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In Rilievo Centralina Digitale Programmabile, scopriamola insieme!

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Introduzione alla tecnica dCSS (digital Channel Stacking Switch)

Le Centraline Digitali Programmabili, di quale marca siano, Televes, Johansson e derivate, Lem e derivate, sono tutte degli ottimi prodotti che offrono una serie di funzioni di alto livello in ambito numerico che non possono essere eguagliate a pari costo e dimensioni con la tecnica analogica.

Non bisogna parimenti illudersi che siano dispositivi magici (non sono la bacchetta di Harry Potter) e se i segnali che forniremo agli ingressi presentano problemi senza una attenta valutatazione ed eventuale pretrattamento, il risultato potrebbe non essere quello sperato.

Il processo di queste centraline digitali avviene per mezzo di una Digital Signal Processor in tecnica dCSS della Broadcom che in tempo reale esegue uno "RF Spectral Cut" restituendo solo le porzioni richieste dalla programmazione dei filtri.

La selettività dei filtri è altissima:

  • 30dB@1MHz le Televes
  • 35dB@1MHz per le LEM e derivate
  • 50dB@1MHz le Johansson e derivate

ll Controllo Automatico di Guadagno è eseguito sempre in ambito numerico dalla DSP assicurando una perfetta equalizzazione dei segnali in uscita, come anche, se desiderata, la regolazione dello Slope (pendenza).

La chicca finale è che, tramite un processo del tipo copia e incolla, lo "RF Spectral Cut" impostato nei filtri può essere posizionato nella porzione di banda desiderata eseguendo di fatto una "traslazione" di canale.

A monte e a valle della DSP avviene una doppia conversione A/D e D/A di alta qualità (eseguita sempre dal chip BCM) e pertanto i processi eseguiti da questo tipo di centraline sono a tutti gli effetti il risultato di un calcolo numerico.

Le programmabili Fracarro, come anche le Offel, Emmeesse, Fait, Fte, Mitan ed altre simili per dimensioni e apparenza, sono tutte di produzione della belga Johansson.

Pertanto la descrizione è valida anche per le altre dove la differenza è nella livrea personalizzata e non, e in alcuni dei parametri trattandosi del medesimo produttore e della medesima tecnologia.

Nel post (#2), dopo una breve descrizione, si da ampio spazio a misure strumentali di analisi dello spettro e dei parametri di qualità dei principali parametri funzionali (cag, selettività filtri) col dettaglio dei valori (c/n, mer, noise margin, ber pre e post Viterbi), terminando con l'analisi spettrale dei prodotti di intermodulazione ai vari livelli di uscita.



il prodotto in foto è una centralina tv compatta programmabile prodotta in Repubblica Ceca per conto di Fracarro Radioindustrie modello FRPRO EVO IT codice 287531.

è la mediana tra la versione Top (FRPRO EVO HD codice 287434) e la Lite (FRPRO LIGHT HD codice 287523).

I tre sopraindicati codici delle nuove programmabili Fracarro sono della serie "IMPROVED PERFORMANCE" a prestazioni e flessibilità migliorate nei filtri che sono settabili da 1 a 6 canali adiacenti cadauno con 8 step di regolazione globale del bandwidth e la separazione più alta attualmente sul mercato di 50dB@1MHz.

Centralina Digitale Programmabile Johansson "The Original" ed equivalenti OEM con differenze di livrea, interfaccia di programmazione e massima potenza di uscita


Image per gentile concessione di aq62 design

Johansson 6701 ____ display + encoder rotativo _ 113dBuV _ The Original
Emmeesse 82201N __ display + encoder rotativo _ 108dBuV
Fait CMDT/S _______ display + encoder rotativo _ 113dVuV
Fracarro 287531 ____ display + tre pulsanti _____ 113dBuV
Fracarro 287434 ____ display + tre pulsanti _____ 118dBuV
Mitan AEQ55 _______ display + encoder rotativo _ 118dVuV
Offel 26-701A_______ display + encoder rotativo _ 113dBuV

Centraline Digitali Programmabili LEM Elettronica

In questo 3d diamo spazio informativo anche alla LEM Elettronica, azienda italiana di riconosciuta eccellenza, la quale con il proprio know-how sviluppa in casa il design dei prodotti, in collaborazione con la Broadcom fornitrice della Digital Signal Processor, anche come produttore OEM.




Image per gentile concessione di aq62 design

Info generali:


Nuove Centraline Digitali Programmabili Zinwell ed equivalenti OEM europee.

La Zinwell è stata fondata a Taiwan nel 1981 ed è diventata una azienda pubblica nel 1999. Zinwell è cresciuta fino a diventare un fornitore di apparecchiature di ricezione digitale via cavo / satellitare / terrestre, apparecchiature di comunicazione broadcast e a banda larga, apparecchiature di ricezione IPTV, apparecchiature wireless, 5G e prodotti IoT.


Image per gentile concessione di aq62 design

Info generali:

I tre modelli e le relative OEM hanno tutte 32 filtri ad altissima selettività di 50dB@1MHz con una BW settabile da 6 a 9MHz a step di 1MHz.

