dai problemi che abbiamo coi confinanti.
Poi sul concetto di razionalizzazione si può parlare ad libitum: a me piacerebbe che venissero ridotte le potenze in uso (molto spesso semplicemente allucinanti) e che si mettesse mano alle frequenze ridondanti di molti gruppi (fra cui anche la Rai, sia chiaro!), ma non sono sicuro che andrà così.

Sul concetto di "ambito locale" a me questo allargamento pare semplicemente un regalo ai soliti noti, fra cui quelli con cui Newslinet (che non è un'agenzia "indipendente" ma ha leciti rapporti di collaborazione) flirta in maniera più o meno evidente.


* oltretutto riuscire a leggere un articolo (che sarà al massimo due paginette) con almeno 7-8 banner prubblicitari in mezzo è un vero e proprio strazio, eh.
 
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Forse sono io che ho problemi con quello che scrive* Newslinet (ed in particolare M.L.) ma non condivido nemmeno una parola di quell'articolo e soprattutto i toni apocalittici, da attacco alla sovranità nazionale.

Se intendiamo andare avanti con l'FM per almeno 10 anni (e non ipotizzare uno switch off nel giro di qualche anno) la razionalizzazione della banda è esigenza imprescindibile. Indipendentemente dai problemi che abbiamo coi confinanti.
Poi sul concetto di razionalizzazione si può parlare ad libitum: a me piacerebbe che venissero ridotte le potenze in uso (molto spesso semplicemente allucinanti) e che si mettesse mano alle frequenze ridondanti di molti gruppi (fra cui anche la Rai, sia chiaro!), ma non sono sicuro che andrà così.

Sul concetto di "ambito locale" a me questo allargamento pare semplicemente un regalo ai soliti noti, fra cui quelli con cui Newslinet (che non è un'agenzia "indipendente" ma ha leciti rapporti di collaborazione) flirta in maniera più o meno evidente.


* oltretutto riuscire a leggere un articolo (che sarà al massimo due paginette) con almeno 7-8 banner prubblicitari in mezzo è un vero e proprio strazio, eh.
Considero Newslinet la sola voce autorevole del settore, il 90% delle volte ci azzecca.
Detto questo, anch'io sono rimasto sorpreso dai toni di quello specifico articolo e anch'io fatìco a condividerlo, visti i torti dell'Italia sulla (mancata) pianificazione della FM e delle interferenze che procuriamo all'estero. Sono molto d'accordo con le tue osservazioni, invece.
 
Sono tutte maniere (rendere l'fm e il dab poco attrattivi) di girare intorno al bieco obiettivo che si sono gia proposti in tutto il mondo: far finire la radio sul web, e la tv con tutti i casini che combinano con i vari dvbt, dvbt2, codifiche, ecc. sta seguendo l'identica strada. E per dare una spinta a tutto questo l'ITU spegne (FM) o porta via frequenze (TV) per darle guardacaso proprio alle TLC. Emblematica quanto inquietante la foto in testa all'articolo...
 
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In pratica non ho capito ci sarà a breve tra qualche anno e se si quando uno switch-off da FM verso il DAB? :eusa_think:
 
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