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Spuma bionda

Era dagli anni '70 che non sentivo più il termine "spuma" :D
La prendevo al bar dei cacciatori da bimbo quando andavo con mio padre.
 
"ginger" credo sia inteso solo come colore.

In teoria il ginger dovrebbe essere giallo...boh! Apposta preferisco la gazzosa perché almeno non ha coloranti

secondo me .le bibite, aranciata, cedrata, chinotto, ecc...si chiamano così perché in origine (artigianale) avevano il rispettivo succo. Poi per ragioni industriali ( e di sopravvivenza) sono stati via via ridotti, tolti. Resistono i succhi più a buon mercato (arancio, limone). Ricordo che gli interessi delle mafie riguardano anche il settore delle arance (in Italia e Spagna).

Una bibita per chiamarsi aranciata deve avere il 20% di succo (in Italia) , quando fino a pochi anni fa era del 12% (limite minimo in vigore dal 1958) e in altri paesi europei al 5%.
La famosa aranciata Laurisia non ha ingrendienti sensibilimente diversi rispetto alla concorrenza. La la differenza è che il gusto è rafforzato da aromi naturali di arancia e succhi vari (limone/mele)
Alcune marche oltre ad aver aumentato dell'8% il succo, hanno anche aumentato la quantità di zucchero, oppure non hanno aumentato il succo perndendo la denominazione aranciata.

Putroppo il consumatore medio è spesso costretto (causa bassi salari :D) a preferire prodotti che costano meno . Chi fa prodotti di qualità non viene apprezzato, perciò (peggiorando gli ingredienti) o si adegua oppure fallisce.

Se dico cedrata, dico Tassoni :D , penso subito allo spoto di Mina. Nonostante la lunga storia https://www.cedraltassoni.it/assets/pdf/Archivio.pdf ormai il cedro te lo fanno solo ricordare con l'aggiunta di semplici aromi naturali
https://winedharma.com/assaggi/che-...o-la-classifica-dalla-migliore-alla-peggiore/
 
Un pò come i vini cartonati....l'uva la mettono solo sull'etichetta....

La massificazione rovina tutto, comprese le mele
Se il prodotto di partenza è pensato per grandi volumi non si può avere qualità.
Il vino di partenza per il bianco è Trebbiano, per il rosso è Sangiovese, cioè vini fermi, non particolarmente ricercati e relativa di bassa gradazione.
Poi nel processo industriale (cioè il deposito nei silos d'acciaio) non c'è molta differenza rispetto a quello in bottiglia. Difficilmente si troveranno "depositi" nell'uno o nell'altro (e il rosso sicuramente colora poco). Se poi scrivono VINO ROSSO ..possono fare dei bei mischioni :D
Il vantaggio del cartone è che protegge il contenuto dalla luce e agevola il trasporto (il prodtto confezionato, poi non viene pastorizzato)
Nelle cucine dei ristoranti va molto .
I produttori di vini "cartonati" hanno anche linee in bottiglia (e qui possono permettersi anche vini frizzanti) e diversificare i vitigni
 
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