Differiscono per la tipologia di ingressi e per il livello di uscita:

DCF-1 Potenza max 113dBuV con 1 ingresso FM e 4 ingressi VHF-UHF (i 4 ingressi V-U effettuano il consueto switch perchè sono a larga banda)
DCF-2 Potenza max 113dBuV con 1 ingresso FM, 1 ingresso VHF e 3 ingressi UHF
DCF-3 Potenza max 109dBuV con 1 ingresso FM, 1 ingresso VHF, 2 ingressi UHF e 1 ingresso SAT (950-2150MHz)

Sono tutte dotate di presa USB OTG per la programmazione da smartphone Android tramite app dedicata.

Sentiremo parlare di questa azienda Taiwanese in quanto produce dei "Piggyback Board" con a bordo il chip dCSS Broadcom che fornisce insieme ad un software di simulazione e sono già ampiamente diffusi ed utilizzati da aziende italiane in minicentraline digitali programmabili.

Link ai prodotti: https://www.zinwell.com.tw/us/satellite-terrestrial#st_headendsystem

Nuovi prodotti Fracarro che si aggiungono alla linea delle Digitali Programmabili

La Fracarro ha rilasciato due nuovi modelli di Digitali Programmabili che si aggiungono alle tre sorelle maggiori:

- FRPRO LIGHT 5G cod.287629



- eMAP3 5G cod.223777



Con 3 ingressi VHF/UHF cadauna, sono già pronte per il 2° dividendo con la banda UHF limitata a 694MHz.
Gli ingressi sono dotati singolarmente di filtri LTE 5G ad alte prestazioni (att. 5G >40dB).
Il processo digitale rimane invariato rispetto ai modelli maggiori con le stesse caratteristiche di selettività dei 32 filtri (-50dB@1MHz).
Entrambi i modelli hanno la funzione di autoprogrammazione con la selezione prioritaria per potenza dei mux doppi con l'opzione di traslare in banda LTE i doppioni più deboli.
L'alimentatore è separato ed è in dotazione nella confezione.

Nei dettagli:

La FRPRO LIGHT 5G è un prodotto da interno (simile alla J6714).
Mantiene le stesse funzioni di programmazione manuale e stessa flessibilità e regolazione di selettività della BW con i 9 step da 0 a -2.000KHz e la Flex Matrix 32/1..6 (ovvero da 1 a 6 mux per singolo filtro).
L'autoprogrammazione, che è disattivabile, può essere integrata dalla programmazione manuale.
La potenza di uscita è regolabile da 88 a 108 dBuV.
https://fracarro.com/it/product/287629-frpro-light-5g/
https://fracarro.com/wp-content/upl...nts/datasheet/287629_FRPRO LIGHT 5G_it_ds.pdf

La eMAP3 5G è un prodotto da palo (somigliante ad una J Smart-Amp nelle funzioni).
Ha solo la funzione di autoprogrammazione e l'unico intervento manuale è l'abilitazione della traslazione dei mux doppi più deboli in banda LTE.
La potenza di uscita è fissa in 90 dBuV.
https://fracarro.com/it/product/223777-emap3-5g/
https://fracarro.com/wp-content/upl...-contents/datasheet/223777_eMAP3 5G_it_ds.pdf
Nuovi prodotti Emmeesse che si aggiungono alla linea delle Digitali Programmabili

La Emmeesse ha rilasciato un nuovo modello di Digitale Programmabile che si aggiungono alle tre sorelle maggiori:

- DominoS TV organizer cod. 82208



Con 3 ingressi VHF/UHF è già pronta per il 2° dividendo con la banda UHF limitata a 694MHz.
Gli ingressi sono dotati singolarmente di filtri LTE 5G ad alte prestazioni (att. 5G >40dB).
Il processo digitale rimane invariato rispetto ai modelli maggiori con le stesse caratteristiche di selettività dei 32 filtri (-50dB@1MHz).
Ha la funzione di autoprogrammazione con la selezione prioritaria per potenza dei mux doppi con l'opzione di traslare in banda LTE i doppioni più deboli.
L'alimentatore è separato ed è in dotazione nella confezione.

Nei dettagli:

La DominoS TV organizer cod. 82208 è un prodotto da interno (simile alla J6714).
Mantiene le stesse funzioni di programmazione manuale e stessa flessibilità e regolazione di selettività della BW con i 9 step da 0 a -2.000KHz e la Flex Matrix 32/1..6 (ovvero da 1 a 6 mux per singolo filtro).
L'autoprogrammazione, che è disattivabile, può essere integrata dalla programmazione manuale.
La potenza di uscita è regolabile da 88 a 108 dBuV.
https://www.emmeesse.it/amplificato...il&utm_campaign=dominos_82208&utm_id=domino+s
Nel post #2 https://www.digital-forum.it/showth...ola-insieme!&p=7345637&viewfull=1#post7345637 segue con:

Descrizione del Prodotto, Misure Strumentali, Tips&Tricks.
 
