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Cinema non decolla: chiusi 500 schermi, è 'Caso Italia'

Crisi + tecnologia che ti porta il cinema a casa = chi me lo fa fare ad andare al cinema.
 
La crisi esisteva già prima del COVID che ha peggiorato la situazione e con le TV di oggi che sembra di essere al cinema, è sicuramente più economico da casa e soprattutto la finestra di passaggio tra cinema e tv si molto accorciata. (Una volta scappai dal cinema perché il film proprio non mi piaceva) e soldi buttati. in TV se non ti piace cambi con un clic. Un po' come è successo hai videotecari sparirti. Una cosa che potrebbe migliorare la situazione oltre che proporre film appena usciti sarebbe quello di proporre titoli della storia del cinema quante volte vi è capitato di dire quanto sarebbe stato bello vederlo al cinema ? Un'altra cosa in sfavore del cinema volumi sparati all'invero simile che ti trema tutta la poltrona assordante veramente.
 
L’esercizio cinematografico italiano è in crisi da decenni. Se si va a vedere i numeri, il calo lento ma progressivo degli spettatori italiani perdura dalla fine degli anni Sessanta, quando la televisione cominciò a diffondersi massivamente nelle case. Non a caso, i primi cinema cominciarono a chiudere in provincia tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta: molti di questi non hanno mai più riaperto. Intere province d’Italia non vivono più il rito della sala proprio per una ormai pluridecennale assenza di quest’ultima. Se per andar al cinema servono 30 km di auto d’andata e 30 km di auto di ritorno, mi sembra logico che il grande pubblico non cinefilo, non appassionato si muova solo per film-evento eccezionali. Ma è un qualcosa che dura da decenni e che la pandemia, come è successo con tutte le aziende e le imprese non solo culturali già traballanti, ha aggravato. Basti guardare la Francia (che ha 69 milioni circa di abitanti contro i 60 milioni circa di abitanti in Italia, quindi pressoché sovrapponibile) per vedere numeri completamente diversi. E non solo dal 2020 in poi, ma anche da molto prima. Vi lascio qualche dato (fonte: BoxofficeMojo) riferito ai soli weekend d'apertura di alcuni film

Spectre in Francia: 13 milioni euro circa
Spectre in Italia: 5.3 milioni euro circa

No Time To Die in Francia: 9.6 milioni euro circa
No Time To Die in Italia: 2.9 milioni euro circa

Endgame in Francia: 24.9 milioni euro circa
Endgame in Italia: 19.5 milioni euro circa

No Way Home in Francia: 16.4 milioni euro circa
No Way Home in Italia: 9.3 milioni euro circa

F9: The Fast Saga in Francia: 9 milioni euro circa
F9: The Fast Saga in Italia: 1 milione euro circa

Shang-Chi in Francia: 4.1 milioni euro circa
Shang-Chi in Italia: 1.7 milioni euro circa

Dune in Francia: 7 milioni euro circa
Dune in Italia: 2.5 milioni euro circa

No Time To Die in Francia: 9.6 milioni euro circa
No Time To Die in Italia: 2.9 milioni euro circa

Eternals in Francia: 5.7 milioni euro circa
Eternals in Italia: 3.7 milioni euro circa

È vero che in Italia abbiamo avuto la piena capienza solo dall'11 ottobre ma è un dettaglio che ha spostato poco. Anche in Francia c'è stato un calo a causa della pandemia ma non paragonabile allo sfacelo italico.

Il grande pubblico italiano, a differenza di quello francese, ha sempre tradizionalmente preferito la fruizione domestica e i dati sul calo lento ma inesorabile degli spettatori dagli anni Sessanta ad oggi lo testimonia. Qualche annata in controtendenza vi è stata, ma sono sempre stati casi isolati. È proprio l'abitudine ad essere venuta meno ma riguarda l'Italia. Anche in Francia esistono Netflix, Prime Video e le serie tv, ma l'afflusso di spettatori è sempre stato molto più alto di quello italiano, tanto prima della pandemia quanto dopo.

Quindi, è molto probabile che la sala in Italia sia destinata a diventare roba di nicchia o di ultranicchia con un numero di cinema nel territorio sempre più basso e sempre più concentrato nei grandi centri culturali delle grandi città (Napoli, Roma, Milano, Bologna etc.), ma la situazione nel resto d’Europa e del mondo è molto diversa.

