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Motorsport - Stagione 2024

Pronti a scendere in pista con un nuovo turno di playoffs della NASCAR Cup Series, inizia il Round Of 8, tre gare dalle quali usciranno i nomi dei quattro contendenti al titolo nel Championship a Phoenix.
Nuovo riallineamento della classifica, ai 4000 punti per gli otto ancora in corsa e di nuovo ci si porta dietro il tesoretto accumulato tra Regular Season e dei precedenti due turni di playoffs; in tutto questo Martin Truex Jr ha un buon vantaggio dato che in questa postseason non sta replicando il buon rendimento che ha avuto nella prima parte dell'anno.
William Byron appare il pilota più in forma dell'intera stagione e parte davanti a tutti prima di questa gara, poi (dopo Martin Truex Jr) Denny Hamlin e Kyle Larson; subito di rincorsa Chris Buescher (3 punti dietro la linea dell'eliminazione), Christopher Bell, Tyler Reddick (-8 punti per entrambi) e Ryan Blaney (-10).
Si corre al Las Vegas Motor Speedway, circuito che da qualche anno ha ottenuto un secondo appuntamento in calendario; nel primo, a marzo, ne è uscito vincitore proprio William Byron.
Triovale da un miglio e mezzo, classico in asfalto, con banking accentuato di 20 gradi sulle paraboliche e progressivo (9-12 gradi) sul triovale, molto veloce seppur regolare, qualche problema potrebbe eseerci dal poco grip per via delle temperature ancora alte in Nevada (massima di 32 gradi prevista per la parte finale della gara).
Gara sulla distanza delle 400 miglia, 267 giri divisi in 80, 85 e 102 giri, bandiera verde alle 20.50 circa; collegamento dalle 20.30 su Mola TV / Abu Dhabi Sports 2 (satellite 7W / streaming).
 
E' uscito il calendario della Formula E: il nome Roma è sparito; sotto ci sono le spiegazioni: "la nuova vettura GEN3 più veloce e potente ha raggiunto i limiti della circuito stretto e tortuoso di Roma. La Formula E sta esplorando sedi alternative, compresi circuiti permanenti, per mantenere un evento in Italia".
I troppi incidenti nell'anno scorso hanno praticamente messo fine all'Eprix di Roma che si disputava dal 2018. Ci sono stato praticamente a tutti (sia gara1 che gara2) tranne quest'anno: se all'inizio era divertente e costava pochissimo; all'ultimo era diventato costosissimo (per quel che offriva) ed era diventato molto 'istituzionale' perdendo il carattere 'amichevole e tranquillo dell'inizio. Quest'anno infatti avevo detto basta, poi a luglio.. un suicidio! e credo anche in termini di spettatori. Aggiungo che poi in qualsiasi posizione ti mettevi non vedevi una mazza, avendo gli spalti sul lato della traiettoria quindi ti passavano sempre troppo sotto; da fanatico di motorsport ho visto abbastanza manifestazioni dal vivo ma era nettamente quello peggiore in rapporto al prezzo speso.
Curioso di sapere dove lo metteranno
 
E' uscito il calendario della Formula E: il nome Roma è sparito; sotto ci sono le spiegazioni: "la nuova vettura GEN3 più veloce e potente ha raggiunto i limiti della circuito stretto e tortuoso di Roma. La Formula E sta esplorando sedi alternative, compresi circuiti permanenti, per mantenere un evento in Italia".
I troppi incidenti nell'anno scorso hanno praticamente messo fine all'Eprix di Roma che si disputava dal 2018. Ci sono stato praticamente a tutti (sia gara1 che gara2) tranne quest'anno: se all'inizio era divertente e costava pochissimo; all'ultimo era diventato costosissimo (per quel che offriva) ed era diventato molto 'istituzionale' perdendo il carattere 'amichevole e tranquillo dell'inizio. Quest'anno infatti avevo detto basta, poi a luglio.. un suicidio! e credo anche in termini di spettatori. Aggiungo che poi in qualsiasi posizione ti mettevi non vedevi una mazza, avendo gli spalti sul lato della traiettoria quindi ti passavano sempre troppo sotto; da fanatico di motorsport ho visto abbastanza manifestazioni dal vivo ma era nettamente quello peggiore in rapporto al prezzo speso.
Curioso di sapere dove lo metteranno

Hai perfettamente ragione; in ogni caso, trovare una nuova sede non sarà semplice, proprio perché le nostre città piccoline non permettono di accogliere bolidi che vanno a 300 all'ora. Mi dispiacerebbe non far disputare un E-prix proprio in Italia.
 
Basterebbe organizzarlo in un autodromo minore, come Cremona o Varano de Melegari, che sono in zone mediamente popolate.

Già più difficile se si vuole farle correre in città.
 
Basterebbe organizzarlo in un autodromo minore, come Cremona o Varano de Melegari, che sono in zone mediamente popolate.

Già più difficile se si vuole farle correre in città.