Ultima modifica:
Descrizione del Prodotto, Misure Strumentali con Commenti, Tips & Tricks

SOMMARIO:

1) Descrizione del prodotto
2) Ingressi, telealimentazione e filtraggio LTE
3) Gamma dinamica segnali VHF/UHF in ingresso e uso del preamplificatore interno
4) Caratteristiche e specifiche tecniche del preamplificatore interno
5) Processo numerico in tecnologia dCSS (Quadruple Input ADC; Flexible Enhanced DSP Filtering & ACG; Output DAC)
6) Note circa lo Slope Setting
7) Visualizzazione intervento CAG ed esclusione banda LTE 4G (analisi spettrale ingresso/uscita)
8) Misure di qualità ingresso/uscita per un singolo mux (c/n, mer, margine, pre/post Viterbi)
9) Settings dei filtri (analisi spettrale, analisi delle portanti e variazione dei parametri di qualità)
10) Verifica qualitativa da 1 a 20 filtri con singolo mux per filtro (Main Out@113dBuV con un BW@0)
11) Verifica qualitativa e analisi spettrale rumore di base e prodotti di intermodulazione per 20 filtri con singolo mux per filtro (Main Out da 93 a 113dBuV 1dB/step con un BW@0)


Il post è in continuo aggiornamento e completamento con nuove misure e commenti alle stesse per facilitare la comprensibilità ai non addetti ai lavori.

1) Descrizione del prodotto

La centrale Fracarro FRPRO EVO IT (codice 287531) è una centrale compatta programmabile ad alta selettività in grado di filtrare¹, convertire e amplificare i multiplex digitali in banda VHF/UHF e miscelarli in uscita anche con il segnale FM.

¹)i 32 filtri sono liberamente configurabili sui 4 ingressi VHF/UHF e nei casi di ricezione di uno o più mux, da molteplici siti di ripetitori (ad es. Venda, Velo ed altri), è possibile spostare in banda LTE i doppioni in modo di poter selezionare la ricezione migliore con la sintonia manuale dei tv/decoder.

SPECIFICHE TECNICHE:

5 ingressi dei quali 1 dedicato alla banda FM e 4 a selezione automatica tra VHF e UHF.
32 filtri a matrice flessibile con possibilità di selezionare da 1 a 6 mux adiacenti per singolo filtro.
Range di frequenza in MHz: FM: 88÷108; VHF: 174÷240; UHF: 470÷862
Dinamica CAG in dBμV: FM: 37÷77; VHF: 40*÷109; UHF: 40*÷109
Filtraggio LTE in MHz a selezione automatica individuale sui 4 ingressi : 694, 790 o disabilitato
N° uscite 1 + 1 di Test (-30dB)
Livello massimo dBμV FM: 113 (60dB/IM3); V/U 128 (35dB/IM3); V/U 113 (1 MUX); V/U 110 (6 MUX)
Regolazione livello di uscita da 93 a 113dBuV
Guadagno di ingresso (Regolazione) in dB FM: 35 (20); VHF: >75 (auto CAG); UHF: >75 (auto CAG)
Regolazione pendenza (VHF<UHF) dB 15
Attenuazione VHF da 0 a -15dB
Selettività 50dB@1MHz
MER tipico VHF: 35dB; UHF: 35dB
* Per 64QAM con code rate 3/4

La PRO EVO IT differisce dalla versione Top per il livello di uscita massimo di 113dBuV e per la singola tensione di 12 volt di telealimentazione (EVO HD 118dBuV - 12/24V).

SCHEMA A BLOCCHI:



PANORAMICA DEL MENU:




2) Ingressi, telealimentazione e filtraggio LTE

- Le Pro Evo IT e HD sono dotate di un ingresso per la banda FM e di quattro ingressi VHF/UHF con la selezione automatica della banda determinata dal mux selezionato nel primo filtro del relativo ingresso.

- La telealimentazione, per antenne attive e preamplificatori da palo a bassissima figura di rumore, è prevista sugli ingressi VHF/UHF ed è attivabile individualmente per ogni singolo ingresso.

- La tensione disponibile è di 12Vcc per la Pro Evo IT e 12/24Vcc per la Pro Evo HD per un massimo di 100mA totali.

- Il filtraggio LTE è automatico e indipendente per ogni singolo ingresso quando selezionato in UHF.

- L'attivazione del filtro 4G o 5G è in dipendenza della selezione del mux di frequenza più alta nel relativo ingresso e si possono avere le tre seguenti configurazioni:

1. 470-862Mhz (ch.21-69) Nessun filtro
2. 470-790Mhz (ch.21-60) Filtro LTE 4G
3. 470-694Mhz (ch.21-48) Filtro LTE 5G

3) Gamma dinamica segnali in ingresso VHF/UHF e uso del preamplificatore interno

- Per una modulazione 64QAM con code rate di 3/4 la digitale programmabile gestisce sugli ingressi VHF/UHF segnali a partire da una potenza minima di 40dBuV fino ad un massimo di 109dBuV per una dinamica totale di 69dB.