E questo è estremamente triste, tipico di un Paese come il nostro in cui la Cultura ha sempre ricoperto l'ultima ruota del carro: non gliene è mai fregato niente né al popolo né alla classe politica. L'esperienza della Sala cinematografica non è replicabile in ambienti domestici per il banale motivo che essa si basi non solo sulla qualità audio/video ma anche sulla presenza di estranei che, esattamente come noi, hanno pagato un biglietto. La visione in sala (= luogo diverso dalla comodità di casa) è precipuamente un'esperienza collettiva con estranei, una sorta di psicanalisi di massa davanti ad un grande schermo. E' anche e soprattutto per questo motivo che essa sia, di fatto, insostituibile in un Paese civile. Nessuna saletta home cinema, per quanto tecnologicamente all'avanguardia, è in grado di fare ciò. Senza dimenticare che la Sala di un Cinema rappresenti anche uno strumento di democrazia: un luogo uguale per tutti, indipendentemente dall'età, dal ceto sociale, dalla disponibilità economica, dalle credenze politiche/religiose, all'interno del quale assistere ad un'opera cinematografica insieme ad estranei. Quentin Tarantino lo ha spiegato meglio di me qui https://fb.watch/aKM2UTKOm9/

I Paesi europei civili sono ben altri e lo si vede anche da questo
 
Sul cinema c'è un 'caso Italia': in Francia, in Spagna, in Gran Bretagna e nel resto d'Europa finiti i tempi del lockdown e delle restrizioni più pesanti il pubblico è tornato a vedere i film in sala; in Italia non sta accadendo...


https://www.ansa.it/sito/notizie/cu...rmi_e4aed5db-ae17-46c3-a6ff-2a01554332f4.html

io ormai non vado al cinema da tre anni circa, ultimo film visto, city of lies con Johnny Deep, ma in compagnia di una cugina.
In provincia i cinema non esistono più, per forza di cose ti devi spostare di 20/30 km e non sempre uno ha voglia di uscire... i cinema forse resisteranno nelle grandi città, tipo i capoluoghi di provincia e/o di regione.

L'iniziativa del cinema a 2€ nel 2016/2017 a me era piaciuta; il problema è il costo del biglietto... senza poi dimenticare i cinema vecchi, gli schermi che sembrano un lenzuolo matrimoniale e altri difetti; per non parlare del pubblico maleducato, con i telefonini sempre accessi, che mangia in maniera rumorosa

a casa zero problemi, in più non c'è la pubblicità
 
Io vado al cinema almeno 35-40 volte l'anno ogni anno e il pubblico rumoroso lo trovo solo in occasioni di film Marvel o Disney o Pixar che, infatti, vado a vedere negli spettacoli improbabili o a 2-3 settimane dall'uscita. Mi capita anche per gli horror commerciali tipo The Conjuring etc. Mai visto pubblico rumoroso per film come "Il collezionista di carte", "Nomadland", "The Father", "Sull'isola di Bergman", "Minari", "Tre piani", "West Side Story", "E' stata la mano di Dio", "Cry Macho", "House of Gucci" etc.

E, comunque, anche quando capita, lo preferisco di gran lunga alla tristezza dello streaming casalingo, dove ti distrai continuamente causa cellulare, causa bagno, causa pizza da infornare, etc.

Certamente alcune sale sono poco curate e sono sporche, però non è così ovunque, anzi.

La bellezza della visione collettiva in sala insieme ad altri estranei è qualcosa che mi affascina ogni volta come se fosse la prima. Il 30 gennaio ho visto "ENNIO" di Tornatore in anteprima in una sala miracolosamente strapiena, silenziosa ed ossequiosa: è stato uno dei momenti più belli della mia vita
 
Quasi mai andato al cinema principalmente per questioni di distanza e quindi fin da piccolo ci ho fatto l'abitudine a guardare e registrare i film dalle tv in chiaro, parliamo dei primissimi anni 90 che se non come prime visioni, la Rai ad esempio coi Disney era ancora il fiore occhiello, con l'immancabile appuntamento del venerdì sera. Poi sono passato a qualche videocassetta, dvd e blueray ma sempre poca roba. Figuriamoci oggi con tv 4K, Sky Cinema e le varie ott tv, guardo tutto da casa e non ho neanche esigenze particolari di vedere tutto e subito.
 
