theclubber
Digital-Forum Gold Master
Da quanto c'è stata l'impennata dei prezzi (ora per fortuna in calo), ammetto di aver cercato di trovare il distributore della mia zona che praticava il prezzo minore.
La cosa che mi ha lasciato interdetto è il più vicino a casa mia che è una cosiddetta "pompa bianca", o "no logo", cioè un distributore senza marchio, che aveva (e tutt'ora ha) però il prezzo più alto del distributore ENI che si trova a un paio di chilometri.
Già in passato era così, è sempre stato un distributore più caro (arrivava anche a costare 10-15 centesimi in più al litro!). Poi la vecchia gestione è fallita ed è stato ritirato dallo stesso proprietario della società di carburanti che prima gli forniva benzina e gasolio (che ha la sede qui vicino).
Nonostante dunque ora la pompa sia di sua proprietà, continua a praticare lo stesso prezzo alto. Facendo un ragionamento, se il proprietario precedente aveva un guadagno rispetto a ciò che gli costava il carburante, ora il nuovo proprietario, non avendo abbassato il prezzo, guadagna di più di quello che guadagnava prima quando semplicemente vendeva "all'ingrosso" benzina e gasolio al vecchio proprietario. Non so se riesco a rendere il concetto.
Ad oggi, la pompa bianca ha i prezzi 1,879 la benzina e 1,859 il gasolio. Il distributore ENI, 1,784 la benzina e 1,774 il gasolio. Quasi 10 centesimi di differenza.
Come si può giustificare questa cosa? Altri distributori marchiati, in zona, hanno prezzi minori (Tamoil di media arriva intorno a 1,80 sia per la benzina che per il gasolio).
Certo, rispetto alle pompe bianche Iper, Conad o Coop, si tratta di un imprenditore che ha solo questo distributore, quindi non guadagna certo sulla quantità, seppur nel piccolo paese molti si fermano a fare rifornimento lì, forse per comodità, per abitudine o per fare un favore ad un compaesano...
Pareri sulle pompe bianche? E in genere su questa "anomalia" che ho descritto?
La cosa che mi ha lasciato interdetto è il più vicino a casa mia che è una cosiddetta "pompa bianca", o "no logo", cioè un distributore senza marchio, che aveva (e tutt'ora ha) però il prezzo più alto del distributore ENI che si trova a un paio di chilometri.
Già in passato era così, è sempre stato un distributore più caro (arrivava anche a costare 10-15 centesimi in più al litro!). Poi la vecchia gestione è fallita ed è stato ritirato dallo stesso proprietario della società di carburanti che prima gli forniva benzina e gasolio (che ha la sede qui vicino).
Nonostante dunque ora la pompa sia di sua proprietà, continua a praticare lo stesso prezzo alto. Facendo un ragionamento, se il proprietario precedente aveva un guadagno rispetto a ciò che gli costava il carburante, ora il nuovo proprietario, non avendo abbassato il prezzo, guadagna di più di quello che guadagnava prima quando semplicemente vendeva "all'ingrosso" benzina e gasolio al vecchio proprietario. Non so se riesco a rendere il concetto.
Ad oggi, la pompa bianca ha i prezzi 1,879 la benzina e 1,859 il gasolio. Il distributore ENI, 1,784 la benzina e 1,774 il gasolio. Quasi 10 centesimi di differenza.
Come si può giustificare questa cosa? Altri distributori marchiati, in zona, hanno prezzi minori (Tamoil di media arriva intorno a 1,80 sia per la benzina che per il gasolio).
Certo, rispetto alle pompe bianche Iper, Conad o Coop, si tratta di un imprenditore che ha solo questo distributore, quindi non guadagna certo sulla quantità, seppur nel piccolo paese molti si fermano a fare rifornimento lì, forse per comodità, per abitudine o per fare un favore ad un compaesano...
Pareri sulle pompe bianche? E in genere su questa "anomalia" che ho descritto?