- Il preamplificatore interno è attivato come impostazione predefinita e va disabilitato solo in caso di forti segnali in entrata con una potenza pari o superiore agli 80dBμV (anche per un solo mux).

- La funzione del preamplificatore interno è quella di aumentare la potenza dei segnali nella fascia tra i 40 e i 79dBuV in modo che vengano correttamente trattati dal processo di conversione da analogico a digitale.

- La disattivazione del preamplificatore interno per segnali di potenza inferiore a 80dBuV riduce la sensibilità del sistema determinando anomalie nel controllo automatico del guadagno e un malfunzionamento nella misurazione della potenza (i segnali aldisotto dei 55dBuV vengono indicati con 00 (doppio zero) anche se processati).

- Con l'utilizzo di una antenna attiva o di un preamplificatore esterno a bassissimo rumore la funzione pre interna va disattivata per evitare la saturazione del convertitore ADC che comprometterebbe la qualità dei processi numerici della DSP.

4) Caratteristiche e specifiche tecniche del preamplificatore interno

- I preamplificatori interni, uno per ogni ingresso VHF/UHF, sono dei LNA (Low Noise Amplifier) realizzati con dei device MMIC (mimic - Monolithic Microwave Integrated Circuit) di tipo SMD in contenitore plastico SOT363-6pin.

- Sono progettati in tecnologia QUBiC4+ Si BiCMOS (Silicon Bipolar Complementary Metal Oxide Semiconductor) per una alta linearità con un IP3O (output third-order intercept point) di 29 dBm e applicazioni a basso rumore su un range di frequenza da 40 MHz to 1 GHz.

- Alimentati a 3,3V hanno un guadagno di 14dB e una NF di 2,8dB quando attivi e di 2,5dB in bypass mode.

- Questi LNA sono device molto robusti rispetto ad altri in tecnologia GaAs [ESD protection > 2 kV Human Body Model (HBM) and >1.5 kV Charged Device Model (CDM) on all pins].

5) Processo numerico in tecnologia dCSS

- Il cuore del sistema è un chip Broadcom che utilizza la tecnologia Digital Channel Stacking Switch che nel suo interno dispone di:

1) Quattro ingressi dotati di convertitori analogico/digitale.

2) Una digital signal processor che si occupa di tutti i processi in ambito numerico.

3) Convertitore digitale/analogico di uscita.

- Il segnale RF applicato agli ingressi VHF/UHF, dopo essere transitato nei circuiti di filtraggio LTE (4G e 5G) e il LNA con bypass, viene applicato in toto senza ulteriori processi analogici ai quattro convertitori analogico/digitale.

- Il flusso numerico in uscita dai convertitori A/D ha una frequenza di campionamento di poco superiore ai 5GHz e una profondità di campionamento di 12bit.

- La sequenza di bit viene consegnata alla DSP che presiede a tutti i seguenti processi:

a) Selezione porzione di banda in blocchi da 8 a 48MHz (da 1 a 6 mux) per ognuno dei 32 filtri attivabili.

b) Selettività dei filtri digitali di -50dB@1MHz con un BW impostabile da -0 a -2000kHz (ovvero da 8Mhz@-0kHz fino a 6Mhz@-2000kHz).

c) Controllo automatico del guadagno digitale per ogni singolo filtro.

d) Trasferimento della porzione di banda selezionata, filtrata ed equalizzata (con CAGD) al convertitore D/A di uscita con eventuale traslazione di frequenza (channel conversion).

e) Regolazione della potenza di uscita da 93 a 113dBuV.

f) Regolazione dello slope di uscita da 0 a -15dB (ovvero la pendenza che si vuole ottenere tra le frequenze basse e le frequenze alte per compensare distribuzioni di impianti complessi).
6) Note circa lo Slope Setting

- Nelle regolazioni di uscita il controllo di pendenza è settabile da 0 a -15dB e interviene a spettro completo dal ch.5 al ch.69.

- Intervenendo sulla regolazione, il ch.69 rimane fissato alla potenza di uscita impostata e l'attenuazione del settaggio corrisponde al valore effettivo al ch.5.

- Nell parte di spettro tra il ch.21 e il ch.48, ogni -3dB di setting la pendenza effettiva è di -1dB (per un set di -15dB, il ch.21 sarà 5dB più basso rispetto al ch.48).

7) Analisi spettrale ingresso/uscita con visualizzazione dell'intervento del CAG e dell'esclusione della banda LTE 4G

- Nella prima shoot, relativa al segnale in antenna, i mux in banda UHF sono contenuti tra i 50 e i 70dBuV con eccezione del mux29 (entra di lato rispetto al puntamento principale dell'antenna sotto soglia QEF) con una potenza di circa 40dBuV. A fine spettro sulla destra sono presenti le portanti della banda LTE800 4G.

- Nella seconda shoot, relativa all'uscita main, si può facilmente notare l'intervento del CAG sui mux singoli che vengono perfettamente equalizzati e portati all'uscita alla potenza desiderata (93-113dBuV). Il mux 29 viene comunque processato e portato quasi a pari potenza degli altri. La banda LTE800 è completamente rimossa, come viene efficientemente rimossa la base di rumore outband che avrà influenza positiva sui parametri di qualità.