Vero, ma sai bene che la Formula E corre soprattutto, se non sempre, in circuiti cittadini.
P.S. per quanto riguarda i circuiti, non sarebbe nemmeno male quello di Pergusa, nella mia Sicilia.
 
Vero, ma sai bene che la Formula E corre soprattutto, se non sempre, in circuiti cittadini.
P.S. per quanto riguarda i circuiti, non sarebbe nemmeno male quello di Pergusa, nella mia Sicilia.

Ma è ancora aperto il circuito di Pergusa?

Mi ricordo anni fà, quando facevano le gare di Superturismo, con "Piedone" Giovanardi che prendeva la variante in modo incredibile :icon_bounce:

Però avevo capito che lo avevano chiuso, per motivi ambientali.
 
Ma è ancora aperto il circuito di Pergusa?

Mi ricordo anni fà, quando facevano le gare di Superturismo, con "Piedone" Giovanardi che prendeva la variante in modo incredibile :icon_bounce:

Però avevo capito che lo avevano chiuso, per motivi ambientali.

Eccome se è aperto, tra pochi giorni ci sarà una gara; inoltre la presenza di varianti cadrebbe a fagiolo per le auto elettriche, così bisognose di caricare la batteria con le frenate. Sognare non è proibito...
 
Homestead-Miami Speedway, uno degli ovali classici della NASCAR, col sole nel cielo limpido della Florida; appuntamento che fino a non molti anni fa era sede da diverso tempo dell'ultima gara stagionale per poi cedere questo onore alla decisamente meno affascinante (a mio parere) Phoenix, passando in primavera, poi ricollocata qui nelle fasi calde del calendario.
Terz'ultima gara stagionale, penultima occasione per gli otto contendenti al titolo di staccare il biglietto per la finale; Kyle Larson ha vinto tutti gli stage a Las Vegas ma ha dovuto sudare non poco per vincere la resistenza di Christopher Bell, agguerrito fino agli ultimi metri dell'ultimo giro.
Classifica stretta, dal secondo al quinto posto sono racchiusi in 11 punti ma stasera a Homestead c'è spazio per giocare di strategia, anche se il consumo gomme su questa pista è un fattore; la gara di stasera si corre sulla distanza delle 400 miglia sull'ovale di 1.5 miglia, classico, con due rettilinei uguali inclinati di 4 gradi e due paraboliche identiche a raggio piuttosto ampio e banking variabile dai 18 ai 20 gradi di inclinazione, che permetterà di vedere diverse traiettorie usate durante la gara.
267 giri totali, gli stage intermedi sono fissati al giro 80 e al giro 165; in caso di gara regolare è probabile che si vedano strategie di fuel mileage anche se questi stage uccidono (sportivamente parlando) il fascino in questo senso.

Un paio di note a mergine: in questo fine settimana hanno corso tutte le serie su questo ovale e per la serie minore (la Truck Series) è stato l'ultimo appuntamento prima della Championship Race a Phoenix del 3 novembre; Carson Hocevar con la vittoria si è assicurato la possibilità di contendere per il titolo assieme a Ben Rhodes, Corey Heim e Grant Enfinger.
Truck Series che vede sempre gare piuttosto movimentate e negli ultimi due appuntamenti ha visto un paio di situazioni pericolose nelle concitate fasi di pit stop: per il crew member di Zane Smith a Talladega è andata bene, ieri invece per quello di Memphis Villarreal è andata meno bene...

https://www.youtube.com/watch?v=M7g0OA5Xeb4

Fratture a sterno e qualche costola per lui; impatto veramente forte.

L'altra nota a margine è sul layout di questa pista che è nata a metà degli anni 90 come una copia rimpicciolita dell'Indianapolis Motor Speedway, una sorta di rettangolo con banking modesto di soli sei gradi, per poi cambiare in maniera piuttosto marcata assumendo quella che è l'attuale conformazione, seppur mantenendo poco banking e dal 2003 hanno poi messo mano anche alle paraboliche, decidendo di dar vita a quello che è l'attuale Homestead-Miami Speedway.

Bandiera verde alle 20.36, collegamento qualche minuto prima sui soliti canali (Mola TV per noi e Abu Dhabi Sports 2 per chi va via satellite sui 7° Ovest o innstreaming non geobloccato sul sito di Ad Sports).
 
L'altra nota a margine è sul layout di questa pista che è nata a metà degli anni 90 come una copia rimpicciolita dell'Indianapolis Motor Speedway, una sorta di rettangolo con banking modesto di soli sei gradi, per poi cambiare in maniera piuttosto marcata assumendo quella che è l'attuale conformazione


Le modifiche erano state fatte sia per rendere più spettacolari le gare, sia per rendere più sicura la pista. C'erano stati troppi incidenti gravi dovuti all'intensità dell'impatto con il posteriore contro il muro in uscita da una delle curve a 90 gradi.
 
