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Protezione dalle scariche elettriche

Certamente siamo passati nelle nuove case dal nulla assoluto di quelle vecchie alla doppia tripla terra da buona norma europea...benvenga, meglio tardi che mai! Anche in questi casi la distribuzione va messa a terra.
 
autoprotetto inteso non dalle scariche atmosferiche che bla bla e bla, 81/08 ect.

ma che oggi si usa il dispersore di fondazione che è ovviamente molto meglio di una puntazza.

Messa a terra: Dispersori di fondazione e dispersori ad anello
I dispersori di fondazione e i dispersori ad anello fanno parte degli elementi di base

Un impianto di messa a terra funzionante, sia in un edificio già esistente sia in uno di nuova costruzione, è il presupposto fondamentale per la protezione delle persone dai pericoli derivanti dall’alta tensione e per l’utilizzo sicuro dei sistemi elettrici negli edifici.

Il sistema di messa a terra è quindi la base per il funzionamento sicuro...

dei sistemi elettrici (alimentazione di energia elettrica)
dei sistemi elettronici (tecnologia informatica e di gestione dei dati)
dell’equipotenzialità di funzione
dell’impianto parafulmine
dei dispositivi di protezione da sovratensioni
della compatibilità elettromagnetica (EMV)
della messa a terra dei pali d'antenna.




https://www.elvatec.ch/sites/defaul...S162_E_Foundation_Earth_Electrodes_0216_0.pdf


Dispersore di fondazione

Il dispersore di fondazione viene installato a circuito chiuso nelle fondamenta dei muri esterni dell’edificio.

Per gli edifici di maggiori dimensioni è inoltre necessario inserire collegamenti trasversali per rispettare un’ampiezza di maglia non superiore a 20 x 20 m.

Pianificazione

Un’accurata pianificazione e realizzazione del dispersore di fondazione è molto importante, dal momento che dopo la solidificazione del calcestruzzo non sarà più possibile rimediare ad omissioni ed errori. Pertanto, già in fase di pianificazione è essenziale uno stretto coordinamento tra l’architetto, l’impresa edile, il progettista elettrico e le ditte specializzate per l’impianto parafulmine e l’impianto elettrico.

Esecuzione

Il dispersore di fondazione deve essere inserito nelle fondamenta in calcestruzzo e poi avvolto in una copertura di calcestruzzo di almeno 5 cm. In questo modo è protetto contro la corrosione. Tuttavia, a causa dell’esecuzione di varie opere edili (ad esempio la realizzazione di una vasca bianca) può succedere che questo collegamento a terra elettricamente conduttivo non sia più garantito (cd. “fondamenta con maggiore resistenza allo scaricamento a terra”). In questi casi deve essere impiegato un dispersore ad anello resistente alla corrosione.



La progettazione, l'esecuzione e la documentazione del dispersore di fondazione sono regolate essenzialmente dalla norma DIN 18014.


https://www.elvatec.ch/it-ch/nozioni-di-base-sulla-messa-a-terra
 
Ad ogni modo i ferri dell'edificio vanno messi a terra ai dispersori, di fondazione e/o ad anello che siano, quindi non fanno da messa a terra ma VANNO messi a terra, sono una cosa l'opposto dell'altra.
Il punto è che chi ha aperto il post non si mette di certo a rompere un pilastro di cemento per prendersi un tondino di ferro a cui collegare la messa a terra, quella va presa sempre e solo da un collettore o da un morsetto di dimensioni adeguate.

Comunque, un buon impianto di messa a terra degno di questo nome, ha sempre dei dispersori ispezionabili, tali da potere effettuare le verifiche periodiche strumentali, oltre che essere tenuti sempre umidi.
 
È la stessa cosa che collegare a terra un componente della distribuzione.

siamo sempre perfettamente d'accordo ma ci mancano alcuni dettagli del tipo che se il primo derivatore fosse molto vicino al primo decoder e che la parte di linea interna fino al derivatore fosse abbastanza lunga,, nel caso di una carica elettrostatica questa arriverebbe paurosamente vicino agli apparati magari girando anche un po per la casa prima di essere "scaricata" verso la terra.

con la barretta subito all'ingresso in casa si "scaricherebbe" subito a terra evitandone la diffusione negli ambienti domestici. (certo che se il derivatore fosse subito all'ingresso del cavo in casa, collegare lui a terra fa la stessa cosa e risparmi 4 euro)

la barretta, che volendo potrebbe essere autocostruita con dei barilotti F e una piastrina metallica.

ci sono anche con SPD coassiali per i casi un po più importanti.
 
riprendendo il discorso e chiudendolo, qui si parla di edifici civili e nel caso di una, mi scuso per il termine, abitazione rurale singola in aperta campagna.

per quanto riguarda la terra di fondazione ti ho dato i riferimenti e puoi studiarli. io li ho visti realizzare durante la posa della fondazione, ne sono rimasto interessato e ho approfondito l'argomento.