- Nella terza shoot, relativa all'uscita test (-30dB rispetto alla main), si evidenzia la linearità che ne consentirà l'uso in piccoli impianti (63-83dBuV)**
**non dimenticando di terminare a 75 ohm l'uscita main.


segnali in antenna; uscita main@103dBuV; uscita test (-30)@103dBuV con main terminata.

8) Misure di qualità ingresso/uscita per un singolo mux (c/n, mer, margine, pre/post Viterbi)

- Nella prima shoot, relativa al segnale in antenna, vediamo i parametri qualitativi di un mux in banda UHF che andremo a processare aggiungendolo ad un ingresso della centralina programmabile.

- Nelle shoot dalla seconda alla quarta e relative all'uscita main, possiamo apprezzare la pulizia dell'intervento dei processi di filtraggio paragonando i parametri di qualità tra segnale in antenna e uscita della centralina per le potenze selezionate di 93/103/113dBuV (la qualità rimane inalterata se non addirittura lievemente migliorata di +0.3/1.0dB a tutte le potenze di uscita grazie alla rimozione della base di rumore outband presente in antenna).

- Nel particolare della quarta shoot, relativa all'uscita main per la potenza di uscita di 113dBuV, si nota un'aumento del c/n di circa 3/4dB (34dB rispetto ai 30/31dB alla potenza di 93/103dBuV) dovuto al "distacco" del segnale utile dal rumore di fondo senza che ciò influisca sui parametri di qualità che rimangono comunque leggermente migliorati (+0.6dB di MER e margine rispetto all'ingresso).


segnale in antenna; uscita main@93/103/113dBuV per singolo filtro aperto con bw@-0 (massima apertura).

9) Analisi spettrale, analisi delle portanti e variazione dei parametri di qualità relativa ai settings dei filtri

- Nella prima shoot, relativa all'analisi spettrale, vediamo il mux selezionato occupare perfettamente 4 divisioni orizzontali (8MHz) dove viene evidenziata con la freccetta in basso alla sinistra del mux l'alta selettività dei filtri (50dB@1MHz).

- Nella seconda shoot, relativa all'analisi della modulazione, sono evidenziate tutte le 6817 portanti del 8k cofdm system.

- Nella terza shoot, relativa ai parametri di qualità, possiamo apprezzare potenza, c/n, mer, margine, pre e post Viterbi.


BWSetting@0KHz (Full Open)



- Impostando la BW da -250 a -2.000KHz, si noterà un'arrotondamento progressivo della parte alta della sagoma del mux selezionato (in pratica si riduce da 125 a 1.000KHz la larghezza del filtro su entrambe le estremità). La frazione catturata dei mux adiacenti, se effettivamente presenti, è già quasi del tutto nulla al valore di factory preset (-40/45dB@-1.000KHz).

- La riduzione dei side del mux selezionato andrà ad attenuare fino ad escludere un numero sempre maggiore di portanti esterne che il decoder interpreterà come mancanza di informazioni e un conseguente e progressivo aumento degli errori pre Viterbi, degrado del mer e riduzione del margine.


BWSetting@-250KHz


BWSetting@-500KHz


BWSetting@-750KHz


BWSetting@-1.000KHz (factory preset)


BWSetting@-1.250KHz


BWSetting@-1.500KHz


BWSetting@-1.750KHz


BWSetting@-2.000KHz

10) Main Out@113dBuV (max pot.) con un BW@0 (full open) verifica qualitativa da 1 a 20 filtri con singolo mux per filtro

- Nelle seguenti sequenze di shoots andremo ad aggiungere singoli filtri con singolo mux per filtro per confrontare i parametri di qualità sulla Main Out alla massima potenza di uscita di 113dBuV.

- Nella seconda shoot, all'aggiunta di un secondo filtro, si può notare un leggero degrado di 0.7dB di MER e margine rispetto al singolo filtro.

- Nella terza e quarta shoot, all'aggiunta del terzo e quarto filtro, si può notare un lieve ulteriore degrado di 0.1dB cadauno (degrado totale di 0.8dB al terzo filtro e 0.9dB al quarto).


1mux; 2mux; 3mux ; 4mux



- Nelle shoots dalla quinta alla decima, all'aggiunta altrettanti filtri, i parametri rimangono stabili e invariati dal quarto fino al nono, per poi raggiungere 1dB di degrado totale solo al 10mo mux.

5mux; 6mux; 6mux; 7mux; 8mux; 9mux; 10mux



- Nelle shoots dalla undicesima alla sedicesima; all'aggiunta di altrettanti filtri, il degrado aumenta fino a raggiungere un delta di 1.9dB al 16esimo.

11mux; 12mux; 13mux; 14mux; 15mux; 16mux



- Nelle shoots 17-20, all'aggiunta di altrettanti filtri, il degrago aumenta ulteriormente fino a raggiungere un delta di 3dB al 20esimo.