NASCAR Cup Series Playoffs, Round Of 8 - Race 3, Martinsville Speedway.
Ultima chanche di qualificazione per la Championship Race di settimana prossima @ Phoenix Raceway: di otto piloti ne rimarranno solo quattro, due dei quali sono già sicuri; Kyle Larson vincitore a Las Vegas e Christopher Bell, settimana scorsa in quel di Homestead sono i primi due sicuri contendenti al titolo e stasera corrono in sei per i restanti due posti...
William Byron, tranquillo ma non troppo a 30 punti sopra la cut-line, poi quattro piloti in 17 punti: Ryan Blaney, Tyler Reddick, Martin Truex Jr e Denny Hamlin; ultimo, staccato di 43 punti dal quarto posto, Chris Buescher il cui unico risultato a disposizione è la vittoria: win and you're in.
Denny Hamlin e Martin Truex Jr sono plurivincitori a Martinsville, la pista più corta e lenta del calendario, sede della gara di stasera dove la tensione per la corsa alla qualificazione creerà il caos con lotte ravvicinate, contatti, doppiaggi ad ogni giro e caution che probabilmente usciranno in momenti chiave, nel bene e nel male, per i contendenti in gioco; stasera nessuna Hail-Melon Move salverà chi cerca di recuperare da dietro.
Poco più di mezzo miglio di pista (0.526) da ripetere 500 volte con stage intermedi al giro 130 e al giro 260 su questa pista corta e piatta con incredibile usura gomme; la strategia è quella di tirare aventi fino a che esce una bandiera gialla e chi vorrà sopapravvanzare, al pit dovrà cambiare almeno (ma almeno) due pneumatici e comunque risulterà svantaggiato in ripartenza; fermarsi in bandiera verde vuol dire rimanere indietro di due giri.
Il cambio d'orario ci favorisce, si inizia alle 19.07 italiane.
 
NASCAR Championship Weekend...

E' già tempo di nostalgia e tristezza per una stagione sempre lunga e piena di weekend di gara ma che volge al termine, stasera con l'assegnazione del titolo massimo delle serie NASCAR; non andrò ad approfondire i verdetti delle serie minori: Truck Series svoltasi venerdi notte e X-Finity Series svoltasi ieri notte, e perchè chi vuole recuperarsele può farlo seppur a distanza di una settimana sul canale ufficiale NASCAR su YouTube, e perchè ho mancato pure io l'appuntamento, dato che il maltempo ha influito negativamente sui segnali che arrivano dal satellite... A Madre Natura purtroppo non si comanda, certo è che ormai non piove mai e quella volta che piove rompe pure i ********...

Tornando in tema, stasera è tempo di Championship Race nella NASCAR Cup Series: quattro sono i piloti rimasti in corsa per il titolo, tutti loro sono stati riallineati ai 5000 punti in classifica ma è un fatto del tutto matematico, di contorno... Non ci sono più tesoretti portati dai turni precedenti e dalla Regular Season, non ci sono più strategie a disposizione, conta solo una cosa: arrivare più avanti degli altri tre contendenti.
Si, perchè è certo che chi dei quattro vince, vince il titolo ma paradossalmente parlando, pure se finissero tutti agli ultimi quattro posti il quartultimo vincerebbe il titolo... Giusto per renderla comprensibile.

Quattro piloti si, ma chi? I quattro più mediamente giovani che ci siano stati nell'era recente: Kyle Larson, Christopher Bell, William Byron e Ryan Blaney.
Quattro nomi, un solo ex campione (Larson), nessun veterano ed una sola incognita: il Phoenix Raceway.

Phoenix Raceway (Avondale, Arizona), recente nuova sede del Championship Weekend, dopo i recenti (pure loro) lavori di rinnovo alla pista: tutto asfaltato e laddove prima fuori dal layout (rovesciato, in termini di start/finish line) c'era dell'erba ora, un po per la sicurezza e un po per questo dogleg che dopo detti lavori è uscito prepotente, si crea il caos in partenze e ripartenze...
Onestamente non mi piace, preferivo prima ma forse è solo l'ennesima volta in cui esce il nostalgico a dire la sua; certo è che i primi giri dopo partenza e ripartenza sono veramente caotici... 3-Wide, 4-Wide, 5-Wide... Tutti a tagliare: per trarre vantaggio anche se, per una regola non scritta, chi rientra dal dogleg deve dar spazio a chi sta nel "corretto layout" se non ha completato il sorpasso: questo si vedrà molto, come detto, in fase di partenza e ripartenza ma poi sempre meno quando i distacchi si faranno più ampi, anche perchè alla lunga esce un'importante usura gomme.
Pista piatta, tre differenti angoli di banking, molto piatti: 0-11 gradi sul dogleg, 8-9 gradi in curva 1 e 2, 3 gradi sul controlettilineo e 8-9 in curva 3 e 4; 500 chilometri la distanza di gara, 312 miglia così come i giri di gara, con stage fissati al giro 60 e al giro 185.

Collegamento dalle 20.25 su Mola TV e Abu Dhabi Sports 2.
 
Ultima modifica:
Una bella gara finale, anche se rimangono dubbi sul formato del campionato.
 
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