nessuno ha detto di andare ad aprire un pilastro per agganciarsi ai ferri perchè non si otterrebbe il risultato cercato non essendo morsettati tra loro ma sono blandamente legati.

ci sono svariati modi di eseguire gli impianti di terra e negli edifici civili moderni in cemento armato sono eseguiti come dai documenti allegati.

non ci sono ulteriori dispersori, ma è la fondazione stessa un dispersore gigante.

sarebbe ridicolo costruire un edificio, poi ricordarsi della terra e fare un bel rattoppo.



rimetto il link al pdf:

https://www.elvatec.ch/sites/defaul...S162_E_Foundation_Earth_Electrodes_0216_0.pdf
 
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In tutta europa nelle nuove costruzioni adesso si osservano queste norme da diversi anni, benvengano come dicevo; tuttavia non va dimenticato che in italia esistono ancora tanti edifici sprovvisti di una buona terra, e si tratta della stragrande maggioranza, e le distribuzioni tv ancora di piu...per fortuna c'é almeno il salvavita.
 
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Che me ne faccio di un link che pubblicizza un prodotto estero? Si parla di normative e non di pubblicità di prodotti.
So di cosa parliamo, collaboro con uno studio di ingegneria da anni, non venire a parlarmi di normative, le conosco.
Discorso chiuso, siamo troppo OT
 
quartiere nuovo in provincia a sud ovest di Roma.
gli edifici più vecchi non hanno neanche 20 anni.
tutti gli impianti di terra sono in fondazione.

foto di un paio di scale di un grande condominio composto da 8 scale di 8 piani e oltre 280 unità immobiliari oltre a due piani interrati di autorimessa:



io direi che sarebe il caso di smettere di mostrare norme e titoli, e magari fare un passo indietro, chiedersi perchè qualcuno afferma qualcosa e poi se non cè la quadra ci si può spiegare.

dimmi, tutto il quartiere è fuori norma o sono così che gli impianti di terra si fanno negli edifici nuovi reidenziali?
 
la casa che sta facendo costruire un vicino dubito assai che sia in regola o che facciano quei lavori, penso neanche antisismica data la zona anche se non ad alto rischio.
 
Quindi adesso le norme non servono piu'!!! Inutile proseguire con chi fa queste affermazioni, si è risposto da solo. Mi fermo che è meglio, siamo fin troppo OT
 
Sarò franco, nonostante i buoni intenti iniziali, se non riuscite a tenere la discussione nei binari si chiude.

Ora la palla passa a voi.
 
Appunto, torniamo a parlare della terra degli impianti tv, case vecchie o nuove che siano. La maggior parte degli impianti tv italiani non hanno la terra di distribuzione.
 
Domandone da "profano" circa l'impianto televisivo condominiale: se l'impianto televisivo è collegato a terra si può appurare, senza voler misurare la bontà della terra, e senza dover ispezionare la centralina sul tetto o chiedere lumi al tecnico che fa la manutenzione ? Magari usando un tester e misurando la resistenza con puntale collegato alla calza del coassiale e l'altro puntale collegato alla terra condominiale nell'appartamento ? Dico la verità: non ho provato, la domanda è nata spontaneamente.
 
Certamente, e in tal caso dovresti misurare una resistenza di pochissimi Ohm (intorno ai 5 Ohm o anche meno), ma non saprai mai se é stata fatta correttamente o é un caso come quello anche di un solo televisore in tutto il condominio con il cavo rete di alimentazione a tre pin per mettere a terra tutta la distribuzione, ma se quello un giorno stacca il televisore interrompe anche la terra...
 
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Ok ! Tutto chiaro per la spiegazione. Naturalmente poi dovrebbe essere chiesto a chi fa manutenzione perchè giustamente tu hai portato l'esempio di un televisore con i tre fili.
 
Buongiorno io ho un dubbio ecco il manuale del mustiswitch della fracarro scd2-4216 https://www.elcoteam.com/media/productfile/scd2-4216.4_manuale.pdf e sin da quando l'ho letto ho un dubbio, non sono un professionista, a pagina tre quando parla di terra dice "MESSA A TERRA DELL’IMPIANTO D’ANTENNA
Il prodotto deve essere collegato all’elettrodo di terra dell’impianto d’antenna conformemente alla norma EN60728-11.
La vite predisposta a tale scopo è contrassegnata con il simbolo.
Si raccomanda di attenersi alle disposizioni della norma EN60728-11 e di non collegare tale vite alla terra di protezione della rete
elettrica di alimentazione.".
Io ho ho preso un cavo da sei mmq che parte dal nodo più vicino al paletto, al piano terra, e una volta fatto arrivare nel sottotetto, ci ho collegato la terra dell'impianto d'antenna, mantenendo cosi l'equipotenzialità, ma non ho capito perché fracarro espressamente specifica "non collegare tale vite alla terra di protezione della rete elettrica di alimentazione"?
 
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