17mux; 18mux; 19mux; 20mux

11) Main Out da 93 a 113dBuV (a step di 1 dB) con un BW@0 (full open) verifica comparativa parametri di qualità e analisi spettrale rumore di base e prodotti di intermodulazione per 20 filtri con singolo mux per filtro

A partire dal valore della potenza di uscita di 110dBuV, ho volutamente tenere zavorrata la parte bassa dello spettro mantenendo invariata la potenza di riferimento della misura in modo da mettere in risalto agli occhi di utenti non esperti (falsandone la misura reale) il comportamente della distorsione di intermodulazione. Pertanto i valori indicati dal Marker (il punto di incorcio delle due linee rosse tratteggiate) sono in eccesso rispetto al valore effettivo per le misure della potenza di uscita da 110 a 113dBuV.
A compensazione di tale errore a fianco di tali shoots sono indicati i valori teorici calcolati di IMD3.

-Nella prima shoot, relativa ai parametri di qualità, possiamo apprezzare potenza, c/n, mer, margine, pre e post Viterbi.

-Nella seconda shoot, relativa all'analisi spettrale, possiamo apprezzare il rumore di base e i prodotti di intermodulazione (il marker point è stato posizionato sul canale 51 per rilevare un valore mediano della potenza dei prodotti di intermodulazione e del rumore di base).

-Le shoots sono mostrate a coppia per ogni singolo step di potenza di uscita.


uscita main@93dBuV (20 mux)


uscita main@94dBuV (20 mux)


uscita main@95dBuV (20 mux)


uscita main@96dBuV (20 mux)


uscita main@97dBuV (20 mux)


uscita main@98dBuV (20 mux)


uscita main@99dBuV (20 mux)


uscita main@100dBuV (20 mux)


uscita main@101dBuV (20 mux)


uscita main@102dBuV (20 mux)


uscita main@103dBuV (20 mux)


uscita main@104dBuV (20 mux)


uscita main@105dBuV (20 mux)


uscita main@106dBuV (20 mux)


uscita main@107dBuV (20 mux)


uscita main@108dBuV (20 mux)


uscita main@109dBuV (20 mux)


uscita main@110dBuV (20 mux)
valore teorico IMD3 -53dBc@110dBuV

uscita main@111dBuV (20 mux)
valore teorico IMD3 -51dBc@111dBuV

uscita main@112dBuV (20 mux)

valore teorico IMD3 -49dBc@112dBuV

uscita main@113dBuV (20 mux)
valore teorico IMD3 -47dBc@113dBuV


- riepilogo parametri di qualità per 20 filtri con mux singolo per filtro:

C/N entro 1.0dB (29/30dB)per l'intero range della potenza di uscita da 93 a 113dBuV
MER entro 0.4dB (30.2/30.6dB) per una potenza di uscita da 93 a 111dBuV
MER entro 0.6dB con 30.0dB@112dBuV
MER entro 1.5dB con 29.1dB@113dBuV
margine entro 0.4dB (9.5/9.9dB) per una potenza di uscita da 93 a 111dBuV
margine entro 0.6dB con 9.3dB@112dBuV
margine entro 1.6dB con 8.5dB@113dBuV

- L'analisi spettrale evidenzia un rumore di fondo pari o inferiore a 50dBuV per una escursione della potenza di uscita da 93 a 108dBuV.

- Proseguendo oltre i prodotti differenza di terzo ordine della distorsione armonica (IMD3) superano la soglia del rumore formando un dosso sempre più evidente sulla base delle modulazioni all'aumento del livello di uscita.

- Il valore di IMD3 per una potenza di uscita da 93 a 108dBuV è aldisotto della rumore di fondo, divenendo visibile con un valore di -55dBc@109dBuV, incrementandosi di 3dB per ogni aumento di 1 dB del livello di uscita per attestarsi al valore teorico di IMD3 -47dBc@113dBuV.

In una prossima sessione effettuerò la misura cambiando la potenza di riferimento dello strumento a conferma dei valori teorici della IMD3.


- Il booster di uscita di queste programmabili è ampiamente sovradimensionato con un livello max di 128dBuV per una IMD3@-35dBc (distorsione di intermodulazione del terzo ordine misurata con la metotologia a due toni), e volutamente la potenza massima di uscita è stata limitata a 113dBuV (15dB aldisotto per una IMD3@-35dBc).


misura della potenza massima al canale 49:
la prima con il riferimento di scala bloccato; la seconda con il riferimento di scala corretto.

..
 
Ultima modifica:
Il cuore del sistema (come sospettavo per via dei 32 filtri... vedi 32 user band) è un chip della Broadcom e che quasi incredibilmente in un solo chip ci sono:

Conversione a/d, una dsp che si occupa di tutti i processi di filtraggio, autogain, crossband se richiesto e infine conversione d/a per andare alla gestione del livello di uscita e di seguito al booster di uscita.

Qualcosa di molto simile all'Entropic EN5520:



anche le televes usano il Broadcom...