Sì ma che tristezza vedere i film dal televisore di casa dai... Non è la stessa cosa... In casa mia ad esempio è difficile ottenere lo stesso buio della sala. Poi mille distrazioni: il telefono, i rumori dei vicini. E la qualità audio? A meno che non si abbia un mega impianto 5.1 è ridicola. Io ho la fortuna di avere un multisala dietro casa e appena posso in 5 minuti sono lì. Il problema reale sono gli abitanti dei piccoli centri che sono costretti a prendere la macchina e fare molti chilometri per raggiungere il multisala più vicino che spesso è un Uci o The space. Quale sarebbe la soluzione? Invece di sostenere col canone delle scassate e inutili TV locali, bisognerebbe sostenere i cinema...
 
Sì ma che tristezza vedere i film dal televisore di casa dai... Non è la stessa cosa... In casa mia ad esempio è difficile ottenere lo stesso buio della sala. Poi mille distrazioni: il telefono, i rumori dei vicini. E la qualità audio? A meno che non si abbia un mega impianto 5.1 è ridicola. Io ho la fortuna di avere un multisala dietro casa e appena posso in 5 minuti sono lì. Il problema reale sono gli abitanti dei piccoli centri che sono costretti a prendere la macchina e fare molti chilometri per raggiungere il multisala più vicino che spesso è un Uci o The space. Quale sarebbe la soluzione? Invece di sostenere col canone delle scassate e inutili TV locali, bisognerebbe sostenere i cinema...

Sottoscrivo tutto quello che hai detto. Ma al di là della qualità audio-video che nessuna saletta homecinema potrà mai raggiungere, il cinema rappresenta anche uno strumento di democrazia, ovvero un luogo uguale per tutti in cui visionare, in compagnia di estranei con i quali ci si sottopone ad una sorta di seduta di psicanalisi collettiva, un prodotto cinematografico.

Se ti va, ti consiglio questo contenuto, a partire dal minuto 09:06 in poi

https://youtu.be/QWASrc-VOwA?t=546
 
I cinema sono sacrosanti e ci mancherebbe, invidio anche chi va a teatro e a tante belle altre cose anche dal video.
Da casa però c'è qualche piccolo vantaggio come la messa in pausa, il torna indietro se non si è capito un discorso o si vuole rivedere meglio una scena, si possono attivare i sottotitoli se i dialoghi sono poco comprensibili...
I tv sempre più grandi e il 4K sono spettacolari, il dolby come si deve si può ricreare in modo abbastanza valido, ma nel mio caso mi accontento di un buon stereo con due casse + quella dei bassi, posso mettere il volume a manetta che non ho problemi di vicini e con un equalizzatore ho fatto le voci più acute per capire ancora meglio i dialoghi, non sono invece esigente con musiche ed effetti speciali.
 
il cinema rappresenta anche uno strumento di democrazia, ovvero un luogo uguale per tutti in cui visionare, in compagnia di estranei con i quali ci si sottopone ad una sorta di seduta di psicanalisi collettiva, un prodotto cinematografico.

A me questa sembra una grandissima p***a mentale e basta. Strumento di democrazia? Psicanalisi collettiva? Ma per favore.
Non discuto il piacere dell'andare al cinema (a me interessa poco, ma è solo un gusto personale) ma tutto il resto mi pare parecchio esagerato
 
A me questa sembra una grandissima p***a mentale e basta. Strumento di democrazia? Psicanalisi collettiva? Ma per favore.
Non discuto il piacere dell'andare al cinema (a me interessa poco, ma è solo un gusto personale) ma tutto il resto mi pare parecchio esagerato

Grazie per l'educazione con cui hai commentato il mio post, davvero molto gradita e favorevole alla creazione di un dibattito civile

Detto questo, per me il Cinema è soprattutto condivisione di un'esperienza insieme ad altri estranei e, sì, è uno strumento di democrazia perché la visione di un film al cinema è sempre identica e non dipende dalle disponibilità economiche/cultura informatica degli spettatori in merito alla creazione della propria postazione televisiva. I film al cinema sono tali e quali a come siano stati concepiti dai creatori, mentre differiscono notevolmente a casa a seconda della televisione, del servizio streaming, dei vari impianti H.T. e della cultura audiofila/cinefila di ogni singolo.