I filtri con selettività di 50dB@1MHz contro i 35 delle prime versioni e la BW regolabile a setp di 250 KHz da -2000 a 0 contro i soli tre preset delle "vecchie" dovrebbero contribuire a tagliare meglio i canali adiacenti e "scolpire" le spalle del panettone.
 
Ultima modifica:
Venus2. ho fatto le prove dopo che ho visto il circuito che hai postato. Il problema delle porte test è che non hanno separazione e quindi basta che nella Main ci colleghi un partitore che abbia una uscita aperta oppure dei televisori che hanno una impedenza non puramente resistiva ed ecco che ti capitano i dislivelli dovuti a probabili disadattamenti nel circuito.
Nota dalle foto che soltanto la porta test è influenzata dalla porta OUT.

Domani se ho tempo provo a misurare l'impedenza di quella porta con il ponte riflettometrico e la separazione con il network a scalare.

https://imgur.com/a/mGGagog
 
Venus2. ho fatto le prove dopo che ho visto il circuito che hai postato. Il problema delle porte test è che non hanno separazione e quindi basta che nella Main ci colleghi un partitore che abbia una uscita aperta oppure dei televisori che hanno una impedenza non puramente resistiva ed ecco che ti capitano i dislivelli dovuti a probabili disadattamenti nel circuito.
Nota dalle foto che soltanto la porta test è influenzata dalla porta OUT.

Domani se ho tempo provo a misurare l'impedenza di quella porta con il ponte riflettometrico e la separazione con il network a scalare.

https://imgur.com/a/mGGagog

scusami Coppo, ma per misurare la separazione della test dovresti fare completamente l'opposto della prova che hai fatto, ovvero:

1. termini correttamente la main o con lo strumento diretto oppure con un derivatore passante terminato con lo strumento sulla derivata.
2. crei un errore di terminazione sulla test, ad esempio col partitore aperto su un ramo e vedi come si riflette sulla main.

è chiaro che qualsiasi presa di test deve riflettere parimenti quello che accade sulla main, altrimenti che presa di test sarebbe?

quindi la prova con lo strumento collegato sulla test e la main con un problema di terminazione è corretta, ovvero ti permette di verificare che hai un problema a valle della main.

accade più o meno la stessa cosa se su un derivatore con lo strumento collegato in derivata crei un problema sulla terminazione del passante.
 


il prodotto in foto è una centralina tv compatta programmabile prodotta in Repubblica Ceca per conto di Fracarro Radioindustrie modello FRPRO EVO IT codice 287531.

è la mediana tra la versione Top (FRPRO EVO HD codice 287434) e la Lite (FRPRO LIGHT HD codice 287523).

Le programmabili fracarro, come le offel, le emmeesse ed altre simili per dimensioni e apparenza, sono tutte di produzione della belga Johansonn.


Ottimo servizio! (o recensione che va tanto di moda...)
E' proprio quella che ho ordinato (287531), non vedo l'ora di metterci le mani sopra...:icon_bounce:
 
scusami Coppo, ma per misurare la separazione della test dovresti fare completamente l'opposto della prova che hai fatto, ovvero:

1. termini correttamente la main o con lo strumento diretto oppure con un derivatore passante terminato con lo strumento sulla derivata.
2. crei un errore di terminazione sulla test, ad esempio col partitore aperto su un ramo e vedi come si riflette sulla main.

No,la separazione tra porte di uscita si misura con l'analizzatore di rete a due porte, quindi si collegano allo strumento le porte test e quella OUT e lo strumento misura il segnale che passa tra una porta e l'altra, misura anche il return loss. La misura è uguale a quella che si farebbe per un partitore o un derivatore e quindi si terminano tutte le porte tranne quelle due che sono collegate allo strumento.

accade più o meno la stessa cosa se su un derivatore con lo strumento collegato in derivata crei un problema sulla terminazione del passante.

Infatti il derivatore non lo usi collegandolo direttamente un TV alla out in quanto lo devi terminare con un carico resistivo di 75ohm.



è chiaro che qualsiasi presa di test deve riflettere parimenti quello che accade sulla main, altrimenti che presa di test sarebbe?

.

Appunto per questo che non la puoi usare per collegarci la distribuzione. Quello che succede ad una porta non deve riflettere sulle altre , altrimenti mazzettiamo pure i cavi !


La separazione va rispettata secondo le norme CEI 100-7 se parliamo di impianti TV uso domestico e quindi i componenti di distribuzioni attivi e passivi devono rispettare a loro volta altre norme.
Quella porta non credo che rispetti le minime norme per essere usata come la vorresti usare.
Come ti ho già spiegato in altra discussione e una porta monitor e serve solo per monitorare il funzionamento della centralina, per fare programmazione e per collegarci strumenti ecc. Non ci puoi collegare distribuzioni o TV.
Probabilmente se chiudi con un carico la porta OUT andrà tutto bene.
Ma quando la temperatura del resistore aumenta, la porta test lavorerà sempre bene?.
 
Ultima modifica:
No,la separazione tra porte di uscita si misura con l'analizzatore di rete a due porte, quindi si collegano allo strumento le porte test e quella OUT e lo strumento misura il segnale che passa tra una porta e l'altra, misura anche il return loss. La misura è uguale a quella che si farebbe per un partitore o un derivatore e quindi si terminano tutte le porte tranne quelle due che sono collegate allo strumento.



Infatti il derivatore non lo usi collegandolo direttamente un TV alla out in quanto lo devi terminare con un carico resistivo di 75ohm.





Appunto per questo che non la puoi usare per collegarci la distribuzione. Quello che succede ad una porta non deve riflettere sulle altre , altrimenti mazzettiamo pure i cavi !


La separazione va rispettata secondo le norme CEI 100-7 se parliamo di impianti TV uso domestico e quindi i componenti di distribuzioni attivi e passivi devono rispettare a loro volta altre norme.
Quella porta non credo che rispetti le minime norme per essere usata come la vorresti usare.
Come ti ho già spiegato in altra discussione e una porta monitor e serve solo per monitorare il funzionamento della centralina, per fare programmazione e per collegarci strumenti ecc. Non ci puoi collegare distribuzioni o TV.
Probabilmente se chiudi con un carico la porta OUT andrà tutto bene.
Ma quando la temperatura del resistore aumenta, la porta test lavorerà sempre bene?.

Coppo prima di tante parole, tu che hai lo strumento, fai la misure.
 
e magari poi esegui la stessa misura su di un partitore resistivo così possiamo confrontare i risultati.
 
ottima spiegazione per chi è acerbo di questi prodotti
sarebbe bello avere qualche spettro con span inferiore tipo 20 o 50 mhz per vedere il comportamento sugli adiacenti a volte capita di trovare
di picchi del panettone adiacente facendo delle conversioni e variando i valori della larghezza del filtro

immagini date da un amico







anche televes avant basic mi sembra che ho riscontato una volta una cosa simile


in ordine di BW Settings (KHz): shoot1 (0); shoot2 (-500); shoot3 (-1000 factory set); shoot 4 (-1500); shoot5 (-2000)




volendo e al bisogno ci sono anche gli step intermedi di -250, -750, -1250 e 1750.

il confronto rispetto alle tue è: 3a>1a; 5a>2a; 2a>1a.

i 50dB@1MHz di selettività si fanno sentire..
 
e magari poi esegui la stessa misura su di un partitore resistivo così possiamo confrontare i risultati.

Il partitore resistivo dovrei realizzarlo, non si trovano da anni in commercio. Dal circuito che hai postatoi sembra un partitore induttivo, vedi quelle spirali a chiocciola nei pressi della OUT.


Intanto ho simulato una condizione il più possibile reale:
Centralina , partitore induttivo dove ho collegato lo strumento unaohm + un televisore + ho terminato le porte non utilizzate con una resistenza.
Mentre dalla porta test ho collegato l'altro strumento giallo.
Come puoi vedere dalla porta test il canale 44 ha circa 6-7 dB meno degli altri, mentre lo strumento che è collegato al partitore a sua volta collegato alla porta OUT , ha tutti i canali livellati perfettamente. Direi che non serve fare altre prove.


https://imgur.com/a/pK7nKYH
 
Conclusione mia che non sono nessuno ,non si puó usare la porta test -30 come se fosse la Main
Bene a sapersi :) :hello2:
 
Il partitore resistivo dovrei realizzarlo, non si trovano da anni in commercio. Dal circuito che hai postatoi sembra un partitore induttivo, vedi quelle spirali a chiocciola nei pressi della OUT.


Intanto ho simulato una condizione il più possibile reale:
Centralina , partitore induttivo dove ho collegato lo strumento unaohm + un televisore + ho terminato le porte non utilizzate con una resistenza.
Mentre dalla porta test ho collegato l'altro strumento giallo.
Come puoi vedere dalla porta test il canale 44 ha circa 6-7 dB meno degli altri, mentre lo strumento che è collegato al partitore a sua volta collegato alla porta OUT , ha tutti i canali livellati perfettamente. Direi che non serve fare altre prove.


https://imgur.com/a/pK7nKYH

ci sono varie spirali a chiocciola fronte/retro dello stampato oltre ad un trasformatorino.

speravo che facessi le misure col network analyzer, tu però hai operato sulla DSP40, io eseguirò la tua stessa misura sulla IT.
 
Conclusione mia che non sono nessuno ,non si puó usare la porta test -30 come se fosse la Main
Bene a sapersi :) :hello2:

io non lo darei per scontato perchè le misure sulla IT con strumento su test e main terminata sono praticamente identiche:


MAIN


TEST
 
in ordine di BW Settings (KHz): shoot1 (0); shoot2 (-500); shoot3 (-1000 factory set); shoot 4 (-1500); shoot5 (-2000)




volendo e al bisogno ci sono anche gli step intermedi di -250, -750, -1250 e 1750.

il confronto rispetto alle tue è: 3a>1a; 5a>2a; 2a>1a.

i 50dB@1MHz di selettività si fanno sentire..

potresti associare una misura accanto allo spettro cosi si vede cambiando il filtro quanto cambia la misura
grazie
 
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