Andare al Cinema è un'esperienza, qualcosa di ben diverso dalla logica dello streaming in cui consumi individualmente prodotti audiovisivi. Per me il Cinema è come entrare in un'altra dimensione e, a casa, io non ci riesco. La presenza degli estranei costituisce un plus per me

Tu riesci a goderti un film a casa? Sono felice per te, nessuno ti obbliga a frequentare le sale e non è neanche un imperativo categorico

Ma gradirei che il mio parere argomentato, su cui hai libertà di dissentire, non venisse bollato a "p***a mentale". Grazie
 
Io al cinema vado, a volte. Ma lo faccio solo per roba tipo Avengers in cui ci sono effetti speciali che a casa noterai meno. Perché di spendere 8-10-12€ (a testa, e se sei una famiglia numerosa il reddito conta eccome)per vedere una commedia, ad esempio, non mi da nulla in più. Non è che durante o dopo il film si fa una seduta di gruppo in cui ognuno tira fuori i propri sentimenti più reconditi. È solo una sala in cui ognuno va a farsi i fatti propri (vedere un film) e appena finisce va in pizzeria o torna a casa propria. Nulla di democratico, psicologico o esoterico
 
l'esperienza condivisa la capisco come erano proprio dei raduni alle prime come Harry Potter, il signore degli anelli, star wars. Ma diciamocela tutta i tempi sono molto cambiati non solo in questo settore ma anche in altri che non cito per non andare in OT.
 
Io al cinema vado, a volte. Ma lo faccio solo per roba tipo Avengers in cui ci sono effetti speciali che a casa noterai meno. Perché di spendere 8-10-12€ (a testa, e se sei una famiglia numerosa il reddito conta eccome)per vedere una commedia, ad esempio, non mi da nulla in più. Non è che durante o dopo il film si fa una seduta di gruppo in cui ognuno tira fuori i propri sentimenti più reconditi. È solo una sala in cui ognuno va a farsi i fatti propri (vedere un film) e appena finisce va in pizzeria o torna a casa propria. Nulla di democratico, psicologico o esoterico
Concordo. Quello si faceva ai tempi del cineforum, non di certo nei multisala.
 
Puo’ essere che qualcuno durante i vari lockdown si è reso conto che si vive bene anche senza tanta gente intorno e dopo non ha ripreso ad andare al cinema, nonostante la continua presenza mediatica dei cialtroni psicologi.
 
Grazie per l'educazione con cui hai commentato il mio post, davvero molto gradita e favorevole alla creazione di un dibattito civile

Detto questo, per me il Cinema è soprattutto condivisione di un'esperienza insieme ad altri estranei e, sì, è uno strumento di democrazia perché la visione di un film al cinema è sempre identica e non dipende dalle disponibilità economiche/cultura informatica degli spettatori in merito alla creazione della propria postazione televisiva. I film al cinema sono tali e quali a come siano stati concepiti dai creatori, mentre differiscono notevolmente a casa a seconda della televisione, del servizio streaming, dei vari impianti H.T. e della cultura audiofila/cinefila di ogni singolo.

Andare al Cinema è un'esperienza, qualcosa di ben diverso dalla logica dello streaming in cui consumi individualmente prodotti audiovisivi. Per me il Cinema è come entrare in un'altra dimensione e, a casa, io non ci riesco. La presenza degli estranei costituisce un plus per me

Tu riesci a goderti un film a casa? Sono felice per te, nessuno ti obbliga a frequentare le sale e non è neanche un imperativo categorico

Ma gradirei che il mio parere argomentato, su cui hai libertà di dissentire, non venisse bollato a "p***a mentale". Grazie

Concordo pienamente con il tuo giudizio, telaio99: in altri paesi per aiutare il Cinema si evita che i film siano disponibili in streaming quasi contemporaneamente .. e concordo anche con il fatto che la presenza di estranei costituisca un plus e non un limite ... grave anche che nel nostro Paese i cinema intesi come luogo di visione di un film siano stati intesi come un luogo di contagio ed ad oggi siano sottoposti all'inutile norma di non poterci consumare una bibita e/o un pop corn..
 
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